La Corea del Nord ha sparato circa 200 proiettili di artiglieria nel Mar Giallo, al largo della costa occidentale, lungo il confine con la Corea del Sud. In risposta, Seul ha prima ordinato ai civili delle isole isole di Yeonpyeong e di Baengnyeong di evacuare, per poi passare alla controffensiva, sparando a sua volta. Il ministero della Difesa sudcoreano ha definito l’accaduto un “Un atto provocatorio” della Corea del Nord. Qualunque tipo di utilizzo di materiale bellico lungo il confine marittimo viola di fatto l’accordo del 2018, che prevedeva l’astensione da parte dei due Paesi di ogni manovra militare nell’area. L’attacco arriva dopo le preoccupanti dichiarazioni di pochi giorni fa del leader nordcoreano Kim Jong Un, convinto che “La guerra può arrivare in qualsiasi momento”.
Scontri tra le due Coree, Seul: “Pyongyang minaccia la pace nella penisola coreana”
Di fronte alla chiara provocazione nordcoreana, Seul ha fatto evacuare le due isole che si trovano lungo il confine marittimo con il Nord, per evitare la perdita di civili in ulteriori scontri a fuoco. L’isola di Yeonpyeong ha circa 2mila abitanti, mentre quella di Baengnyeong ne conta quasi 5mila. Già nel 2010, in risposta a un’esercitazione sudcoreana vicino al confine tra i due Stati, Pyongyang aveva sparato 170 proiettili di artiglieria su Yeonpyeong, uccidendo quattro persone, tra cui due civili. L’attacco fu la prima aggressione nordcoreana dopo la guerra di Corea, finita nel 1953.
Il ministero della Difesa della Corea del Sud ha esortato il governo di Pyongyang a cessare ogni azione armata, altrimenti sarà necessario prendere “misure appropriate” in risposta. “Si tratta di un atto provocatorio che minaccia la pace nella penisola coreana“. La Corea del Nord ha fatto sapere che quanto accaduto al confine marittimo con il Sud è una “misura preventiva“.
L’allerta lanciata da Kim: “Armarsi contro i nemici”. La Cina a entrambe le parti: “Mantenete la calma”
Negli ultimi giorni, sono state diffuse sui network nordcoreani le immagini del loro leader in visita a una fabbrica che produce armamenti. In quella occasione, Kim ha ordinato di aumentare la produzione di camion lancia missili, affermando che la Corea del Nord deve armarsi per affrontare la minaccia militare rappresentata dai suoi nemici, nello specifico Corea del Sud e Stati Uniti d’America. Secondo le previsioni del governo di Pyongyang, sarebbe imminente l’invasione del loro territorio da parte dei rivali.
Durante la giornata di ieri, John Kirby, portavoce della Casa Bianca, ha dichiarato che la Corea del Nord ha fornito al governo russo i missili balistici e sistemi di lancio utilizzati contro l’Ucraina negli ultimi giorni. A detta del rappresentate americano, l’esercito di Mosca avrebbe lanciato i missili forniti da Pyongyang verso il territorio ucraino il 30 dicembre e il 2 gennaio. Anche la Cina, alleata della Corea del Nord, è entrata nella disputa, invitando entrambe le parti a “Mantenere la calma, evitando qualunque gesto che possa aggravare le tensioni“.