Il rito del Battesimo di Gesù, che quest’anno si celebra domenica 7 gennaio 2024, rappresenta uno degli eventi cruciali nel calendario liturgico cristiano, concludendo il periodo festivo del Natale. La celebrazione di questo avvenimento, che si colloca nella domenica successiva all’Epifania, detiene un significato profondo e spirituale secondo gli insegnamenti dei Padri della Chiesa.
Battesimo di Gesù, significato e storia
Secondo l’antica tradizione, il gesto di Gesù nell’immergersi nelle acque del fiume Giordano ha connotazioni simboliche di grande valore. Si ritiene che con tale atto, Egli abbia santificato idealmente le acque di tutti i Battisteri, dai più umili e moderni, posti all’ingresso delle chiese, fino ai maestosi edifici che si innalzano in onore del Sacramento e dell’arte, prossimi alle antiche cattedrali.
Nei Vangeli di Marco, Matteo e Luca, si narra l’episodio del Battesimo di Gesù, mentre Giovanni Battista testimonia la discesa dello Spirito Santo su Gesù, ma non menziona esplicitamente il suo battesimo. Questo evento simbolico, nella chiesa ortodossa, viene celebrato nel medesimo giorno dell’Epifania.
Le Sacre Scritture riportano il contesto storico in cui si svolse il Battesimo di Gesù. Il Precursore Giovanni Battista, negli anni del regno di Tiberio, invitava al pentimento e all’atto del battesimo per ottenere il perdono dei peccati, preannunciando l’avvento del Regno di Dio.
L’uso delle acque, testimoniato anche nelle profezie di Ezechiele, sottolineava il concetto di purificazione e rinascita. Il rito del battesimo richiedeva l’immersione nelle acque del fiume, simbolo di purificazione e rinnovamento dell’anima.
Perché Gesù riceve il Battesimo pur essendo senza peccato?
In questo contesto, si inserisce la figura di Gesù, apparentemente senza peccato, che si unì al rito del battesimo per solidarizzare con coloro che cercavano la salvezza dell’anima. La sua presenza significava non solo la purificazione, ma soprattutto la venuta dello Spirito di Dio, rappresentando la riconciliazione divina con l’umanità dopo il peccato originale.
Il Vangelo di Matteo riporta il dialogo tra Giovanni Battista e Gesù prima del Battesimo, culminato con l’immersione e l’evento straordinario in cui i cieli si aprirono e lo Spirito di Dio discese su Gesù sotto forma di colomba. Una voce dal cielo dichiarò: “Questo è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto”.
Questo sacro evento, trascendente e pieno di significato, segnò l’inizio della vita pubblica di Gesù. I quaranta giorni passati nel deserto in meditazione e preghiera rappresentarono un momento di preparazione spirituale per il compimento della sua missione.
L’importanza di questo sacramento è profondamente radicata nella Chiesa Cattolica e merita di essere approfondita ulteriormente attraverso lo studio e la riflessione sui testi sacri e le interpretazioni teologiche.
In cosa consiste il Battesimo?
Il rito del Battesimo, istituito da Gesù Cristo tramite il suo stesso Battesimo nel fiume Giordano, è un atto solenne caratterizzato dall’abluzione accompagnata dalla formula trinitaria: “Io ti battezzo nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo”. L’uso dell’acqua come simbolo di purificazione è centrale in questo sacramento e può essere eseguito in tre modalità diverse: per immersione, diffusa nelle Chiese Orientali e nella liturgia ambrosiana; per infusione, ovvero versando acqua sulla testa del battezzato, pratica diffusa dalla Chiesa Occidentale dal XV secolo; per aspersione, consistente nel gettare acqua sulla persona.
Il Battesimo, considerato il primo dei sette Sacramenti, costituisce l’abolizione del peccato originale e delle colpe fino al momento in cui viene ricevuto. Rimette tutte le pene, concede la grazia di Dio, conferisce la capacità della fede e accoglie il battezzato come membro della Chiesa, imprimendo in modo indelebile il carattere cristiano.
Solitamente, il Battesimo è amministrato ai bambini prima dell’età della ragione, con il consenso dei genitori e la presenza di almeno un padrino o una madrina. Gli adulti, invece, lo ricevono su richiesta e previa istruzione religiosa. Anche se normalmente viene amministrato da ministri del culto come vescovi, sacerdoti o diaconi, in caso di pericolo di morte, qualsiasi persona, anche non cristiana, può eseguire il sacramento agendo secondo l’intento della Chiesa.
La teologia ufficiale riconosce diverse forme di Battesimo: quello di desiderio, ottenuto col voto di ricevere il sacramento, e quello di sangue, ossia il martirio accaduto prima del ricevimento del Battesimo.
La cerimonia del Battesimo, oltre a impartire il sacramento, prevede anche l’imposizione del nome, solitamente di derivazione cristiana, selezionato dai genitori per i bambini. In passato, il Battesimo fungeva anche da registro ufficiale di nascita nei documenti parrocchiali; questa pratica, inizialmente attiva nei primi secoli, fu interrotta per poi essere ripresa nel XV secolo, diventando una legge con il Concilio di Trento. In Italia, questa registrazione nei registri parrocchiali fu sostituita dall’Ufficio dello “Stato Civile” introdotto dal Regno d’Italia.