Come andranno in pensione nel 2024 i nati nel 1962? I rapporti tra lavoro e pensioni non sono più come quelli di una volta. Sono mancate misure previdenziali in linea con le esigenze dei lavoratori. La situazione non è migliorata nel corso degli anni: il susseguirsi delle riforme previdenziali, che non hanno mai centrato l’abolizione della legge Fornero, hanno finito con lo sfilacciare le speranze dei lavoratori.
Attualmente, il governo Meloni ha prorogato le misure in scadenza nel 2023, inasprendo i requisiti piuttosto che ammorbidire l’uscita dal lavoro. Eventi che portano i nati nel 1962 a poche opzioni e più possibilità di scontrarsi con penalizzazioni. Vediamo insieme quali sono le possibilità di ritirarsi dal lavoro nel 2024 per chi compie 62 anni di età.
Nati nel 1962 e in pensione nel 2024
Il governo Meloni, per il 2024, ha confermato l’opzione di uscita a 62 anni di età con un accumulo contributivo pari a 41 anni. Tuttavia, la misura Quota 103 presenta delle condizioni differenti rispetto al 2023.
Per questo motivo, il 2024 sul fronte previdenziale parte con una luce offuscata. Il rischio è che con le nuove regole si faccia slittare l’uscita dal lavoro a tempi migliori, posticipando l’accesso alla pensione non prima del 2026. Non ci si aspettava un miracolo, ma sicuramente non condizioni peggiorative anche sulle finestre mobili che passano a 7 e 9 mesi (privati e pubblico). Per questo, chi ha intenzione di sfruttare l’uscita con la misura Quota 103 vedrà difficilmente la pensione prima del 2025.
A chi spetta l’uscita anticipata a 62 anni di età
Il trattamento economico previdenziale è accessibile ai lavoratori iscritti:
- all’Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO), che comprende:
- il Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti (FPLD);
- le gestioni speciali per i lavoratori autonomi (artigiani, commercianti, coltivatori diretti, coloni e mezzadri);
- alle forme sostitutive ed esclusive della stessa, gestite dall’INPS;
- alla Gestione Separata.
Non può accedere al trattamento il personale:
- appartenente alle Forze armate;
- delle forze di Polizia e di Polizia penitenziaria;
- operativo del corpo nazionale dei Vigili del fuoco;
- della Guardia di finanza.
Chi può andare in pensione nel 2024?
Nel 2024, la pensione di vecchiaia sarà accessibile a 67 anni di età con almeno 20 anni di contributi. Pertanto, chi non opta per l’uscita a 62 anni ritenendo le condizioni troppo penalizzanti può attendere in tranquillità il perfezionamento dei requisiti per la vecchiaia ordinaria.
È importante notare che i requisiti per la pensione di vecchiaia sono stati congelati fino al 2026; pertanto, per il prossimo biennio, la misura non è soggetta all’adeguamento ISTAT sull’aspettativa di vita. Non è tutto. Quello che i nati nel 1962 potrebbero fare è optare per la pensione di vecchiaia ordinaria o accedere alla Quota 103 pensionandosi non prima del 2025.
Tuttavia, l’accesso alla misura nel 2024 potrebbe essere richiesto dai nati nel 1961, a condizione che soddisfino i requisiti di legge, incluso il requisito contributivo pari a 41 anni di età.
A quanto ammonta la pensione con Quota 103?
In definitiva, la proroga della misura Quota 103 fino al 31 dicembre 2024 non amplierà le possibilità di pensionamento per i lavoratori. Come detto, l’uscita resta invariata a 62 anni di età con 41 anni di contributi, ma con un assegno calcolato integralmente con il sistema contributivo fino al perfezionamento dei requisiti per l’accesso alla pensione di vecchiaia. Non è tutto. L’assegno dovrà rientrare in un importo pari a quattro volte il trattamento minimo INPS, ovvero non potrà risultare superiore a 2.272 euro lordi al mese.
Pensione 2024 per i nati nel 1962: cristallizzazione del diritto
Chi perfeziona i requisiti per l’accesso al trattamento, ovvero 62+41, entro il 31 dicembre 2024 mantiene il diritto a poter andare in pensione anche in un momento successivo, come ad esempio nel 2025, 2026, 2027 e successivi; il diritto a pensione resta congelato, ovvero cristallizzato.