Calciatore per caso, mediano per scelta. Gaby Mudingayi ha iniziato a giocare a pallone quasi per gioco ed è arrivato in Italia con una valigia piena di sogni e di belle speranze. Prima a Torino, poi a Roma, sponda Lazio, nella Capitale ha trovato una vera e propria casa e si è legato all’ambiente biancoceleste in maniera indissolubile. Tre anni con l’aquila sul petto, sotto la guida di Delio Rossi esordisce anche nelle Coppe europee. Per commentare il momento della Lazio e il prossimo derby di Coppa Italia, Mudingayi, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Derby di Coppa Italia, Mudingayi a Tag24

Neanche il tempo di passare il turno contro la Cremonese che si pensa già alla prossima partita; non quella di campionato, ma quella di Coppa Italia. La Lazio era già approdata ai quarti di finale del trofeo e aspettava di conoscere il suo prossimo avversario e dopo il match dell’Olimpico di ieri sera, il quadro si è delineato. Mercoledì prossimo, con fischio di inizio alle ore 18.00, a Roma sarà derby. La squadra di Sarri e quella di Mourinho si troveranno una di fronte all’altra per una gara da dentro o fuori. Nessun calcolo, nessuna tattica, chi vince passa, chi perde viene eliminata. Per commentare il momento della Lazio e il derby di Coppa Italia, Mudingayi, che ha vestito la maglia biancoceleste per tre stagioni, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

La Roma passa il turno in Coppa Italia e quindi mercoledì sarà derby. Tu ne hai giocati tanti e sai bene cosa significa. Sarà diverso rispetto a quello di campionato?

“Un derby è sempre un debry, non credo che ci sarà nulla di diverso rispetto al campionato. E’ una partita che si prepara da sola. A Roma è davvero fondamentale, una gara molto sentita, che può modificare le sorti di un’intera stagione. In ballo c’è il passaggio del turno e sia da una parte che dall’altra, sarebbe comunque un traguardo molto importante. Nessuno vuole perdere un match del genere. Mi aspetto una gara combattuta, come sono sempre i derby”.

Gare difficili da pronosticare, in cui vale tutto e il contario di tutto. Prima e dopo però, sia la Roma che la Lazio, hanno altre partite importanti. E’ un mese che può definire anche il futuro?

“E’ un derby che ha ancora più importanza, visto il momento in cui arriva, perchè vincerlo potrebbe dare alla Lazio, o eventualmente alla Roma, la giusta carica e il giusto entusiasmo per preparare al meglio gli altri impegni di questo mese e non solo. La squadra di Sarri avrà prima il campionato e poi la Supercoppa ed è importante non avere crolli. Quando vinci un derby non senti la stanchezza e le partite successive vengono da sè. Ti dà una forza mentale impressionante”.

Come ci arriva secondo te la Lazio, che domenica avrà anche la sfida con l’Udinese?

“Di derby ne ho giocati un pò e vi posso assicurare che non esistono parole per spiegare cosa si prova. E’ una partita a cui si arriva sempre con grande carica, a prescindere da tutto e nessuno vuole neanche ipotizzare di perderlo. Domenica la Lazio affronterà l’Udinese e sa bene che dovrà battere i nerazzurri per trovare la giusta continuità in campionato. La squadra di Sarri ha davanti un mese davvero importante”.

Sarri è un allenatore che ti piace?

“Lo stimo molto, è un bravo allenatore. Secondo me è uno dei più forti in Italia. Detto questo, io sono un tifoso della Lazio ed è una squadra che seguo sempre con grande piacere. Faccio il tifo per chiunque ci sia seduto in panchina e se la società dovesse decidere di cambiare strada, e a fine stagione affidarsi ad un nuovo allenatore mi andrebbe bene comunque. L’importante è il bene della Lazio, che faccia bene chi arriva e che si raggiungano i risultati sperati”.

Capitolo Roma, è una squadra condizionata dal fenomeno Mourinho, che ha tutta la tifoseria dalla sua parte e trascinata dal duo Lukaku-Dybala. Sono questi i pericoli principali?

“La Roma, lì davanti, ha due giocatori molto molto importanti. Parliamo di attaccanti di grandissimo livello, che possono cambiare qualcunque partita da un momento all’altro, come è successo anche ieri d’altronde. Mourinho lo conosciamo tutti, ha grande carattere e sa sempre trovare le parole giuste nel momento giusto. Si inventa sempre qualcosa di nuovo e ha tutto il pubblico dalla sua parte. E’ ovvio che saranno proprio Lukaku e Dybala i due pericoli principali per la Lazio”.

In casa Lazio invece a chi ti affideresti?

“Non c’è un singolo che sta brillando in maniera diversa rispetto agli altri in questa stagione. Mi affido al gioco corale, alla compattezza della squadra. Devono avere chiaro in mente quanto vale questo derby. E’ una partita che può cambiare la testa di tutto il gruppo”.

Pensi che Felipe Anderson sia ancora recuperabile?

“Felipe Anderson è un grandissimo calciatore e ci può stare che abbia un momento di calo. Sta lavorando per recuperare a pieno la forma fisica. Ha sempre dato molto alla Lazio e tornerà a farlo. E’ solo un momento, ma bisogna continuare a credere in lui. Quando tornerà al 100%, sono sicuro che sarà di nuovo fondamentale”.