Da giorni la Roma è caccia di un rinforzo in difesa. I giallorossi, che hanno perso Smalling per infortunio e dovranno rinunciare a N’Dicka in vista della Coppa d’Africa, stanno monitorando diversi nomi. Tuttavia, la disponibilità economica limitata complica le cose. Di recente è emerso che la società capitolina potrà contare su appena 1.8 milioni per costruire il mercato invernale. Ma perché il budget della Roma è così basso? Il motivo principale è legato al Fair Play Finanziario, sistema che da tempo limita gli affari dei club europei.
Roma, perché il budget del mercato è di 2 milioni di euro? Ecco la spiegazione
Il club capitolino ha violato i paletti del Fair Play Finanziario all’inizio della stagione 2022/2023 ed è stata costretta a siglare il settlement agreement con la Uefa. Tramite questo accordo la Roma si impegna a riequilibrare la sua situazione finanzia, evitando di portare a termine grandi spese. La violazione del Fair Play Finanziario impone ai giallorossi di recuperare il deficit per il 2026: entro questa data il debito non dovrà superare i 60 milioni di euro. Non a caso, durante le ultime sessioni di mercato, i giallorossi hanno lavorato soprattutto con prestiti e affari a parametro zero.
Huijsen resta il primo obiettivo in difesa
Questa situazione complica l’operato di Tiago Pinto, il cui incaricò terminerà il prossimo 3 febbraio. Il portoghese sta seguendo profili low cost o giovani talenti in rampa di lancio. La trattativa del momento è legata a Dean Huijsen, difensore della Juventus che verrà ceduto in prestito. Per i giallorossi rappresenta un’occasione unica, anche se l’olandese è già promesso sposo del Frosinone. Il classe 2005 ha dimostrato di avere un ottimo potenziale e farebbe molto comodo a Mourinho. Lo Special One è stato spesso costretto ad arretrare Cristante in difesa o accentrare uno degli esterni a sua disposizione.
Settlement agreement, la violazione è pericolosa
Il budget della Roma potrebbe alzarsi sensibilmente in caso di cessioni. I giallorossi stanno valutando le possibil uscite di Spinazzola e Celik. Tuttavia, Tiago Pinto non potrà forzare troppo la mano: in caso di violazione del settlement agreement la Roma andrebbe incontro a sanzioni esemplari, come lo stop del mercato e la squalifica dalle competizioni europee.