Come investire i soldi fermi sul conto corrente? Uno dei quesiti frequenti fra coloro che investono riguarda la gestione di liquidità in eccesso, quando non si desidera al momento allocarla in strumenti finanziari più dinamici, come gli ETF azionari o altre risorse più o meno volatili.

Come investire i soldi fermi sul conto corrente?

È essenziale comprendere che il possesso di liquidità costituisce, di per sé, una forma di investimento. Pertanto, è cruciale valutare attentamente le diverse alternative disponibili prima di prendere una decisione. Mantenere soldi fermi sul conto corrente presenta principalmente due svantaggi: innanzitutto, i fondi non vengono impiegati per generare rendite, e in secondo luogo, il valore di acquisto del denaro è eroso dall’inflazione.

In passato, quando i tassi di interesse erano bassi e l’inflazione rimaneva sotto al 2%, tenere liquidità poteva sembrare ragionevole. Tuttavia, con l’attuale aumento dei tassi della BCE (portando il tasso di base al 3%) e un’infrazione del 10% in Italia, lasciare i fondi sul conto potrebbe non essere una scelta saggia.

L’aumento dei tassi di interesse a livello globale ha reso più interessanti alcuni strumenti precedentemente poco allettanti. Mentre molti conservano una riserva di emergenza per fronteggiare spese impreviste, è consigliabile rivalutare le dimensioni di questo ammortizzatore in considerazione dell’alta inflazione e degli incrementi dei rendimenti. Investire una parte di questa liquidità in strumenti poco volatili e facilmente liquidabili potrebbe essere una strategia prudente. Conservare una somma eccessiva sul conto corrente, specialmente in un contesto economico attuale caratterizzato da una resistente inflazione, potrebbe influire negativamente sui risparmi.

La questione riguardo a quanto denaro dovrebbe essere mantenuto sul conto corrente non ha una risposta definitiva, poiché dipende dalle esigenze specifiche di ogni nucleo familiare e dagli obiettivi di investimento.

In linea generale, si suggerisce di conservare in liquidità una somma sufficiente per coprire le spese quotidiane e le necessità future per almeno 3/6 mesi. È importante considerare anche le imposte legate alla giacenza media annua, poiché superare i 5.000 euro comporta costi aggiuntivi. Altresì, va evidenziato il limite di copertura offerto dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, che è pari a 100.000 euro.

Conti correnti

I conti correnti, da anni, non offrono alcuna forma di remunerazione, ma godono di un trattamento fiscale agevolato, con l’imposta applicata solo su giacenze superiori a 5.000 € annui. Tuttavia, comportano costi di gestione in costante aumento. Consigliamo di utilizzarli per somme “prudenziali” o spese a breve termine.

ETF

Gli ETF monetari sono fondi passivi a basso costo che replicano l’andamento di un indice, principalmente rappresentato da titoli di Stato a breve durata. Gli ETF ultrashort investono in strumenti a brevissima scadenza ma offrono scarsa remunerazione. Si consiglia di optare per strumenti basati su titoli di grado d’investimento con durata massima di 1-3 anni, in considerazione del probabile aumento dei tassi di interesse. Tieni presente l’imposta di bollo dello 0,20% annuo sul conto titoli.

Fondi obbligazionari a breve scadenza

I fondi obbligazionari a breve scadenza, sebbene abbiano titoli con un rating elevato e scadenza breve, addebitano commissioni di gestione elevate che nel tempo incidono sulla performance. Alcuni gestori investono in prodotti rischiosi per ripagarsi le commissioni, danneggiando gli investitori.

Conti deposito

I conti deposito, liberi o vincolati, sono un ottimo parcheggio per le somme a disposizione. Privi di costi ma soggetti all’imposta di bollo, sono meno remunerativi di azioni e obbligazioni e offrono interessi inferiori all’inflazione. Tuttavia, offrono sicurezza e accesso rapido ai fondi.

Libretti e buoni postali

I libretti e i buoni postali, simili ai conti deposito, godono di una remunerazione modesta. Il libretto postale, sottoscrivibile in posta, e i Buoni fruttiferi, incassabili senza penalità in qualsiasi momento, pagano interessi solo dopo un certo periodo e perdono valore in caso di riscatto anticipato. Sebbene siano garantiti dallo Stato, offrono un rendimento limitato.