Emanuele Pozzolo deferito ai probiviri e sospeso nelle more del giudizio. È quanto deciso dalla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni in merito al caso degli spari al veglione di Capodanno alla Proloco di Rosazza.
Lo ha annunciato nel corso della conferenza stampa di fine anno tenutasi stamane alla Camera. Una conferenza fiume durata tre ore nel corso della quale la premier non si è sottratta a nessuna domanda, comprese quelle relative alla questione che ha interessato il parlamentare di Fratelli d’Italia.
Pozzolo sospeso e deferito, le parole di Giorgia Meloni sulla vicenda spari al veglione
“Non conosco la dinamica dei fatti – ha chiarito la premier – vedremo, ma in ogni caso qualcuno non è stato responsabile e non lo è stato chi detiene quell’arma. Per questo ho chiesto sul piano politico che venga deferito ai probiviri di Fratelli d’Italia e che nelle more del giudizio venga sospeso da FdI”.
Rispondendo alle domande dei giornalisti ha sottolineato il “dovere morale” per chiunque detenga un’arma di custodirla in maniera responsabile per evitare che possa accadere ciò che è accaduto la sera del 31 dicembre nel biellese.
“Il parlamentare Pozzolo dispone di un porto d’armi per difesa personale, non so perché lo abbia ma questo va chiesto non a me ma all’autorità competente.”
Meloni ha aggiunto che, pur comprendendo il fatto che chi possiede un porto d’armi per difesa personale poi porti con sé la suddetta arma, ma ha anche ribadito la necessità di farlo con “serietà”.
“La questione è un’altra – spiega Meloni – chiunque detiene un’arma ha il dovere morale e legale di custodirla con responsabilità e serietà e per questo secondo me c’è un problema per quello che è accaduto”.
Pozzolo sospeso e deferito ai probiviri, le reazioni dell’opposizione
Parole misurate, ma decise che non hanno mancato di suscitare reazioni da parte dell’opposizione.
Il senatore di Italia Viva, Ivan Scalfarotto ha accusato il presidente del consiglio di utilizzare Pozzolo come capro espiatorio.
“O forse meglio dire: caprone espiatorio. Ma qualcuno che abbia il coraggio di chiedere a che titolo Delmastro aveva la scorta e le famiglie della scorta a tavola? Chiederemo con una interrogazione quanta persone della polizia penitenziaria c’erano e a che titolo”.
Anche Peppe De Cristofaro capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra e presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama annuncia la volontà di presentare un’interrogazione al Ministro Nordio e accusa la Meloni di voler “buttare la palla in tribuna”.
“Il caso Pozzolo ogni giorno si aggiunge di nuovi aspetti. Cosa è successo davvero a Capodanno alla festa organizzata dal sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro? Presenteremo un’interrogazione al ministro Nordio. Le domande su quanto è successo sono tante e nessuno provi a insabbiare le indagini o ostacolare la magistratura”, conclude il senatore di AVS.
Sulla vicenda è intervenuto anche Francesco Silvestri del Movimento 5 Stelle che ha detto si sarebbe aspettato dalla premier un’espulsione diretta.
“Normalmente io una persona così non la vorrei nel mio partito. Comunque queste sono questioni e dinamiche loro, rimane l’imbarazzo che il nostro paese purtroppo continua ad avere con queste vicende in ambito internazionale. Il caso Pozzolo non è nemmeno un caso politico, è un caso di una tristezza inimmaginabile. Queste sono le persone che hanno eletto. Il punto è che io credo che la Meloni non controlli più le persone che ha eletto.”
Secondo l’esponente pentastellato si tratta di questioni che monopolizzano il dibattito politico a scapito dei veri problemi degli italiani.
“In conferenza stampa si parla di Pozzolo e di Salvini, mentre la vita reale delle persone è lasciata totalmente fuori dal Palazzo e dalla conferenza stampa.”
Di diverso avviso è Maurizio Lupi (Noi Moderati) secondo cui la premier è stata molto chiara
“E’ mancata serietà e responsabilità, è questo tanto più vale per i rappresentanti delle istituzioni.”