Bonus Renzi nel 730/2024? È tempo di capire se l’ex bonus Renzi può essere recuperato in busta paga o nella dichiarazione dei redditi, specialmente da coloro che l’hanno perso. Per il 2024, sono state introdotte diverse novità per i lavoratori, incluso il taglio del cuneo fiscale e gli sgravi contributivi per le donne, agevolazioni che hanno un notevole impatto nel bilancio familiare.

Sono molte le domande ricevute che sollevano il dubbio sul recupero dell’ex bonus Renzi. In molti sono convinti che non ci sono possibilità per chi non ha ricevuto il bonus IRPEF; altri, invece, sono più ottimisti e pensano di poter ricevere l’importo spettante in fase di conguaglio nella dichiarazione dei redditi. Vediamo insieme come e quando è possibile recuperare l’ex bonus Renzi perso.

Ex Bonus Renzi – 730/2024

 Per il 2024, il bonus IRPEF è stato rinnovato in busta paga, e a cambiare è il metodo di calcolo per il rilascio del beneficio. Come riportato da pmi.it, per i redditi fino a 15.000 euro, viene riconosciuto se l’imposta lorda dovuta risulta superiore alle detrazioni da lavoro spettanti, ridotte di 75 euro in rapporto ai giorni di lavoro effettivi.

In sostanza, l’ex bonus Renzi spetta in misura piena ai lavoratori che producono un reddito da lavoro fino a 15.000 euro, mentre per coloro che superano tale limite, ma non oltre 28.000 euro, ricevono un bonus in misura ridotta se le detrazioni non risultano superare l’imposta lorda dovuta.

Come funziona il Bonus IRPEF 2024?

È importante ricordare che dal 2022 sono state introdotte diverse modifiche per l’ex bonus Renzi, incluso il limite di reddito per il diritto al beneficio economico. Fino al 2021, veniva riconosciuto in forma piena ai lavoratori con un reddito fino a 28.000 euro, ridotto in forma scalare per i redditi superiori.

A partire dal 1° gennaio 2022, viene riconosciuto in forma piena ai lavoratori con redditi fino a 15.000 euro e a coloro che rientrano nella fascia di reddito compresa tra 15.000 e 28.000 euro, a condizione che la detrazione superi l’importo dovuto.

La preoccupazione di percepire un bonus non dovuto è molto alta, tanto che il beneficio economico è sparito dallo stipendio per i lavoratori con un reddito superiore a 15.000 euro. Peraltro, le spese prese in considerazione ai fini del calcolo delle detrazioni sono regolamentate dagli articoli 12, 13, 15 e 16 bis del Tuir. A incidere possono essere le spese realizzate per i lavori edilizi, mutui per l’acquisto della prima casa, detrazioni per carichi di famiglia, spese sanitarie, e così via.

Nella dichiarazione dei redditi è possibile recuperare parte degli importi dell’ex bonus Renzi, se dovuto. Nel modello 730/2024 si prendono in considerazione i redditi percepiti dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023; in questo contesto emergeranno anche eventuali spese oggetto degli articoli 12, 13, 15 e 16 bis del Tuir.

Come recuperare il trattamento integrativo non erogato?

Il trattamento integrativo può essere recuperato da parte del datore di lavoro in sede di conguaglio di fine anno o attraverso la dichiarazione dei redditi. Nel 730/2024, sarà necessario verificare se dal calcolo dell’imposta dovuta è stato applicato correttamente l’ex bonus Renzi, se dovuto in base al reddito. Nell’ipotesi in cui il beneficio non è stato erogato in busta paga, sarà possibile ottenere l’intero importo, ovvero 1.200 euro, in diminuzione delle imposte dovute. In sostanza, viene trattato come una detrazione IRPEF da introdurre nella dichiarazione dei redditi.

Diversamente, coloro che hanno fruito del beneficio dovranno riportare l’importo nel rigo C14 del quadro C.

In conclusione, l’ex bonus Renzi, pari a 100 euro al mese (1.200 euro annui), viene erogato per 12 mensilità ai lavoratori con capacità fiscale e un reddito fino a 15.000 euro. Il trattamento integrativo si riduce in forma progressiva per i redditi fino a 28.000 euro, a condizione che le detrazioni risultino superiori all’imposta lorda.