Inizieranno oggi, giovedì 4 gennaio, gli Europei per il Settebello. L’Italia di Alessandro Campagna, infatti, dopo alcuni tornei di preparazione nei quali ha fatto vedere tutte le qualità della squadra, affronterà l’ennesima competizione ufficiale in vista di Parigi 2024. L’obiettivo principale del team italiano di pallanuoto, infatti, come detto anche dal capitano Francesco Di Fulvio nell’intervista, è arrivare alle Olimpiadi di Parigi 2024 che inizieranno a luglio. In mezzo, però, ci sarà l’Europeo a Zagabria e Ragusa. L’Italia farà il suo esordio proprio nella capitale croata contro la Georgia. Le altre due squadre presenti nel girone sono Ungheria e Grecia. A proposito di questo e non solo, quindi, il capitano del Settebello ha parlato in un’intervista al Corriere dello Sport.
Pallanuoto, l’intervista di Di Fulvio
Sull’obiettivo Olimpiadi, passando per gli Europei, il capitano Francesco Di Fulvio ha detto che quest’ultima è una competizione molto importante ma lo scopo dell’Italia è chiaro:
“L’Europeo è una competizione importante ma l’obiettivo è l’Olimpiade. Se dovesse andare male? Sappiamo che se ne qualifica solo una. Se dovesse andare male ci sarà comunque il Mondiale. Ci darà o il pass per i Giochi o consapevolezza”.
Poi da vero capitano ha risposto alla domanda se ci fosse paura di fallire o meno:
“La paura di fallire non esiste e penso di parlare a nome di tutta la squadra. Altrimenti stati a casa e mandi in vasca qualcun altro. Sappiamo che la possibilità di non andare alle Olimpiadi c’è, anche perché mancano solo 5 squadre”.
Il fatto che attraverso l’Europeo si vada alle Olimpiadi, è una spinta in più per la squadra:
“Europeo e Mondiale sono sempre un lusso ma il fatto che è anche un metodo per andare alle Olimpiadi, ti dà certamente una spinta in più”.
Poi sull’Europeo e sulle squadre più forti che ci sono, Di Fulvio ha detto:
“La Spagna è la squadra più completa. Poi c’è la Croazia che gioca in casa e Serbia e Montenegro che non sono mai da sottovalutare. Sappiamo già che il quarto di finale sarà durissimo ma prima c’è il girone. L’Ungheria è ridimensionata ma ha giocatori giovani e bravi, mentre la Grecia è vice campione del mondo. La Georgia? Vogliamo affrontarla al meglio, ha anche tanti giocatori serbi naturalizzati”.
Di Fulvio: “Spero di aver dato molto ai miei compagni”
Su una possibile rivincita rispetto al Mondiale di Fukuoka (il gruppo è praticamente lo stesso), il capitano del Settebello ha detto:
“Rispetto a quel Mondiale c’è da migliorare ma abbiamo alzato il livello di gioco. Le due partite dopo il quarto di finale con la Serbia ci sono servite per ripartire”.
Sul ruolo di capitano e sull’aiuto dato finora ai compagni di squadra, Di Fulvio spera di essere stato di aiuto:
“Sono orgoglioso della fascia e ringrazio tutti per la fiducia che mi hanno dato. Spero di aver dato molto ai miei compagni, a prescindere dalla fascia. Capitano di riferimento? Ho avuto Tempesti che per me è stato un grande. Poi anche Ivovic alla Pro Recco: lui sa dire la parola giusta al momento giusto. Mi vorrei ispirare a lui anche se nei club è diverso”.
Poi sulla sua carriera e sul suo futuro, il capitano del Settebello ha detto di non sentirsi appagato per quanto fatto fino a ora. La voglia di vittoria è sempre maggiore:
“Nel mio percorso vedo tante vittorie e altrettante sconfitte che mi hanno permesso di arrivare dove sono. Sono orgoglioso di quanto fatto fino a ora ma non appagato. Voglio fare di più”.
Infine sul suo ruolo all’interno della squadra e l’aiuto che dà e sta dando ai giovani dell’Italia ha concluso:
“Non mi sento cambiato, ma sicuramente maturato. Sento di essere rispettato all’interno del gruppo ed è una bella cosa. I giovani che vogliono imparare si vedono, vengono e ti chiedono le cose. Mi fa piacere, è una cosa da capitano”.