Si chiamava Giovanni Gallori e aveva solo 21 anni, il ragazzo morto nell’incidente stradale avvenuto nel primo pomeriggio di ieri, 3 gennaio, sull’A7: ecco chi era e cosa gli è successo. Il suo nome figura tra quelli delle prime vittime di sinistri del 2024.
Chi era Giovanni Gallori, il 21enne di San Casciano morto nell’incidente sull’A7
Giovanni Gallori viveva nella frazione di San Pancrazio a San Casciano in Val di Pesa. Era appassionato di fotografia e di viaggi. Ieri, 3 gennaio, ha perso la vita in un incidente stradale. Sembra che con gli amici, tutti ragazzi di età compresa tra i 20 e i 24 anni, fosse diretto in una località montana del Nord per una giornata da dedicare agli sci.
Era seduto sul sedile posteriore del minivan Mercedes Vito bianco guidato da uno di loro senza cintura di sicurezza, quando, all’altezza delle uscite di Isola del Cantore e Vignole Borbera, ad Alessandria, il mezzo si sarebbe improvvisamente ribaltato.
Un testimone avrebbe riferito agli inquirenti di averlo visto viaggiare ad altissima velocità. L’ipotesi è che il conducente ne abbia quindi perso il controllo, provocando autonomamente il violento impatto. A quanto pare, infatti, non risultano coinvolti altri veicoli.
Per il 21enne, che qualche anno fa aveva perso il padre, non c’era stato nulla da fare. I suoi amici, tutti feriti, erano stati invece trasportati d’urgenza nei più vicini ospedali, dove ancora si trovano, due in condizioni gravi.
Ieri, dopo essere rimasti bloccati nella lunga coda provocata dall’incidente, i vigili del fuoco erano stati costretti a raggiungerli a piedi, abbandonando il proprio mezzo in autostrada. Insieme a loro si erano recati sul posto i mezzi del 118, compreso un elisoccorso, e gli agenti della polizia stradale. A loro il compito di fare chiarezza sulle dinamiche del sinistro.
Già diverse le vittime della strada del 2024
Il nome del 21enne di San Casciano va ad aggiungersi a quello delle altre vittime della strada del 2024. Intorno alle 4.30 del primo dell’anno a morire in un incidente era stato il 27enne romano Antonello Mochi, pasticcere di professione.
“Per quanto possa essere difficile la vita, tu devi combattere sempre fino all’ultimo respiro. Esco stanco dal 2023 ma entro nel 2024 con il sorriso”, aveva scritto sui social poco prima del sinistro, facendo un bilancio dell’anno appena passato. Sembra che si trovasse al volante di una Smart quando, per motivi ancora da accertare, avrebbe perso il controllo del mezzo, travolgendo prima una Fiat 500 con a bordo tre ragazzi, rimasti illesi, e poi un albero.
Negli stessi attimi a Catania un 26enne perdeva la vita dopo essersi schiantato contro un guardrail di cemento a Piana Tavola. In auto si trovava insieme a un amico di 25 anni, rimasto ferito. Poi, ancora, all’alba di ieri, 3 gennaio, un 19enne alla guida di una Renault Clio è morto lungo la statale 195 in direzione Cagliari, a Capoterra, dopo aver urtato una vettura che procedeva nel senso contrario di marcia durante un sorpasso, facendo un volo di diversi metri e finendo in mare.
Si chiamava Massimo Cocco e viveva a Quartucciu. Finita la scuola, aveva prestato servizio in un hotel per poi dedicarsi a una serie di manutenzioni per l’azienda dello zio della fidanzata. Il suo sogno era quello di “diventare un professionista qualificato”. Ma voleva anche costruirsi una famiglia. Non poteva sapere che il suo destino sarebbe stato così tragico. In tanti ora lo ricordano con affetto sui social, dicendosi esterrefatti per l’accaduto.