Un’ondata di freddo estremo sta colpendo la Svezia (e non solo) in questi giorni. Le temperature record, il gelo, la nebbia e le tempeste di neve stanno investendo intere aree nel Nord del mondo e stanno causando disagi di varia tipologia. Molte città sono bloccate, diverse scuole sono chiuse e la circolazione dei trasporti pubblici è in gran parte ferma.

Freddo estremo in Svezia: la preoccupante situazione

I problemi e i disagi causati da questa ondata di freddo in Svezia sono tantissimi. Inoltre, stando a quanto ha rivelato il Guardian oggi, le temperature nella regione della Scandinavia sono scese sotto i 40 gradi per il secondo giorno consecutivo, portando pericolose conseguenze.

Gli occhi in questo periodo sono puntati in particolar modo sul villaggio di Kvikkjokk, il quale si trova nella regione artica della Svezia, nell’area della Lapponia. Qui, secondo ciò che i giornali locali e i giornali non locali hanno riferito, nella notte appena trascorsa la colonnina di mercurio è scesa ad oltre -43 gradi.

Per la precisione a -43,6 gradi. Si si tratta della temperatura più bassa registrata nel Paese nel mese di gennaio negli ultimi 25 anni. A parlarne e a riferire questo particolare dato sono stati, tra gli altri, giornalisti della nota agenzia di stampa svedese Tt.

I disagi e le conseguenze

Il freddo record e le temperature estreme sotto lo zero, insieme alla neve e ai vari eventi di burrasca, proprio in questi giorni hanno provocato diversi disagi per tutti i cittadini e tutte le cittadine delle regioni nordiche.

Come abbiamo anticipato all’inizio, in Svezia e in altri Paesi nell’area settentrionale del pianeta, le scuole sono rimaste chiuse e probabilmente lo saranno anche nei prossimi giorni. Tantissimi sono gli abitanti che hanno lamentato di essere rimasti bloccati con le proprie auto e vetture in mezzo alla strada, impossibilitati ad arrivare a destinazione.

Anche i trasporti, sia privati ma soprattutto quelli pubblici, in tutta la regione nordica sono stati gran parte interrotti. Il blocco della circolazione è legato proprio alle pessime condizioni atmosferiche che non permettono un’adeguata visibilità. Diversi ponti sono stati chiusi, così come stazioni e servizi ferroviari. Le autorità e i governi hanno deciso anche di interrompere la circolazione dei traghetti.

Tutto ciò ovviamente sta avendo delle pesanti ripercussioni su tutti gli abitanti delle aree interessate, i quali si dicono fortemente spaventati, sebbene siano abituati al freddo, alla neve e alle paste temperature.

In Danimarca gli agenti della polizia e gli esperti hanno esortato i cittadini e le cittadine ad evitare i viaggi non necessari. In tutto il Paese, ma ancora di più nella parte occidentale e in quella settentrionale, si registrano venti molto forti e abbondanti nevicate, che potrebbero portare ad incidenti e tragedie di vario tipo.

L’ondata di gelo e sta interessando anche la Russia occidentale. Le bassissime temperature provenienti dalla Siberia e dalla regione artica stanno investendo dunque anche quest’altra parte del mondo. I termometri in città come Mosca e in altre aree del paese sono passate addirittura a -30 gradi, specialmente nelle ore serali e notturne.

E in Italia?

E mentre i cittadini e le cittadine di queste aree del mondo devono fare i conti con l’ondata di freddo anomala, in Italia la situazione è nettamente diversa. Nei giorni intorno a Natale abbiamo assistito a temperature più alte del solito. Temperature che hanno lasciato perplessi molti cittadini.

Così anche i primi giorni di gennaio 2024 sono caratterizzati principalmente da un clima abbastanza mite e, al tempo stesso, insolito per essere nel periodo invernale. A partire da venerdì 6 gennaio potrebbe però tornare una nuova ondata di freddo sul nostro Stivale.

Alcuni meteorologi infatti hanno previsto un cambiamento di tendenza che dovrebbe iniziare proprio la seconda settimana dell’anno. Sono previste probabili abbondanti nevicate al Nord Est e sull’Appenino centrale.