Sono i Mondiali “rapid” di scacchi, quelli tra l’altro conclusi lo scorso 28 dicembre con il “cannibale” norvegese Magnus Carlsen vittorioso per la quinta volta nelle ultime nove edizioni. I Mondiali di Samarcanda, in Uzbekistan. Ma il gesto che compie il polacco Jan-Krzysztof Duda nel primo turno del 26 dicembre è quasi di una lentezza studiata: lui è seduto bello e pronto davanti alla scacchiera, l’avversario russo Denis Khismatullin arriva alle sue spalle e gli porge la mano per salutarlo, lui rifiuta con una specie di “Ciao” con la manina da sventolare in aria e si guarda intorno tra il compiaciuto, il soddisfatto e l’imbarazzato. Motivo: Khismatullin è un sostenitore di Putin e dunque della guerra attualmente in atto in Ucraina.
Si rifiuta di stringere la mano all’avversario sostenitore di Putin. È successo ai Mondiali rapid di scacchi
La politica non deve entrare nello sport. Lo si dice spesso. Lo si è detto anche in occasione di questa scena. Lo si è detto forse utilizzando toni fuori le righe. Quanto necessario, insomma, a provocare un autentico scontro diplomatico anche in questo caso.
Ora, a volerla dire tutta, di questi tempi se un polacco si rifiuta di stringere la mano a un russo non è poi questa gran notizia. Basti pensare alla posizione polacca spesso manifestata pubblicamente dal presidente della Repubblica Andrzej Duda (che non è parente dello scacchista) sul conflitto tuttora in atto. Aveva parlato di “invasione criminale” anche l’aprile scorso a Roma, in occasione dell’accensione della Fiaccola della… pace all’Ara Pacis, in vista dei Giochi europei andati poi in scena a Cracovia.
Stupore retroattivo del mondo social
La cosa ha però creato scalpore ed è venuta fuori solo oggi, a ben otto giorni di distanza. Miracoli della “viralità” via web. Khismatullin, che non ha presentato reclamo, è come detto un sostenitore di Putin e, al contrario del connazionale Karjakin, non è stato squalificato per questo. Ah, tra Duda e Khismatullin la partita è finita in parità. Capito? Non ha vinto nessuno.
Oh, Tag24 vi ha raccontato anche una storia bella sugli scacchi.