La sicurezza è cruciale, quando si decide di fare trading di criptovalute. In particolare, lo è per chi intende detenere il bene, senza limitarsi a scommettere sull’andamento della sua quotazione tramite un derivato, ad esempio gli ETF su Bitcoin.
La conservazione e la protezione del proprio tesoro virtuale, va in pratica a dipendere dal wallet. Ovvero dalla vera e propria cassaforte digitale delegata ad accogliere e tenere lontane dagli occhi indiscreti le chiavi private che consentono l’accesso ai token di proprietà.
Quando si opta per un wallet, occorre cercare di individuarne uno in grado di conferire il massimo di sicurezza. Secondo gli esperti, tra i dispositivi che sono in grado di fornire rassicurazioni in tal senso c’è soprattutto il wallet multisig. Andiamo quindi a vedere di cosa si tratti.
Wallet multisig: di cosa si tratta
Per portafoglio multi-firma (o multisig) si intende il dispositivo fondato sul concorso di più chiavi private al fine di poter avere accesso alle criptovalute e utilizzarle. A differenza dei portafogli a firma unica (single-key), richiedono due o più chiavi private prima dell’effettivo rilascio del loro contenuto.
Le regole di accesso, sono stabilite proprio nel corso della loro configurazione. Tra di esse, naturalmente, il numero minimo di chiavi richiesto per l’esecuzione dell’operazione prevista. Per aumentare la sicurezza dei fondi ad essi collegati, i portafogli multisig offrono una forma di autenticazione a più fattori. Inoltre, quando le risorse crittografiche appartengono a più soggetti, come avviene nelle DAO (Decentralized Autonomus Organization), assicurano che l’accesso possa andare in porto esclusivamente quando sono coinvolti più detentori di chiavi.
I portafogli multisig più comuni prevedono tre chiavi private, con un accesso che richiede un minimo di due. Occorre anche sottolineare come le possibilità di un definitivo smarrimento delle risorse siano realmente ridotte al minimo. Nel caso venisse smarrita una chiave privata, resterebbero comunque le altre due, con le quali sarebbe possibile entrare nella cassaforte virtuale.
Le tipologie principali di wallet multisig sono due:
- All private keys required, in cui sono necessarie tutte le chiavi predeterminate in fase di impostazione per l’accesso e la convalida della transazione;
- Threshold signatures: che permettono l’indicazione della soglia richiesta in fase di configurazione, ad esempio due su tre o tre su cinque.
Rispetto ai portafogli che sono controllati dagli utenti, quelli multisig utilizzano inoltre il codice degli smart contract per la governance on-chain.
Quali sono i vantaggi e gli svantaggi di questo genere di wallet?
Naturalmente, anche i wallet multisig presentano pro e contro da valutare con attenzione. Tra i principali vantaggi prospettati dai wallet, occorre ricordare i seguenti:
- l’accesso decentralizzato, ovvero possibile ad un solo soggetto, possibile fonte di truffe. Il caso più famoso in tal senso è quello di QuadrigaCX, un vero e proprio scandalo in cui sono spariti 145 milioni di dollari. Con la necessità di più firme un caso di questo genere sarebbe improponibile;
- la trasparenza, resa possibile dalla natura open source degli smart contract chiamati a regolare i wallet multisig. Gli individui, infatti, sono in grado di controllare il codice in maniera da capire l’effettivo rischio che possono correre per manovre fraudolente delle parti le quali controllano i fondi;
- la versatilità, conseguenza della possibilità di mutare gli smart contract in base a sopravvenute esigenze, senza dover utilizzare altri portafogli.
Per quanto concerne i difetti, sono invece da ravvisare principalmente nei seguenti:
- l’assenza di un custode legale, che rende difficile sostenere le proprie ragioni in caso di controversia di qualsiasi genere;
- la maggiore dimensione delle transazioni, effetto del fatto che le firme compaiono sulla blockchain alla stregua di un’unica firma, facendo aumentare anche il costo e il tempo necessario per l’elaborazione;
- la necessità di competenze tecniche di un certo rilievo, per riuscire a capire meglio le opzioni cui si trovano di fronte.