Luca Campana da Candelo (Biella) avrebbe voluto entrare nel 2024 con tutta probabilità in modo diverso. Giusto gli auguri, qualche brindisi più del consueto e poi a nanna. Comunque sia, alla domanda “Tu che fai a Capodanno?” mai si sarebbe sognato di rispondere: “Bah, sai, mi farò sparare, ferire a una gamba da una pistola tipo Derringer calibro 22 durante una festa con parlamentari, sottosegretari e sindaci, a Rosazza (Biella)“.
Sparo di Capodanno: chi è Luca Campana, il 31enne ferito dalla pistola di Pozzolo?
“Chi ha sparato?“, la domanda che senz’altro non sarà mancata dalla scorsa notte. La prima che ti viene in mente, magari dopo aver chiesto allo sciagurato in questione: “Le hanno sparato? Come sta?” Domanda ovvia, ma che non trova risposta. Nel frattempo, Campana non ha ancora sporto denuncia. “Ancora”, perché ha tempo fino al primo marzo per farlo.
Di Luca Campana sappiamo pochissimo, conosciamo più della sua storia dell’altra sera. Per un paio di giorni lo abbiamo chiamato “il 31enne elettricista“, aggiungendo “genero di un agente della scorta del sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro” e anche lui presente mentre il deputato di Fratelli d’Italia Emanuele Pozzolo mostrava la pistola (l’abbiamo raccontata ieri).
Qualcuno si è affrettato a dire che è stato “ferito lievemente“, come per addolcire e colorare un colpo di pistola, come se farsi ferire di striscio sia attività per dopolavoristi. O come in quei film d’azione americani degli anni ’80. “Jack, maledizione! Ti hanno sparato!”. E quell’altro, agonizzante eppure eroe: “Sì, ma solo una ferita di striscio. Non badare a me”.
Non ha ancora sporto denuncia, mentre l’Italia parla di ferite e “ferite lievi”
Nei film americani, alla scena successiva trovi l’eroe, prima agonizzante, ora con una fasciatura al braccio. Lo vedi che, ristabilito, ci prova con una delle infermiere di qualche ospedale di Chicago. Nella vita reale, Luca Campana si è ritrovato nell’ospedale di Ponderano (Biella), con dieci giorni di prognosi e un proiettile estratto dalla gamba (alla faccia della ferita lieve, alla faccia della ferita di striscio). “Scosso” è l’aggettivo che viene utilizzato da chi gli vuole bene.
Ed è quasi ironia della sorte, visto che, in quanto elettricista, sai quante scosse avrà preso Luca Campana? Lui di solito installa sistemi di videosorveglianza e d’allarme ed è pure apprezzato per ciò che fa. Con pistole, armi, pallottole e bang bang, probabilmente, ha avuto a che fare solo guardando qualche film americano. Hai presente? Quelli in cui sparano e l’altro dice che è solo una ferita di stris… Lasciamo perdere.