Da magazziniere in fabbrica, alla maglia della Juventus: quella di Moreno Torricelli è una storia straordinaria, emozionante ed incredibile. Partito dal nulla, grazie all’istinto di Giovanni Trapattoni, ha avuto l’opportuità di cambiare la sua vita e l’ha sfrutatta al massimo. Difensore di ruolo, un professionista dentro e fuori dal campo. Con la Vecchia Signora ha vinto praticamente tutto: 3 scudetti, una Coppa Italia, una Coppa UEFA, una Champions League e tanto altro ancora. Un ambiente, quello bianconero, a cui è rimasto profondamente legato e che ha segnato la parte più importante della sua vita professionale e personale. Per commentare il prossimo match di Coppa Italia, Juventus-Salernitana, Torricelli è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Juventus-Salernitana, Torricelli a Tag24
Prima il match di Coppa Italia, domani sera alle ore 21.00, poi la sfida di campionato domenica prossima all’Arechi: Juventus e Salernitana sono pronte a scontrarsi due volte nel giro di pochi giorni. Allegri manderà in campo, allo Stadium, una formazione nuova e sarà l’occasione per dare spazio anche a chi finora ha giocato meno. In Serie A, invece, farà sicuramente scelte diverse. I bianconeri vogliono vincere entrambe le partite. Arrivare in fondo in Coppa Italia è un obiettivo stagionale, ma anche restare ben saldi dietro all’Inter, pronti a sfruttare il primo passo falso dei nerazzurri, in ottica scudetto. Per commentare il match di domani, Juventus-Salernitana, Torricelli, che in bianconero ha vissuto stagioni importanti, collezionando oltre 150 presenze, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Domani la sfida tra Juventus e Salernitana, che tipo di partita ti aspetti e pensi che sia l’occasione per i bianconeri di fare grosso turnover?
“Secondo me sì, la Juventus farà un turnover intelligente e penso che Allegri faccia bene perché ha l’occasione per provare giocatori che hanno giocato meno, e dare l’opportunità ai più giovani, consentendo a chi ha qualità di dimostrarla. Per la Vecchia Signora è un anno anomalo, perché non avendo le Coppe europee sicuramente ci terrà ad arrivare fino in fondo in Coppa Italia e in campionato. Per come conosco Allegri, non penso però che farà un turnover totale, ma modificherà tre o quattro giocatori. Spero possa promuovere i più giovani. Credo che i bianconeri ci tengano molto e questo trofeo è sicuramente un obiettivo stagionale. Mi immagino un match con il pallino del gioco in mano alla Juve. Da quando è arrivato Inzaghi sulla panchina della Salernitana, qualcosa è cambiato, ma il divario tecnico resta enorme”.
La Juventus ha chiuso l’anno in bellezza, battendo la Roma e conquistando 2 punti sull’Inter. Nonostante la rosa straordinaria dei nerazzurri, la squadra di Allegri può puntare allo scudetto?
“Sicuramente. La Juventus non giocando le Coppe europee ha il vantaggio sul campionato. Le partite infrasettimanali portano via energie fisiche e mentali, mentre Allegri ha la possibilità di preparare un match per volta, di settimana in settimana. È altrettanto vero però che l’Inter è strutturata in maniera diversa, e ovviamente è più forte. La Juve è in un periodo di rifondazione. Inzaghi è arrivato in finale di Champions League, ha rischiato di vincere, e da quel momento in poi i nerazzurri hanno conquistato autostima. Fortuna però che ci sono i bianconeri, altrimenti la vittoria dello scudetto sarebbe già scontata”.
Si è aperto ufficialmente il mercato invernale, ma il passo indietro sul decreto crescita modifica le strategie di molti club. Da parte della Juventus ti aspetti qualcosa o si andrà avanti fino alla fine con gli stessi giocatori?
“Il mercato di gennaio è sempre stato molto particolare. Si tende a mantenere l’equilibrio, andando a muoversi solo per tamponare o per gestire alcuni malumori. È difficile che si liberino giocatori top a metà stagione e con lo stop al decreto crescita è ancora più complicato. Non mi aspetto nulla di eccezionale, ma non penso che questo sia un male. Finalmente si potrà ricominciare a puntare su calciatori giovani e di talento, che da qui a qualche anno potranno diventare importanti. Io sono nato dal nulla e questo mi piace molto. Sarà importante per i giovani sentire la fiducia per poter costruire qualcosa di solido per il futuro”.
Allegri è un tecnico che divide sempre molto: da una parte il modo di giocare, dall’altra i risultati. Tu da che parte stai?
“Reputo Allegri un grandissimo allenatore, che si è trovato costretto a gestire situazioni che non competono di certo al mister. In questi anni la dirigenza bianconera è cambiata molto, in maniera importante ma lui è rimasto una certezza. Penso sia incredibile dal punto di vista caratteriale e inoltre sta facendo un’ottima stagione. Sta ricostruendo la squadra, e sta lanciando molti giovani. Io sono dalla parte di Allegri e non penso che un altro tipo di allenatore avrebbe potuto fare meglio e sopportare determinate pressioni che non gli competono. I risultati, d’altronde, sono dalla sua parte. E’ attaccato all’Inter e va benissimo così”.