Protagonista indiscusso delle notti europee dell’Atalanta di Emiliano Mondonico. Eligio Nicolini, insieme a calciatori del calibro di Stromberg e Caniggia, ha scritto una pagina straordinaria di storia del club bergamasco. L’esordio in Serie A arriva grazie al Vicenza, ma è con la Dea che raggiunge l’Europa. Fino al gol del Papu Gomez contro la Dinamo Zagabria in Champions, era proprio lui a detenere il record del maggior numero di reti segnati fuori dai confini nazionali. Un ambiente, quello nerazzurro, a cui è rimasto incredibilmente legato. Per commentare la prossima sfida di Coppa Italia, Atalanta-Sassuolo, Nicolini è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Atalanta-Sassuolo, Nicolini a Tag24

Il 2024 si apre con il botto. La Serie A non si è fermata neanche per un istante e in questi primi giorni del nuovo anno si aggiunge anche la Coppa Italia. Ieri è stata la serata di Milan-Cagliari, con i rossoneri che hanno dilagato nonostante tantissimi cambi di formazione e oggi sarà la volta di Atalanta-Sassuolo e Roma-Cremonese. L’appuntamento al Gewiss stadium è in programma alle ore 18. La squadra di Gasperini affronterà quella di Dionisi in un match tutto da vivere. La Dea parte ovviamente con i favori del pronostico, ma guai a dar qualcosa per scontato. Per commentare Atalanta-Sassuolo, Nicolini, che ha vestito la maglia nerazzurra per cinque stagioni, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Ore 18, Atalanta-Sassuolo, una partita per niente scontata sulla carta. Che gara sarà?

“Secondo me sarà una partita molto aperta, ma l’Atalanta vorrà passare il turno, anche perché sono già uscite Napoli e Inter e per la Dea è una buona occasione per arrivare fino in fondo quest’anno. Più degli altri anni, la squadra di Gasperini ha buone possibilità per fare un colpo importante e tornare a vincere un trofeo”.

Il Sassuolo però è una squadra particolare da affrontare. Finora alternato ottime prestazioni a gare impalpabili. Quali sono le insidie?

“Sarà difficile capire cosa aspettarsi all’avversario, ma da quanto ho letto in giro non dovrebbe partire titolare neanche Berardi e questo per l’Atalanta è un vantaggio. Lui è il calciatore più pericoloso e la sua assenza mi fa credere che possa diventare piuttosto semplice per la squadra di Gasperini. Tra l’altro la formazione di Dionisi dovrà pensare molto al campionato, senza sprecare troppe energie in Coppa, perché non sono messi bene ed è quella la competizione più importante”.

In Coppa Italia ci è capitato spesso di vedere turnover importanti, sarà così anche per l’Atalanta?

“Non credo sinceramente e penso sarebbe un errore. La rosa della Dea è abbastanza equilibrata e tutti i calciatori hanno più o meno la stessa qualità. Gli unici due superiori, a mio avviso, sono Koopmeiners e Lookman e credo giocheranno entrambi, anche perché da domenica prossima il calciatore nigeriano sarà impegnato in Coppa d’Africa e non credo Gasperini voglia farlo riposare considerando che non lo avrà per un po’ di tempo”.

Ogni anno l’Atalanta sforna un gioiello, questa è la stagione di Lookman?

“Si, ma non penso sia l’unico. In tutti questi anni l’Atalanta è sempre riuscita a comprare a basso costo e rivendere a peso d’oro. Il merito è di Gasperini e di tutta la società, specialmente degli osservatori e di chi va a vedere i ragazzi in giro per l’Europa e per il mondo. Questo ormai è un marchio di fabbrica, riescono sempre a trovare giovani promettenti, che costano poco ed esplodono a Bergamo”.

Ti aspetti di più da uno come De Ketelaere?

“Penso sia un calciatore che ha buone qualità e guardandolo giocare sembra non faccia neanche fatica ad esprimere il suo valore. È chiaro che una piazza come Milano è completamente diversa da Bergamo, ci sono pressioni diverse e probabilmente non è ancora pronto per i rossoneri. Credo che un anno di Atalanta, o magari due, senza tutte quelle pressioni ambientali, potrebbe aiutarlo a migliorare e capire come si affrontano determinate piazze”.

Qual è l’insidia principale del match di questa sera, l’aspetto mentale?

“Direi proprio di sì, anche perché l’Atalanta, rispetto al Sassuolo, ha molti più impegni e di conseguenza ogni tre o quattro giorni deve scendere in campo, avendo ricaricato le batterie. Non è facile ripartire da zero costantemente, e questo calcio mette le squadre sempre sotto pressione. Penso però che la Dea abbia delle possibilità migliori, anche sotto il punto di vista mentale, rispetto al Sassuolo”.

Con l’Atalanta hai vissuto anni molto importanti, qual è il tuo ricordo più bello e ti aspettavi una crescita simile?

“Il ricordo più bello è sicuramente la semifinale di Coppa delle Coppe contro il Malines. Penso che quello sia stato l’apice di quel periodo. Negli ultimi anni poi hanno fatto una crescita esponenziale e sono riusciti ad attestarsi quasi sempre in posizioni europee, facendo bella figura anche in Champions. Sono cresciuti in maniera totale, come città, come club, come squadra. Penso abbiano capito perfettamente qual è la loro identità. È una squadra che vive a ridosso delle prime quattro e quando una delle big viene a mancare, sono sempre pronti a sfruttare l’occasione”.

Tra pochi giorni c’è Roma-Atalanta, ed entrambe le squadre questa sera sono impegnate in Coppa Italia. E’ una sfida a cui al momento non si pensa?

“Credo che la cosa principale adesso sia pensare di giocare la Coppa Italia al massimo. Anche per la Roma potrebbe essere una buona opportunità per ricominciare, dopo tanti anni, a vincere una Coppa Italia”.