Il Milan viaggia nel segno dei giovani, dove l’ultimo a lasciare il segno è stato Chaka Traorè. Dalla Costa d’Avorio fino al match di Coppa Italia di ieri contro il Cagliari (vinto 4-1 dai rossoneri con accesso ai quarti) dove il ragazzo ha lasciato il segno siglando anche il gol del momentaneo 3-0.
Di rabbia e fame, quella che Chaka ha da sempre avuto nonostante la giovanissima età. Perchè i suoi appena 19 anni non devono far ingannare, il ragazzino di Pioli ha da sempre dovuto combattere contro situazioni più grandi di lui, uscendone sempre più forte. Adesso si gode il momento, vuole fare solo una cosa, divertirsi.
Chaka Traorè, storia di un ragazzo con il Milan nel cuore
Ha azzannato quel pallone come se fosse l’ultimo in campo. Occasione troppo ghiotta per lasciarsela sfuggire. Il gol, poi l’esplosione. Di San Siro, ma sopratutto la sua. Tanta gioia, dato che quel gol per Chaka vuol dire molto.
Conferma che quel ragazzo venuto dall’Africa ha le doti per poter godere di grandi palcoscenici, che ha voglia di crescere e che non vuole fermarsi. Non è stata la prima volta per lui, Traorè aveva già esordito con il Milan in Champions League contro il Borussia Dortmund, aveva assaporato il calcio dei grandi che vuole raggiungere.
Faticando, come ha sempre fatto nonostante sia solo un classe 2004. Perchè la storia di Traorè è di quelle dove l’ingiustizia la fa da padrona, con il destino che adesso lo sta ripagando con gli interessi. Tutto a causa dell’avidità di chi, invece di curarne gli interessi, ha preferito guadagnare su di lui il più possibile in maniera illegale.
Un agente che lo portò in Italia illegalmente con documenti falsi, facendo affidamento ad altre persone che si palesavano sui genitori pur non essendoli. All’epoca Chaka veniva chiamato Cissè, ma riprese il suo vero nome quando cominciò ad entrare nel mondo del calcio con l’Audace.
Lì vinne notato dal Parma, che decise di portarlo in Emilia Romagna per farlo crescere. Con l’Under 17 si mise in mostra con 11 gol in 18 partite, poi il salto in Primavera l’anno dopo con 9 gol in 15 partite. Numeri da far strabuzzare gli occhi, tanto da riuscire a strappare al convocazione in prima squadra dell’allora tecnico Roberto D’Aversa, che lo buttò nella mischia nell’aprile del 2021.
L’avversario? Proprio il Milan, che lo portò in seguito tra le proprie fila per 600.000 euro. Fa spola tra Primavera e prima squadra Chaka, in entrambe le situazioni mostra di che pasta è fatto, con una voglia matta di crescere grande così.
Caratteristiche tecniche
Sin da quando ha cominciato a giocare a calcio, Traorè si è sempre destreggiato sulla out di sinistra d’attacco. Corre, non fermandosi mai, non perdendo mai il pallone. Perchè una delle capacità dell’esterno ivoriano è quella della progressione continua palla al piede, diventando un fattore quando si tratta di dribblare l’avversario.
E lo fa spesso Chaka, gli piace puntare l’avversario e superarlo, l’uno contro uno ce l’ha nel sangue, anche se alle volte lo cerca troppo, abbassando così la testa senza preoccuparsi di chi ha intorno. Spesso taglia verso l’interno per cercare immediatamente la conclusione con il destro, andando anche a riempire l’area avversaria.
Pecca un pò dal punto di vista fisico, compensando con le straordinarie doti tecniche. Ma l’obiettivo è quello di crescere con la testa sulle spalle senza perdersi in facili entusiasmi. E Traorè non ha intenzione di farlo. Perchè come ribadito da Pioli “i giovani saranno la soluzione“. E lui lo è eccome.