La bandiera europea, un emblema riconosciuto sia dall’Unione Europea (UE) che dal Consiglio d’Europa, rappresenta l’unità e l’identità dell’Europa. Caratterizzata da un cerchio di dodici stelle dorate su sfondo blu, queste stelle simbolizzano gli ideali di unità, solidarietà e armonia tra i popoli europei. Il cerchio stesso è un segno di unione, e il numero delle stelle non è legato al numero dei paesi membri, rimanendo invariabilmente dodici.

La storia della bandiera europea: le origini

Il Consiglio d’Europa, fondato nel 1949 e dedicato alla difesa dei diritti umani e alla promozione della cultura europea, scelse nel 1955 il design della bandiera ancora in uso oggi. Infatti, la bandiera europea fu adottata per la prima volta nel 1955 dal Consiglio d’Europa, un’organizzazione distinta dall’UE, e pensata per rappresentare l’intero continente europeo. Il 25 ottobre 1955, l’assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa approvò formalmente la proposta dell’araldo capo irlandese Gerard Slevin, e il Comitato dei Ministri a Parigi adottò la bandiera l’8 dicembre dello stesso anno.

Successivamente, nel 1985, i capi di Stato e di governo della Comunità europea, riuniti a Milano, decisero che la bandiera fosse l’emblema ufficiale anche della CE, poi divenuta UE nel 1992 con il trattato di Maastricht. Il 3 gennaio del 1986, l’Unione Europea adottò ufficialmente la bandiera.

La storia della bandiera europea: cosa significano le 12 stelle

Le dodici stelle dorate a cinque punte, disposte in cerchio su campo blu, sono orientate con una punta verso l’alto e rappresentano la perfezione e la completezza. Questo numero è simbolo anche degli apostoli, dei figli di Giacobbe, delle fatiche di Ercole e dei mesi dell’anno, indicando l’unità europea oltre le diversità culturali e storiche.

A ogni modo, l’interpretazione ufficiale della bandiera, come fornita dal sito ufficiale dell’Unione europea, pone l’accento sul simbolismo delle 12 stelle che rappresentano gli ideali di unità, solidarietà e armonia, sottolineando l’importanza dell’unità europea in un contesto di diversità culturale e storica. La bandiera è divenuta un simbolo distintivo della presenza e dell’identità europea nel mondo, celebrando i valori fondamentali di democrazia, rispetto dei diritti umani e diversità.

Processo di adozione e proposte alternative

Il processo di adozione della bandiera europea fu lungo e articolato, con molte proposte presentate. Tra queste, la proposta del politico austriaco Richard Nikolaus di Coudenhove-Kalergi e quella di Arsène Heitz, bozzettista del Consiglio d’Europa, furono particolarmente note. Heitz, in particolare, presentò vari disegni con il motivo stilistico prevalente delle stelle su fondo blu. Tuttavia, la bandiera con le dodici stelle dorate su campo blu fu scelta per la sua neutralità e universalità simbolica.

Oggi, la bandiera europea è un simbolo ampiamente riconosciuto che rappresenta l’Europa a livello globale. Viene utilizzata in modo corretto e dignitoso, in quanto emblema dell’unità europea e identità comune. Le istituzioni europee, come il Consiglio d’Europa e la Commissione europea, incoraggiano il suo uso appropriato.

Uso e protocollo della bandiera

La bandiera europea viene utilizzata in varie occasioni ufficiali, sia a livello di istituzioni europee sia negli Stati membri. Viene esposta accanto alle bandiere nazionali e in eventi significativi, come la Festa dell’Unione Europea il 9 maggio. È importante notare che la bandiera può essere utilizzata da privati, a condizione che gli obiettivi o le attività siano compatibili con i principi dell’UE e del Consiglio d’Europa.

Oltre all’uso istituzionale, la bandiera europea è stata protagonista di numerosi eventi e celebrazioni in tutta Europa, come l’illuminazione della Torre Eiffel con i colori della bandiera durante la presidenza francese dell’UE. Queste celebrazioni hanno contribuito a evidenziale il ruolo centrale della bandiera nell’identità europea e la sua capacità di unire i cittadini di diverse nazioni in un progetto comune di pace e cooperazione.