Il suo ingresso in campo in Lazio-Frosinone ha cambiato le sorti di un match che stava prendendo una brutta piega, Gustav Isaksen si è preso la scena ma sopratutto ha messo in ombra un Felipe Anderson troppo brutto per essere vero.
Lo confermano i fischi dei tifosi dopo il cambio, che cominciano a stancarsi dell’atteggiamento del brasiliano, che a volte sembra essere assente così come confermato da Sarri stesso: “Sono dovuto intervenire perchè avevo visto lo sguardo perso“, le parole del tecnico dopo il 3-1 contro il Frosinone.
E adesso il futuro potrebbe presentare un nuovo copione, quello dove è Isaksen a condurre le sorti della fascia destra con i gradi da titolare, mentre Felipe costretto a rincorrere per recuperare punti e fiducia, con la testa verso un rinnovo che non arriva.
Lazio nel segno di Isaksen, Felipe Anderson chiamato a rispondere
Serviva un pò di tempo per cominciare a capire la Lazio e Sarri. Isaksen non ha avuto fretta. Ha aspettato, ha imparato e si è fatto trovare al posto giusto al momento giusto. L’exploit in Champions League nel match vinto 2-0 contro il Celtic, Gustav lì aveva mostrato lampi di classe ma sopratutto di freschezza.
Uomo sistematicamente puntato, conclusioni continue ed imprevedibilità, quello che Sarri chiede ai suoi esterni. All’improvviso lo stop causa infortunio in Coppa Italia contro il Genoa, che non ha inciso sulla condizione del giocatore, tornato a lucido in campo così come visto contro il Frosinone dove è risultato tra i migliori con l’assist per l’1-1 di Castellanos e il gol del 2-1.
E adesso Gustav si gode i gradi da titolare. Perchè Sarri è pronto a dargli continuità, a partire dal match di domenica alle 15 contro l’Udinese alla Dacia Arena. Lì a destra ha visto la giusta energia nel segno del biondo platinato, insieme a Zaccagni hanno dato continuità di esecuzione sugli esterni, discorso al contrario se si parla di Felipe Anderson.
Il brasiliano è ripiombato in uno dei suoi classici buchi neri, non riesce ad essere quel fattore che l’anno scorso lo ha portato a non saltare neanche una partita. Adesso è diventato prevedibile, non punta l’uomo e non strappa, accontentandosi di cercare l’imbucata per il compagno (spesso sbagliata) e nulla più.
I tifosi cominciano a mal sopportare la situazione, che va avanti da un pò di tempo, ecco perchè al momento del cambio con Isaksen contro il Frosinone il brasiliano è stato ricoperto dai fischi dell’Olimpico. I tifosi vogliono una reazione da parte di FA7, che adesso deve rincorrere per ritrovare il posto da titolare.
Un rinnovo che stenta ad arrivare
In mezzo c’è anche la questione contratto. La Lazio e Felipe ancora non hanno trovato l’accordo per continuare il matrimonio insieme. Il giocatore è in scadenza, può trovare un’altra destinazione e accordarsi. La Juventus continua a mostrare forte interesse, ma Giuntoli non ha ancora affondato il colpo.
Dalle parti di Formello invece il leit motiv è sempre lo stesso: da una parte c’è Lotito che non va oltre i 3.5 milioni offerti fino al 2027, mentre Felipe vuole arrivare a 4 milioni tondi (attualmente guadagna 2.5). Il presidente sperava addirittura che il giocatore potesse rinnovare anche prima del nuovo anno, per sfruttare un’ultima volta il Decreto Crescita, ma non è successo.
Le parti sono bloccate, la sensazione è che anche la possibile perdita della titolarità di Felipe possa giocare un ruolo fondamentale in vista del futuro. Ancora tutto da scrivere.