È la 71enne romana Rosa D’Ascenzo la prima vittima di femminicidio del 2024 in Italia: ecco chi è e come è morta per mano del marito Giulio Camilli, ora accusato di omicidio volontario aggravato. Lo scorso primo gennaio il 73enne l’aveva accompagnata al pronto soccorso fingendo che fosse caduta dalle scale per allontanare i sospetti da sé: secondo gli inquirenti l’aveva presa a padellate e poi caricata inerme in auto.

Chi è Rosa D’Ascenzo, la prima vittima di femminicidio del 2024

Rosa D’Ascenzo aveva 71 anni e insieme al marito Giulio Camilli, di 73, abitava a Sant’Oreste, in un luogo sperduto non lontano dal Monte Soratte, in provincia di Roma. Lo scorso primo gennaio era stata portata, ormai morta, all’ospedale di Civita Castellana, fuori Viterbo: ai medici di turno il marito aveva spiegato di aver fatto tutto il possibile per soccorrerla dopo una brutta caduta in casa.

Una versione dei fatti che aveva da subito destato dei sospetti in coloro che avevano visitato la donna, spingendoli ad avvisare i militari, che a loro volta avevano allertato la Procura, facendo partire le indagini. Dopo aver sottoposto a sequestro l’abitazione della coppia, gli investigatori avevano raccolto, a carico dell’uomo, gravi indizi di colpevolezza.

Stando a quanto ricostruito finora, avrebbe colpito la moglie con una padella, simulandone una caduta al fine di depistare le indagini. La 71enne era originaria di Ponzano Romano, il 73enne di Fiano Romano. Nel vecchio casolare di campagna in cui vivevano si erano trasferiti oltre 25 anni fa. Lavoravano come pastori ed erano seguiti dai servizi sociali, ma non si erano mai distinti per episodi di violenza.

A Camilli erano giusto state ritirate delle armi, dei fucili di cui era in possesso. Ma nessuno, neanche il figlio Luca, che da tempo si era allontanato dai suoi, si aspettava un gesto estremo da parte sua. L’ipotesi è che si sia scagliato contro la moglie al culmine di una lite, scoppiata, forse, a causa dei problemi di memoria di cui lei da qualche tempo soffriva. Nelle prossime ore potrà ricostruire personalmente l’accaduto nel corso dell’interrogatorio per la convalida del fermo che si terrà davanti al gip.

Quello di Roma è il primo femminicidio del 2024 in Italia

Quello di Rosa D’Ascenzo è il primo femminicidio del 2024 in Italia. Nel 2023 se ne sono registrati 118, di cui 96 in ambito familiare o affettivo. Alcuni, per le modalità con cui sono stati commessi, hanno destato particolare scalpore nell’opinione pubblica.

Si pensi a quello di Giulia Tramontano, la 29enne originaria di Sant’Antimo uccisa a Senago dal compagno Alessandro Impagnatiello di rientro da un incontro “chiarificatore” avuto con l’altra ragazza che lui frequentava. Era al settimo mese di gravidanza.

O, ancora, a quello di Giulia Cecchettin, la 22enne di Vigonovo sequestrata e poi accoltellata dall’ex fidanzato Filippo Turetta, suo coetaneo, ora detenuto nel carcere di Montorio, nel Veronese, con l’accusa di omicidio volontario aggravato dal vincolo affettivo e a rischio ergastolo.

Infine si pensi a quello di Vanessa Ballan, avvenuto lo scorso 19 dicembre nel Trevigiano. La 26enne, incinta di tre mesi, sarebbe stata uccisa dall’ex amante Bujar Fandaj, di origini kosovare, all’interno dell’abitazione in cui viveva insieme al compagno Nicola Scapinello e al figlio di quattro anni.

Sembra che avesse denunciato l’uomo per stalking a causa dei suoi comportamenti persecutori, senza che ques’ultimo venisse sottoposto a una misura di allontanamento nei suoi confronti. La situazione sembrava essersi placata, poi la brutale aggressione di qualche settimana fa. A dare l’allarme, dopo essere rincasato e aver trovato il cadavere della compagna, era stato Scapinello.