Da oggi in California i grandi negozi di giocattoli dovranno avere per legge una sezione dedicata al genere neutro. Accanto agli articoli divisi per maschi e femmine, i megastore infatti dedicheranno al cosiddetto genderless interi scaffali di giochi e articoli per l’infanzia. Lo Stato americano si pone così all’avanguardia sui temi dell’inclusività, in linea con iniziative analoghe, anche se ancora molto sporadiche. La dicotomia rosa/azzurro, soprattutto nel marketing rivolto ai bambini, fatica a lasciare spazio alla diversità degli orientamenti, in contrasto ai pregiudizi di genere.
In California, i megastore di giocattoli aprono al “genere neutro”: da oggi in vigore la legge genderless
L’obbligo si applica ai grandi negozi con almeno 500 dipendenti. La legge non prevede l’eliminazione delle sezioni divise per sesso maschile e femminile, ma impone l’aggiunta di un reparto interamente dedicato al genere neutro, ovvero giochi o articoli per la prima infanzia che non abbiano connotazioni di genere. Gli scaffali della sezione dovranno offrire una “scelta ragionevole” di articoli, che possano andare incontro ai gusti sia dei bambini che delle bambine, o di chi non si identifica nella tradizionale divisione dei sessi.
I rivenditori che non si adegueranno agli standard previsti dalla nuova normativa andranno incontro a sanzioni. la legge infatti prevede il pagamento di una multa di 250 dollari la prima volta che viene rilevata la mancanza di un’adeguata offerta genderless, ammenda che salirà fino a 500 dollari per le volte successive.
Giocattoli per tutti i gusti: contrastare i pregiudizi di genere dalla prima infanzia
La legge è stata presentata nel 2021 dal deputato democratico dello Stato della California, Evan Low. Il politico pensò a introdurre una sezione neutra dopo che una bambina di 8 anni gli rivolse la questione sul genere degli articoli esposti nei grandi magazzini: “Perché un negozio deve dirmi se una maglietta o un giocattolo è per una ragazza?”. Da qui nacque la campagna a favore dei reparti genderless nei megastore. “La legge aiuterà i bambini ad esprimersi liberamente e senza pregiudizi” spiegò all’epoca Low.