Continua lo sciame sismico che ha colpito il Giappone centrale in questi giorni, a partire dalla terribile scossa del 1° gennaio. Una nuova scossa di magnitudo 5.5 ha colpito questa mattina la costa centro-occidentale, ma non è stato diramato alcun allarme tsunami. Il governo della prefettura di Ishikawa ha reso noto che il bilancio delle vittime è salito a 64 morti. I feriti sarebbero oltre 300, di cui 20 gravi. La metà dei decessi è stata registrata nella città di Wajima, una delle più devastate dal sisma, con oltre 200 edifici distrutti dalle scosse e dagli incendi scoppiati in seguito al violento terremoto di magnitudo 7.6.
Il Giappone trema ancora: scossa di magnitudo 5.5 sulla costa centro-occidentale. Pericolo frane
Questa mattina, l’Agenzia meteorologica nazionale ha diramato la notizia di un’altra forte scossa di terremoto sulla costa centro-occidentale del Giappone, di magnitudo 5.5. Nessuna allerta tsunami è stata emessa. Secondo quanto riportato dalla stampa locale, decine di migliaia di case sono state distrutte. Servizi essenziali come acqua, elettricità e telecomunicazioni sono ancora interrotti in diverse aree della prefettura di Ishikawa, la più colpita dal terribile terremoto della notte di Capodanno.
L’agenzia di stampa giapponese Kyodo riferisce che le ricerche di persone tra le macerie continuano, anche se detriti e danni lungo le strade stanno rendono difficili le operazioni di soccorso. Nell’area, alcuni villaggi restano tagliati fuori dagli interventi. Inoltre, l’Agenzia meteorologica giapponese ha avvertito della possibilità di frane dovute alle piogge intermittenti previste fino a giovedì nelle zone colpite dal sisma.
Appello del governo nipponico alla popolazione: “State in allerta: possibili forti scosse per una settimana”
Il capo di gabinetto del primo ministro giapponese, Yoshimasa Hayashi, ha chiesto alla popolazione di “Stare in allerta” aggiungendo che “Potrebbero esserci terremoti per circa una settimana con una scala di intensità fino a sette”. Nel comunicato diramato dal funzionario si legge inoltre che “Nelle aree in cui la scossa è stata forte, si pregano le persone di cercare informazioni sull’evacuazione tramite gli uffici locali, in TV, radio e Internet e di agire di conseguenza”.
Le autorità invitano anche a restare a una distanza di sicurezza adeguata da tutti gli edifici situati nelle zone colpite dal sisma. Lo sciame sismico potrebbe infatti causare altri crolli. Al momento, le persone evacuate dalle loro abitazioni si sono raccolte in scuole, auditorium e centri di prima accoglienza.