Il 2024 è sinonimo di presidenza italiana del G7. Da ieri, 1 gennaio, l’Italia è entrata ufficialmente nella stanza dei bottoni e il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, sta per sentire il suo omologo statunitense, il segretario di Stato, Antony Blinken, per confrontarsi sui prossimi passi.

Tajani sente Blinken e parte ufficialmente la presidenza italiana del G7

Il G7 – riporta una nota della Farnesina – è un foro che negli ultimi anni ha assunto un ruolo sempre più importante nella tutela del sistema internazionale basato sulle regole e i valori democratici e nel far fronte alle sfide del nostro tempo.

Il ministero degli Esteri informa che, sotto la guida del vicepremier Tajani, si terranno quattro riunioni ministeriali: due dei ministri degli Esteri, in aprile a Capri, e in autunno a Fiuggi; una dei ministri del Commercio internazionale, a luglio a Reggio Calabria; infine una dei ministri dello Sviluppo in autunno, a Pescara.

L’anno della presidenza italiana del G7 avrà il suo culmine nel vertice dei Capi di Stato e di governo che il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ospiterà a Borgo Egnazia (Puglia) a giugno. Specifiche sessioni ministeriali saranno dedicate ai principali argomenti dell’attualità internazionale, da industria e spazio a interni, passando per infrastrutture e trasporti, clima, energia e ambiente, finanze, giustizia, ricerca, lavoro, agricoltura e salute.

Previste quattro riunioni ministeriali e un vertice dei Capi di Stato e di governo a Borgo Egnazia

Medio Oriente e Ucraina i primi due punti in agenda nel colloquio tra Tajani e Blinken. La presidenza italiana guarderà poi a cambiamento climatico e perdita di biodiversità; sviluppo sostenibile; tecnologia, a partire da intelligenza artificiale e transizione digitale; immigrazione.

La presidenza – dice Tajani – avrà una naturale proiezione nel Mediterraneo, su cui abbiamo la responsabilità di promuovere soluzioni che favoriscano pace e stabilità per l’intera regione, a partire dal conflitto attualmente in corso in Medio Oriente. Continueremo inoltre a sostenere convintamente l’Ucraina, anche sul fronte della ricostruzione. Centrale sarà l’attenzione che verrà dedicata ai Balcani – area che da sempre ha un’importanza strategica per la stabilità di tutta l’Europa – e all’Africa, un continente con cui vogliamo promuovere partenariati paritari, efficaci e mutualmente vantaggiosi con i paesi africani, per la sicurezza e resilienza del continente.

Così Tajani in una recente intervista al “Corriere della Sera” su Europee e Superbonus.