Con l’aumento dell’inquinamento atmosferico e il peggioramento della qualità dell’aria nei centri urbani, è indispensabile capire cosa sono le polveri sottili e quali conseguenze possono creare.

Le polveri sottili sono particelle microscopiche, solide e sospese nell’aria.

Con dimensioni talmente piccole da essere invisibili all’occhio umano, il loro impatto sull’ambiente e sulla salute è considerevole.

La produzione delle polveri sottili è multifattoriale e deriva e sia da fonti naturali, come le attività vulcaniche e l’erosione terrestre, sia antropiche, generate dalla combustione dei combustibili fossili.

Le attività industriali, il traffico veicolare e la combustione di materiali organici sono solo alcune delle fonti principali.

Le polveri sottili pongono essere classificate in base alle dimensioni delle molecole, con particolare attenzione alle particelle PM2,5 con un diametro inferiore a 2,5 micrometri.

Le dimensioni ridotte permettono alle micro-particelle di penetrare, durante la respirazione, nei polmoni umani, rendendole particolarmente dannose.

L’esposizione prolungata a queste particelle è associata a una serie di problemi, tra cui malattie respiratorie, cardiovascolari e addirittura a effetti dannosi sulla salute mentale.

Oltre a generare effetti dannosi per la salute, le polveri sottili sono responsabili di gravi danni per l’ecosistema naturale.

Queste particelle, una volta disperse nell’atmosfera, possono influenzare negativamente la qualità dell’aria, ostacolare la visibilità atmosferica e inquinare il suolo e le falde acquifere.

Che cosa sono le polveri sottili

Le polveri sottili, a causa dell’inquinamento atmosferico, sono presenti nell’atmosfera sono inalate attraverso la respirazione.

Dalla combustione di carbone, legno e altri combustibili fossili sono prodotte elevate quantità di polveri sottili, ma anche i processi industriali, le attività agricole e l’erosione del suolo contribuiscono alla presenza di polveri sottili nell’atmosfera.

Oltre ad avere dimensioni microscopiche, per ridurre i rischi causati dall’esposizione alle polveri sottili, è importante capire da cosa sono composte.

Queste particelle rappresentano una complessa miscela di materiali solidi, ottenuti come sottoprodotti della combustione delle attività industriali e dei fenomeni naturali.

La loro composizione include sia le polveri di origine naturale, come le ceneri vulcaniche, sia le polveri prodotte dalle attività industriali e dal traffico veicolare.

Ciò che accomuna queste particelle è la loro capacità di rimanere sospese nell’aria per lunghi periodi, permettendo alle microscopiche particelle di viaggiare per grandi distanze prima di depositarsi al suolo.

Inoltre, le dimensioni incidono sugli effetti prodotti sulla salute e sull’ambiente.

Le particelle più pericolose, indicate come PM2,5, sono caratterizzate da un diametro inferiore a 2,5 micrometri.

La loro dimensione ridotta permette di penetrare, durante la respirazione, nelle vie respiratorie causando seri problemi per la salute.

Particelle microscopiche presenti nell’aria

Le polveri sottili, in base alle dimensioni delle molecole e da cosa sono prodotte, producono effetti negativi per la salute e l’ambiente.

Le polveri sottili di origine naturale comprendono una vasta gamma di particelle provenienti da eventi naturali come eruzioni vulcaniche, tempeste di sabbia e prodotte dall’erosione del suolo.

Il magma che fuoriesce durante le eruzioni vulcaniche, rilascia particelle molto fine nell’atmosfera, che generano una forma di polvere sottile con una composizione molto ricca di minerali.

Anche le tempeste di sabbia, con l’abrasione tra i granelli e il suolo, possono generare particelle sospese nell’aria di dimensioni microscopiche.

In entrambi i casi, queste particelle possono viaggiare per lunghe distanze, influenzando la qualità dell’aria in regioni lontane dalla loro origine.

Anche le attività industriali, la mobilità e l’agricoltura, con la produzione di particelle microscopiche che si disperdono nell’atmosfera, danno origine a elevate quantità di microscopiche particelle inquinanti.

La combustione dei combustibili fossili, come carbone, petrolio e gas naturale, genera quantità molto elevate di polveri sottili e di gas a effetto serra.

Durante i processi di combustione, le molecole di carbonio e altri composti chimici si combinano per formare particelle di dimensioni molto piccole, che sono liberate nell’atmosfera.

 L’industria siderurgica, con la lavorazione dei metalli, e la produzione di cemento possono generare le polveri sottili come sottoprodotto delle loro attività.

L’agricoltura intensiva, attraverso l’utilizzo dei combustibili fossili per la lavorazione del terreno e l’uso dei fertilizzanti, contribuisce con notevoli emissioni di micro-particelle.

Comprendere come queste particelle si formano, è fondamentale per sviluppare strategie efficaci per mitigare il loro impatto sull’ambiente e sulla salute umana.