Un talento straordinario e un tocco di palla perfetto ed elegante gli sono valsi il soprannome di ‘braccio d’oro’. Paolo Bertolucci, nella storia del tennis italiano, ha scritto una pagina importante e si è tolto soddisfazioni enormi. I numeri parlano per lui: 12 finali disputate, 6 titoli in singolare e grandi risultati anche nel doppio, in coppia con Andriano Panatta. Insieme hanno fatto sognare l’Italia e hanno conquistato 12 titoli, su 19 finali giocate. Per parlare del momento che sta vivendo il tennis italiano, il rientro di Nadal e la sua vittoria, Bertolucci è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Tennis, Nadal vince: Bertolucci commenta a Tag24
Torna in campo e vince, al primo colpo, come solo i più grandi campioni sanno fare. A Brisbane, in Australia, tutti gli occhi sono solo per Rafa Nadal. Dopo un anno di stop ha deciso di tornare in campo, ha continuato ad allenarsi senza mai perdere la speranza e oggi, contro Thiem, ha portati a casa la prima vittoria in due set. Una rinascita per il tennista marocchino, che ora non pone limiti verso il futuro. Nel frattempo però, occhi puntati anche sugli italiani. Quella di oggi è stata la giornata di Arnaldi, che vola al secondo turno e di Lucia Bronzetti che si regala il secondo turno con Sabalenka. Per commentare il movimento tennis in Italia e il ritorno alla vittoria di Nadal, Bertolucci, ex tennista straordinario, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Nadal torna in campo e riprende subito a vincere, gli occhi in Australia sono tutti per lui. È tornato per poter dare l’addio al tennis in campo, o farà ancora di più?
“Assolutamente no. Conoscendolo vi dico che dopo un anno di inattività, se lui ha deciso di rientrare nel circuito, è perché aveva in mano una carta importante da giocare. La sua non è certo una passerella, non è il tipo che fa cose del genere. Ha fatto dei test, delle prove, e ha deciso di rientrare perché evidentemente si sente bene. Certo è che dopo un anno non è facile, e servirà tempo per riprendere la forma perfetta. Sono sicuro però che dopo la campagna sulla terra battuta, potremmo capire meglio e tracciare un bilancio sul suo rientro”.
Quando si è fermato, quasi un anno fa, la situazione però era completamente diversa. Oggi, oltre ai soliti nomi, trova anche campioni giovani e maturati. Lui può tornare tra i primi del mondo?
“Un anno alla sua età conta tantissimo, è come se ne fossero passati cinque probabilmente. Però stiamo parlando di uno di quei due o tre fenomeni che ci hanno allietato in questi ultimi 15 anni e si deve avere sempre rispetto. Dobbiamo andarci con i piedi di piombo, perché loro sono nati per smentirci e per far saltare ogni pronostico. Non mi espongo sul futuro perché non possiamo davvero porci alcun limite”.
Che esempio è per i più giovani uno come Nadal?
“Straordinario, un ragazzo eccezionale. Un campione e un esempio per serietà e comportamento. Mi auguro che in futuro ci siano dei ragazzi che possano avere la stessa educazione, la stessa determinazione nel raggiungere gli obiettivi e la stessa presenza sul campo”.
Parliamo anche del movimento italiano, abbiamo vissuto un anno straordinario che si è chiuso con la vittoria della Coppa Davis. Cosa dobbiamo aspettarci dall’Australia e per il futuro?
“Il movimento italiano ormai è ai vertici e non mi aspetto possa accadere nulla di negativo, anzi. Abbiamo davanti tanti anni rosei, perché ci sono anche tanti giovani che stanno crescendo sulla scia di Sinner. Mi auguro che Berrettini possa recuperare e avere un attimo di tregua dal punto di vista fisico. Sarebbe importante che anche lui tornasse al massimo delle sue capacità. È un momento fantastico per noi, e il movimento italiano può arrivare davvero in alto nel mondo”.
Parliamo soprattutto dei ragazzi, ma oggi ha fatto molto bene anche la Bronzetti a Brisbane. Ci sono anche giovani ragazze di talento che possono emergere?
“Mi auguri di sì, ma d’altronde si fa un po’ per uno. Abbiamo vissuto per anni sulle spalle delle ragazze, ora tocca ai maschietti. Sono però convinto che quando il movimento funziona ci sia un travaso importante sia da una parte che dall’altra”.