L’energia rappresenta un tema sempre più cruciale, alla luce della situazione geopolitica che si è venuta a creare dopo lo scoppio delle ostilità tra Russia e Ucraina. Una guerra che ha reso complicato reperire fonti alternative a quelle del gigante eurasiatico, con il conseguente innalzamento dei prezzi il quale ha comportato difficoltà di non poco conto per l’economia occidentale.

Anche la blockchain ha deciso di dare la sua risposta al problema, in un momento in cui, peraltro, il settore si trova sotto accusa da parte dell’opinione pubblica e della politica per i consumi troppo elevati delle reti che hanno adottato il meccanismo Proof-of-Work. Tra le soluzioni che sono state varate in tal senso, una delle più notevoli è senz’altro Energy Web Token.

Energy Web Token: di cosa si tratta?

Energy Web è un’organizzazione globale senza scopo di lucro che si propone di accelerare l’uso di un sistema elettrico a basse emissioni di carbonio incentrato sul cliente. Per coronare il proprio intento ha lanciato Energy Web Token (EWT), la criptovaluta nativa della Energy Web Chain, piattaforma open-source progettata nel preciso intento di supportare lo sviluppo di applicazioni nel settore dell’energia. Grazie al sistema congegnato è possibile il varo di un sistema energetico più tracciabile, democratizzato e, soprattutto, sganciato dall’utilizzo del carbonio.

Lanciato nel 2017 da Energy Web Foundation, il progetto cerca di fare leva sull’enorme potenziale delle tecnologie open source decentralizzate. La fondazione è nata da una partnership tra Rocky Mountain Institute e Grid Singularity, due entità che vantano grande reputazione nel campo energetico.

Se nella fase iniziale della propria esistenza la rete ha sfruttato la rete pubblica Kovan di Ethereum, nel mese di novembre del 2017 è stata lanciata Tobalaba, la testnet dedicata su cui sono condotti i lavori di sviluppo del progetto.

Come funziona Energy Web Token

Il progetto EWT muove da una constatazione ben precisa: storicamente, gli operatori di rete hanno fornito l’infrastruttura fisica che permette di migliorare l’utilizzo dell’energia elettrica e alleviare la dipendenza dal consumo di energia da carbonio. La Energy Web Chain si propone di fare un passo in avanti, mirando alla fornitura dell’infrastruttura digitale in grado di collegare operatori di rete, clienti e dispositivi fisici (ad esempio pannelli solari, termostati e veicoli elettrici). 

Il cuore del sistema è l’Energy Web Decentralized Operating System (EW-DOS), uno stack di tecnologie le quali sono state ideate per riuscire a stabilire un collegamento tra i partecipanti al mercato dell’energia e rendere più flessibile la rete.

Gli operatori che forniscono il loro apporto per il corretto funzionamento della rete, sono remunerati con l’Energy Web Token, il coin nativo del network che può anche essere usato per il pagamento dei servizi decentralizzati offerti sulla piattaforma.

Le caratteristiche tecniche

Energy Web Token rappresenta un progetto molto evoluto, dal punto di vista tecnologico. Se alcune caratteristiche sono comuni a molte altre soluzioni e il codice è stato mutuato da quello di Ethereum in modo da poter concentrare gli sforzi sulla parte dedicata all’energia, va però sottolineata la presenza di soluzioni estremamente innovative, che rappresentano un punto di forza non indifferente per la blockchain.

Stante la necessità di avere dati provenienti dal mondo reale, la Energy Web Chain ha innanzitutto deciso di integrare nella sua architettura la tecnologia degli oracoli, grazie ai quali si stabilisce un vero e proprio ponte tra i due ambiti. Così come sono stati implementati i bridge, in modo da favorire l’interoperabilità con altri sistemi bypassando i problemi di comunicazione. E, ancora, è stato implementato un sistema di identità digitale, grazie al quale gli utenti sono facilitati nell’utilizzo delle varie applicazioni.

Per conferire sicurezza al sistema, EWT si affida al meccanismo di consenso Proof-of-Authority. A svolgere il ruolo classico dei nodi di rete sono quindi dei delegati dotati della necessaria reputazione. In particolare, per poter svolgere il ruolo di nodo validatore è necessario essere un’organizzazione legalmente registrata e un membro ufficiale della Energy Web Foundation.