Dove è meglio investire i propri risparmi nel 2024? Dopo lunghi mesi di performance positiva dei mercati, il 2023 ha segnato il ritorno di una certa instabilità. Contestualmente, in numerose economie, la crescita dell’inflazione ha sollevato nuove sfide per gli investitori, che si trovano a dover elaborare strategie atte a preservare il valore del proprio capitale senza subire eccessive svalutazioni.

Dove è meglio investire i propri risparmi nel 2024?

Spesso, vari strumenti finanziari vengono promossi o considerati come le opzioni di investimento più sicure. Tuttavia, la realtà è che non sempre tali strumenti rappresentano la scelta ottimale per gli investitori, né sono privi di rischi. Di seguito esaminiamo i vantaggi e gli svantaggi degli asset più diffusi sul mercato.

Conto deposito

I conti deposito, particolarmente in un contesto di bassi tassi d’interesse, rappresentano una modalità di conservazione della liquidità che garantisce un ritorno economico fisso. Tuttavia, tale garanzia implica la rinuncia all’accesso immediato ai fondi investiti (questo vale almeno nella maggior parte dei casi). Solitamente, i conti deposito offrono rendimenti crescenti in base alla durata del vincolo temporale.

Fattori da tenere in considerazione:

Il concetto di “rischio di credito” si riferisce alla possibilità che la banca non sia in grado di corrispondere gli interessi pattuiti. Fino a un massimo di 100.000€, interviene il fondo interbancario per proteggere i depositi, ma per importi superiori permane un certo grado di rischio.

Inoltre, è importante ricordare che il rendimento rappresenta il premio per il rischio intrinseco all’acquisto di un determinato strumento. Pertanto, un tasso di interesse notevolmente superiore alla media di mercato potrebbe suggerire un potenziale rischio legato alla stabilità dell’emittente. Di solito, tali strumenti offrono tassi di rendimento allineati o inferiori rispetto ai tassi di interesse di mercato. Inoltre, il tasso di rendimento inizialmente concordato può essere modificato unilateralmente dalla banca, specialmente in caso di ribassi generalizzati nei tassi di interesse.

Nella simulazione sottostante, è presentata la performance annua di un investimento in un conto deposito rispetto a un investimento più bilanciato. Pur considerando che le performance passate non garantiscono le performance future, emerge una tendenza storica che indica come, nel lungo periodo, gli investimenti finanziari abbiano solitamente superato i rendimenti offerti dai conti deposito.

Fondi monetari

I fondi monetari sono costituiti da prodotti obbligazionari a breve scadenza, liquidità o altri strumenti rapidamente riscattabili. Questa natura li rende stabilizzatori anche durante periodi di volatilità dei mercati. Ma è corretto definirli come “investimenti sicuri e redditizi”?

Certamente, i fondi monetari rappresentano un’opzione valida per parcheggiare liquidità e mitigare l’eventuale rischio di perdita nel caso in cui l’emittente del fondo finanziario incorra in difficoltà, garantendo una copertura fino a 100.000€ per investitore.

Tuttavia, è cruciale ricordare che, essendo sempre investimenti di mercato, non sono completamente esenti da rischi o da garanzia del capitale, specialmente in periodi in cui i tassi di interesse sono estremamente bassi o negativi, come nell’attuale contesto finanziario. Pur offrendo una bassa volatilità, spesso le performance dei fondi monetari risultano negative una volta considerate commissioni e imposte.

Di conseguenza, la scelta di investire in strumenti monetari potrebbe non essere vantaggiosa, dato che, nella maggior parte dei casi, le performance tendono a essere negative, soprattutto quando si considerano i costi operativi. Pertanto, i fondi monetari sono più adatti come strumenti di gestione del portafoglio, utilizzati per ridurre la volatilità complessiva e compensare strumenti ad alto rischio, piuttosto che per fini speculativi.

Piani di accumulo

Il Piano di Accumulo del Capitale (PAC) costituisce un metodo di investimento affidabile e continuativo, ideale per coloro che prediligono un approccio cauto e a lungo termine. Tramite un PAC, l’investitore versa somme predefinite regolarmente in un fondo o in un portafoglio di investimenti. Tale strategia di investimento permette di smorzare l’impatto delle fluttuazioni di mercato, diluendo l’investimento nel tempo e acquistando più quote quando i prezzi sono bassi e meno quando sono alti, seguendo il concetto di “costo medio”.

Questa tattica aiuta a mitigare il rischio di investire una grossa somma in un momento poco favorevole del mercato. Il PAC facilita inoltre una disciplina di risparmio regolare, contribuendo alla crescita del capitale nel tempo grazie agli interessi composti. È comunque fondamentale sottolineare che, nonostante sia una strategia più sicura rispetto ad altre, un PAC comporta comunque rischi poiché il rendimento è legato alle performance di mercato. Consultare un consulente finanziario prima di avviare un PAC è sempre consigliato.

Pronti contro termine

I pronti contro termine rappresentano un contratto di cessione temporanea di titoli, dove le due parti scambiano titoli al prezzo attuale di mercato e si impegnano a invertire la transazione in futuro a un prezzo concordato. Esiste il rischio di insolvenza, ovvero la possibilità che l’emittente del titolo sottostante dichiari bancarotta, rendendo la controparte riluttante a riacquistarli. Inoltre, c’è il rischio di controparte, legato alla possibilità di fallimento del proprio partner contrattuale, spesso un istituto di credito.

Obbligazioni e Titoli di Stato

Gli strumenti di investimento in questione consentono l’acquisto di titoli di debito emessi da aziende, trasformando gli acquirenti in creditori della società stessa. Questi prodotti possono assumere la forma di zero coupon bond, senza alcuna cedola, oppure possono offrire cedole a tasso fisso o variabile.

Le cedole percepite da investimenti come le obbligazioni governative, soprattutto emesse da nazioni sviluppate, e le obbligazioni societarie bancarie sono considerate tra le opzioni più sicure. Ma realmente queste opzioni rappresentano investimenti sicuri? Esaminiamo i rischi da considerare nel caso di acquisto di obbligazioni:

  • Rischio di credito: rappresenta il pericolo di insolvenza dell’emittente. Per le obbligazioni governative, è il rischio di default del paese emittente.
  • Per le obbligazioni a tasso fisso, è importante considerare il rischio legato al tasso di interesse, ossia la possibilità che l’interesse aumenti, portando alla svalutazione dell’obbligazione. La “Duration”, ovvero il periodo di vita finanziaria dell’investimento, è un indicatore utilizzato per valutare la sensibilità dell’obbligazione alle variazioni dei tassi di interesse. Un aumento dei tassi di interesse comporta una riduzione del valore dell’obbligazione e viceversa.
  • Tra le obbligazioni governative, particolare attenzione è rivolta a quelle sovranazionali e indicizzate all’inflazione. Le prime implicano un rischio di credito quasi nullo, ma conservano rischi legati al tasso di interesse e al reinvestimento delle cedole a un tasso inferiore a quello iniziale. Le obbligazioni indicizzate all’inflazione tengono conto del livello di inflazione nella valuta di riferimento, pertanto oltre ai rischi tipici degli strumenti obbligazionari, è importante considerare anche il rischio di variazioni dell’inflazione che potrebbero influire sul rendimento.
  • Obbligazioni bancarie: rappresentano strumenti corporate che conferiscono al detentore lo status di creditore dell’istituto di credito. Possono essere senior o subordinate, con i primi che offrono maggiore sicurezza poiché i detentori partecipano alle perdite solo dopo gli azionisti e gli obbligazionisti subordinati.

Buoni fruttiferi postali

I Buoni Fruttiferi Postali, emessi esclusivamente da Poste Italiane e Cassa Depositi e Prestiti, sono strumenti di investimento garantiti dal governo e sono stati tradizionalmente considerati come prodotti estremamente sicuri. Essendo strumenti a rendimento fisso, attirano gli investitori che preferiscono evitare l’esposizione ai rischi di mercato, offrendo una stabilità che li rende allettanti. In passato, questi strumenti hanno offerto rendimenti significativi.

Tuttavia, nonostante la loro sicurezza, i Buoni Fruttiferi Postali potrebbero presentare profili di rendimento inferiori rispetto ad altre soluzioni di investimento disponibili sul mercato.

Investimenti immobiliari

La convinzione comune è che gli investimenti immobiliari siano sicuri e a basso rischio, poiché l’idea del “mattone” evoca solidità e sicurezza. Tuttavia, questa percezione non è del tutto corretta. Gli investimenti immobiliari rappresentano un settore molto specializzato, e ottenere rendimenti superiori a quelli dell’investimento azionario non è semplice.

Gli investimenti immobiliari implicano operazioni complesse e costose, coinvolgendo notai e terze parti durante le transazioni di compravendita. Trovare acquirenti in caso di vendita e affittuari per rendere profittevole l’investimento comporta ulteriori rischi e complessità.

Il valore degli investimenti immobiliari è strettamente legato alla domanda e all’offerta, influenzate dal contesto economico e dalla desiderabilità della zona di investimento. Trovare l’affare giusto non è garantito e uscire dall’investimento in perdita può essere difficile.

Investimenti in Azioni “Blue Chip

Gli investimenti nelle azioni “Blue Chip” sono considerati tra i più sicuri disponibili. Le società che emettono queste azioni sono generalmente grandi aziende consolidate, rinomate per il loro successo nel settore di attività. Queste azioni rappresentano l’eccellenza del loro settore e attirano molti investitori per la loro stabilità.

Le azioni “Blue Chip” offrono diversi vantaggi: sono considerate meno rischiose grazie alla solidità delle aziende emittenti, molte di esse distribuiscono regolarmente dividendi ai possessori di azioni, generando un flusso costante di reddito passivo.

Beni rifugio

Esiste una credenza diffusa sull’investimento sicuro legato ai “beni rifugio”. Questi beni, come l’oro e i titoli di stato americani, sono spesso acquistati dagli investitori durante periodi di turbolenza di mercato per proteggere i loro investimenti. Sebbene il valore di queste asset class tenda a crescere in fasi difficili del mercato, ciò non garantisce la stessa performance durante i periodi positivi. Il fatto che questi beni aumentino di valore durante le fasi di turbolenza, che di solito sono meno frequenti rispetto a periodi positivi di mercato, non assicura che lo stesso accada durante fasi di crescita dei mercati azionari.

Pur essendo componenti importanti in una strategia ben diversificata per proteggere il portafoglio durante la volatilità, i beni rifugio non rappresentano necessariamente i migliori investimenti sicuri e non dovrebbero essere acquistati esclusivamente seguendo questa convinzione.

Investimenti ESG (Ambientali, Sociali e di Governance) stanno guadagnando sempre più riconoscimento come opzioni di investimento sicure. Questo perché le aziende che adottano i principi ESG hanno spesso una prospettiva a lungo termine, risultando meno sensibili alle fluttuazioni a breve termine del mercato. Questa prospettiva a lungo termine si traduce generalmente in decisioni di investimento più sostenibili e in una migliore gestione dei rischi. Inoltre, la focalizzazione sugli aspetti ESG solitamente indica che un’azienda è più preparata a gestire crisi o scandali, riducendo i rischi associati.