I BOT (Buoni Ordinari del Tesoro) rappresentano Titoli di Stato a breve scadenza emessi dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, con una durata che non supera l’arco di un anno (come 3, 6 e 12 mesi o altri periodi entro l’anno, nel caso dei “BOT flessibili”).

Come funziona l’acquisto dei BOT di Stato?

Per investire in BOT, è necessario rivolgersi a una Banca, all’Ufficio Postale o a un intermediario finanziario autorizzato. In tutti i casi, è fondamentale avere un conto Titoli presso l’intermediario per gestire i BOT acquistati.

Le aste dei Bot a 12 mesi e a 3 mesi hanno luogo a metà mese, mentre quelle a 6 mesi si svolgono verso la fine del mese. Per i BOT con durata diversa, le aste possono essere programmate in base alle esigenze di cassa.

L’acquisizione dei BOT avviene durante le emissioni stesse. Gli intermediari partecipano alle aste competitive, acquistano i BOT e li cedono agli investitori interessati. Per acquistare BOT, è necessario prenotare la quantità desiderata tramite l’intermediario entro il giorno lavorativo precedente l’asta.

Questo processo comporta il pagamento di commissioni, regolate dal Decreto del 15 gennaio 2015. Gli intermediari possono richiedere una percentuale del capitale sottoscritto, secondo la durata residua del titolo:

  • Durata residua fino a 80 giorni: 0,03%
  • Durata residua da 81 a 140 giorni: 0,05%
  • Durata residua da 141 a 270 giorni: 0,10%
  • Durata residua di 271 giorni o più: 0,15%

Queste commissioni si aggiungono al prezzo determinato dall’asta, basato sul prezzo medio ponderato.

L’acquisto può avvenire anche nel Mercato Secondario gestito dalla Borsa Italiana (MOT, Mercato Telematico delle Obbligazioni e dei Titoli di Stato), dove sono disponibili titoli già in circolazione. Anche in questo caso, è necessario un intermediario autorizzato, solitamente la Banca, che applica commissioni specifiche.

La negoziazione di BOT può altresì avvenire online, se si possiede un conto titoli con possibilità di trading presso una banca autorizzata.