Il caso di Emanuele Pozzolo e dello sparo al veglione di Capodanno diventa terreno di scontro politico, con le forze di opposizione che reclamano una presa di posizione da parte di Giorgia Meloni e del suo partito.
Pozzolo, lo sparo a Capodanno scatena l’opposizione, il Pd denuncia il silenzio della Meloni
Le opposizioni si schierano contro Emanuele Pozzolo, il deputato di Fratelli d’Italia dalla cui pistola, la notte di Capodanno, sarebbe partito un colpo che ha ferito il genero di un agente della scorta di Andrea Delmastro. E di mezzo ci finisce, inevitabilmente, anche la presidente del Consiglio e leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni.
Perché a essere contestata è la cultura politica del partito della premier e della sua classe dirigente, messa in luce in tutta la sua inadeguatezza dalla vicenda di Pozzolo.
Il Partito democratico guida la prima linea dell’offensiva contro FdI, con la deputata e responsabile Giustizia Debora Serracchiani che sottolinea come la vicenda abbia una forte connotazione politica e non possa essere derubricata a semplice ‘incidente’ o fatto di cronaca.
“[La vicenda] racconta molto delle abitudini di chi oggi guida il paese. E, per inciso, non sono fatti di cronaca, sono fatti tutti politici. Fino a quando la presidente Meloni coprirà questi comportamenti del tutto incompatibili con i ruoli istituzionali rivestiti da questi ‘sfortunati’ colleghi di partito?”
Alle sue parole fanno eco quelle di Marwa Mahmoud, componente della segreteria nazionale, che commenta negativamente le indiscrezioni dei media secondo cui Pozzolo si sarebbe rifugiato nell’immunità parlamentare per sfuggire alle verifiche sull’accaduto.
“Questo fatto dice molto della classe dirigente politica alla guida del nostro Paese […] Proprio loro che da anni sugli atti di cronaca hanno costruito tutta la loro propaganda politica, specialmente quando ne erano protagoniste minoranze e persone senza cittadinanza italiana. Ci aspettiamo il buon esempio da chi guida il nostro Paese e maggiore attenzione alla sicurezza e all’ordine pubblico, non solo nei proclami elettorali”.
Graziano (Pd) alla Rai: “Tg non oscurino la vicenda”
Mentre il senatore Walter Verini chiede che siano accertate le responsabilità di Pozzolo nella vicenda e che gli sia sospeso il porto d’armi, “come normalmente avviene in certi casi“, Sandro Ruotolo, responsabile informazione del Pd, chiede un chiarimento sui fatti e un intervento deciso della premier.
“Il sottosegretario Andrea Delmastro e il deputato Emanuele Pozzolo devono dirci come sono andati veramente i fatti. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni non può nascondersi dietro a un fatto di cronaca. Deve pubblicamente prenderne le distanze e agire di conseguenza”.
Sul fronte dell’informazione, il capogruppo Pd in commissione di vigilanza Rai Stefano Graziano chiede su X (ex Twitter) che la Rai e i suoi Tg nazionali non oscurino la vicenda.
#Pozzollo chiedo ai vertici Rai e ai direttori tg di informare adeguatamente sulla vicenda di Biella. C’è bisogno di chiarezza su una storia che è grave che coinvolge un deputato armato nella notte di capodanno e che vuole sottrarsi al test della polvere da sparo.
— Stefano Graziano (@stefgraziano) January 2, 2024
Avs chiede le dimissioni di Pozzolo dopo lo sparo di Capodanno
Anche Alleanza Verdi Sinistra esprime compatta tutto il suo dissenso per la vicenda e per come questa viene gestita dal partito della presidente del Consiglio.
Il segretario di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, non accetta la riduzione di quanto accaduto a semplice fatto di cronaca e invoca provvedimenti contro l’irresponsabilità di Pozzolo.
“Penso a tutti quei funzionari di polizia e ai rappresentanti delle forze dell’ordine che nei giorni scorsi si sono affannati sulle tv e sui giornali a chiedere agli italiani senso di responsabilità per i festeggiamenti per il nuovo anno. Che segnale di irresponsabilità ha mandato agli italiani questo deputato di FdI? Una vicenda che non può finire a tarallucci e vino”.
Si spinge oltre Luana Zanella, capogruppo di Alleanza Verdi Sinistra alla Camera, che chiede le dimissioni di Andrea Delmastro.
“Cosa altro deve accadere perché il sottosegretario Delmastro si dimetta? La vicenda di cui è stato protagonista non può essere sottovalutata, poteva finire in modo drammatico. Quanto a Pozzolo, deve almeno essergli ritirato il porto d’armi. Giorgia Meloni ha la responsabilità di assicurare onore alle istituzioni, non può essere la garante di chi le sporca, aspettiamo un suo atto che sia d’esempio”.
Dello stesso tenore le affermazioni di Laura Ferrara, europarlamentare del Movimento 5 stelle, che chiede a FdI l’espulsione di Pozzolo. Anche per lei, la vicenda chiarisce la cultura politica di Fratelli d’Italia, i cui esponenti vedono la partecipazione alla Res Publica come un privilegio più che un dovere.
“Dopo la presidente del Consiglio che mente in Aula e il ministro che fa fermare il treno, oggi ci troviamo di fronte a un parlamentare ‘pistolero’ all’interno di Fratelli d’Italia. È inaccettabile che il deputato Emanuele Pozzolo si sottragga al test dello stub per verificare la presenza di tracce di polvere da sparo, facendo ricorso all’immunità parlamentare. Continuano ad anteporre privilegi, anche inaccettabili, all’etica della politica. Meloni agisca prontamente ed espella Pozzolo dal suo partito”.
Critica analoga mossa da Francesco Bonifazi, deputato di Italia Viva, che su X definisce “uno scandalo“ la decisione di Pozzolo di sottrarsi al test per rilevare eventuali tracce di polvere da sparo, grazie all’immunità parlamentare.
Le prerogative parlamentari di cui all’articolo 68 della Costituzione non sono un privilegio ma servono a garantire la separazione dei poteri. Vedere però il collega pistolero meloniano che si rifiuta di fare il test sulla polvere da sparo in nome dell’immunità parlamentare è uno…
— Francesco Bonifazi (@FrancescoBonif1) January 2, 2024