Gli ultimi sondaggi politici Ipsos, pubblicati sul Corriere della Sera il 31 dicembre 2023, rivelano che il governo di centrodestra e la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, hanno subito una perdita di consensi tra il loro elettorato più fedele. Tuttavia, questo calo non ha portato a significativi cambiamenti nelle intenzioni di voto. Il partito di Meloni, Fratelli d’Italia, sembra anzi aver guadagnato forza, indicando la mancanza di un’alternativa convincente per gli elettori, ma soprattutto confermando un trend che ormai si ripete da diverso tempo, come ribadiscono le ultime rilevazioni di diversi istituti.

Sondaggi politici Ipsos fine 2023: che anno è stato?

Il 2023 è stato un anno fondamentale per il governo Meloni, segnato da una diminuzione dell’indice di gradimento sia per il governo che per la Presidente del Consiglio. In particolare, Giorgia Meloni ha visto il suo apprezzamento scendere dal 58% al 44%, con una notevole contrazione tra i ceti produttivi quali dirigenti, lavoratori autonomi, impiegati, insegnanti e operai, categorie che in precedenza avevano espresso fiducia nel suo governo.

Si tratta di una perdita fisiologica, senz’altro, ma assolutamente da non sottovalutare proprio per la provenienza della fascia di popolazione che ha registrato un calo di gradimento nei confronti della premier e quindi del governo.

Sondaggi politici Ipsos fine 2023: chi sale e chi scende tra i partiti

Nonostante la contrazione del consenso per il governo e la premier, Fratelli d’Italia emerge rafforzato, con un aumento delle intenzioni di voto dal 26% al 29,3%. Questo incremento sembra dovuto principalmente al trasferimento di elettori da Lega e Forza Italia verso Fratelli d’Italia, oltre a un flusso di elettori provenienti dal Terzo Polo.

Lega e Forza Italia, infatti, hanno registrato una diminuzione nelle intenzioni di voto rispettivamente di 0,8 e 1,3 punti percentuali. Questo calo è in netto contrasto con il guadagno di Fratelli d’Italia, riflettendo una riconfigurazione dell’elettorato all’interno della coalizione di centrodestra.

Di contro, il Movimento 5 Stelle ha mostrato una tendenza positiva, passando dal 15,4% al 17,2% nelle intenzioni di voto. Questo aumento sembra indicare un consolidamento del partito come rappresentante dei ceti più bassi e in difficoltà, in particolare nel Sud e tra i disoccupati.

Il Partito Democratico, guidato dalla segretaria Elly Schlein, si attesta intorno al 19%, mantenendo stabile il proprio elettorato. Il partito continua a ricevere supporto principalmente da ceti medi, medio-alti, pensionati, laureati e studenti, ma non riesce a sfondare la soglia, ancorandosi strettamente a quel 19% che torna troppo spesso tra i vari sondaggi e che quindi può essere considerata una quota di gradimento più che affidabile.

Il punto sui partiti minori

Nella coalizione di governo, c’è anche da considerare il +0,1% registrato da Noi Moderati, che dallo 0,9% delle politiche 2022 passa all’1% di fine anno. Si tratta di una variazione minima, che non sposta ovviamente alcun equilibrio.

A sinistra, invece, c’è da sottolineare il +0,4% di Alleanza Verdi e Sinistra, che alle elezioni politiche del 2022 aveva incassato il 3,6% dei consensi e ora sale quindi al 4%. Un +0,4% mal compensato da +Europa, che perde in negativo la stessa percentuale scendendo al 2,4% e azzerando così il vantaggio della coalizione di centrosinistra, peraltro in negativo considerando il -0,1% del PD.

Il Centro si mantiene vivo sulla soglia del 3%: secondo Ipsos, Italia Viva è al 3,5% e quindi sopra il 3,2% registrato da Azione. Entrambi, uniti nel Terzo Polo, avevano guadagnato il 7,8% alle politiche 2022. Oggi, se si riunissero, avrebbero perso in totale 1 punto percentuale.

Male anche Per l’Italia con Paragone, che chiude l’anno con una perdita di mezzo punto percentuale all’1,4%, nonché con le dimissioni del suo fondatore.

Il panorama politico italiano si caratterizza infine per una marcata volatilità elettorale, con molti elettori che considerano il passaggio ad altri partiti all’interno delle stesse aree politiche. Questa instabilità è sottolineata anche dalla forte presenza di astensionisti e indecisi, che rappresentano il 42,2% dell’elettorato (+3,2% rispetto alle politiche 2022).

Sondaggi politici Ipsos fine 2023: la tabella

Andiamo a sintetizzare nella seguente tabella i dati sopra riportati e il confronto con il gradimento registrato alle politiche 2022:

PARTITORILEVAZIONE DICEMBRE 2023RILEVAZIONE POLITICHE 2022VARIAZIONE
Fratelli d’Italia29,3%26%+3,3%
Partito Democratico19%19,1%-0,1%
Movimento 5 Stelle17,2%15,4%+1,8%
Lega8%8,8%-0,8%
Forza Italia6,8%7,1%-1,3%
Alleanza Verdi e Sinistra4%3,6%+0,4%
Italia Viva3,5%//
Azione3,2%//
+Europa2,4%2,8%-0,4%
Per l’Italia con Paragone1,4%1,9%-0,5%
Unione Popolare1,4%1,4%=
Italia Popolare e Sovrana1%1,2%-0,2%
Noi Moderati1%0,9%+0,1%
Altre liste1,8%2,4%-0,6%
Astensione/Indecisi42,2%39%+3,2%