Il 2024 segna un punto di svolta per gli utenti delle autostrade italiane, in particolare per professionisti e autotrasportatori, a causa dell’aumento dei pedaggi. Un incremento del 2,3% delle tariffe autostradali, come stabilito dal Decreto Milleproroghe e basato sull’indice d’inflazione NADEF per il 2024, influenzerà significativamente il bilancio di questi professionisti. Per gli utenti delle autostrade, ciò significa affrontare un aumento immediato del 2% nei pedaggi dal 1° gennaio 2024, indipendentemente dal gestore della tratta. Questo aumento inciderà su tutte le modalità di pagamento, dai contanti al Telepass.

Pedaggi autostrade 2024: aumento tariffe, i dettagli

Questo incremento delle tariffe è stato annunciato sul sito del governo, segnalando che l’adeguamento delle tariffe autostradali per il 2024 sarà applicato a partire dal 1° gennaio. Questo adeguamento si riflette nella realtà di diversi settori, tra cui i trasporti su strada, e si inserisce in un contesto più ampio di rincari in vari ambiti, inclusi i beni di consumo e le assicurazioni RC auto.

ASPI e altri gestori: le differenze nei rincari

Mentre il gestore Autostrade per l’Italia (Aspi) applicherà un incremento dell’1,51% delle sue tariffe – leggermente inferiore rispetto alla media nazionale – altri gestori subiranno un rincaro medio del 2,3%. Questa variazione è dovuta alle differenze nei Piani Economici Finanziari (PEF) già approvati e ai costi sostenuti nel 2023, oltre all’inflazione. In assenza di PEF approvati, altri gestori potrebbero affrontare aumenti superiori o inferiori a questa media.

Il Decreto Milleproroghe prevede l’aggiornamento dei PEF entro fine 2024, definendo eventuali adeguamenti tariffari. Ciò va a inserirsi in una storia di aumenti pedaggi autostradali che, dopo una pausa post 2018 a causa del crollo del ponte Morandi a Genova, ha ripreso nel 2023 con incrementi graduali.

Piani di investimento e manutenzione delle autostrade: l’impatto dei rincari

Nonostante gli aumenti, i principali gestori autostradali, come Aspi e il gruppo Astm, hanno annunciato significativi piani di investimento per il 2024. Aspi prevede di investire 1,4 miliardi di euro nell’ammodernamento delle infrastrutture, come parte di un piano decennale da 21,5 miliardi. Questi investimenti sono finalizzati a rigenerare la rete autostradale e a prolungarne la vita utile.

Gli aumenti dei pedaggi autostradali, sebbene necessari per finanziare investimenti e manutenzioni, pesano sulle spese di professionisti e autotrasportatori. La situazione è ulteriormente complicata dalla mancanza di nuovi PEF per alcuni gestori, lasciando incertezza sugli adeguamenti futuri delle tariffe.

Aumento pedaggi autostrade 2024: eccezioni

Nonostante l’aumento generale, alcune tratte autostradali non subiranno rincari nel 2024. Questo è il caso della A24-A25 Roma-L’Aquila-Teramo e della diramazione Torano-Pescara, gestite dal gruppo Toto, dove le tariffe rimarranno invariate fino al 2032. Analogamente, le tratte gestite da Autostrade Alto Adriatico, che includono la A4 Venezia – Trieste e altre, non subiranno aumenti.

Per quanto riguarda Autostrada del Brennero, le previsioni sono meno chiare. Storicamente, ha apportato solo un aumento dei pedaggi dal 2014 al 2023, rendendo difficile prevedere i futuri adeguamenti tariffari.

Aumento pedaggi autostrade: le reazioni sui rincari tariffari

Le associazioni dei consumatori, come il Codacons, hanno espresso forte disappunto per gli aumenti dei pedaggi, sottolineando l’assenza di miglioramenti nei servizi e i disagi causati dai continui lavori di manutenzione sulle autostrade.

In aggiunta agli aumenti autostradali, il 2024 vede anche un incremento nelle tariffe delle assicurazioni auto. Un nucleo familiare con due automobili potrebbe sostenere un aumento di circa 62 euro annui, aggravato ulteriormente in caso di sinistri.

Da inizio 2021, infatti, le tariffe RC Auto hanno registrato un incremento, raggiungendo 388 euro nel 2023, con previsioni di ulteriori rincari a causa dell’inflazione e dell’aumento della frequenza dei sinistri, salita al 3,34% nel 2023. Inoltre, gli incidenti causano penalizzazioni nelle classi di merito e dunque rincari nelle tariffe. Alcune polizze offrono sconti limitati, come quelli per l’installazione della scatola nera o per la guida esperta. A ciò si aggiunge un potenziale aumento delle tariffe autostradali e un rincaro di 0,50 euro al mese per il servizio di Assistenza stradale di Telepass, applicabile dal 1° marzo 2024.