Il Buono Fruttifero Postale, emesso dalla Cassa Depositi e Prestiti (CDP) e garantito dallo Stato Italiano, è un titolo di investimento disponibile tramite gli uffici postali. È un’opzione apprezzata dagli investitori in quanto non è soggetto alle fluttuazioni di mercato e gode di una tassazione agevolata, senza costi aggiuntivi.

Come si fa a calcolare il valore di un buono fruttifero?

Il guadagno derivante da un buono postale dipende da tre principali fattori:

  • la data di sottoscrizione,
  • il tasso di interesse,
  • l’importo del titolo (valore nominale).

Grazie alla capitalizzazione composta, il valore del titolo cresce in modo esponenziale. I tassi di interesse aumentano con il passare del tempo, rendendo i buoni un’opzione adatta per investimenti a lungo termine. Tuttavia, è importante notare che il valore alla scadenza è nominale e non tiene conto dell’inflazione.

Attraverso il sito della CDP, è possibile valutare il valore attuale di qualsiasi buono emesso in precedenza. Dopo aver inserito il tipo di titolo e la data di emissione, insieme all’importo sottoscritto e la data di calcolo, si possono visualizzare le informazioni desiderate.

L’opzione “lordista” calcola gli interessi al lordo dell’aliquota fiscale del 12,50%, mentre l’opzione “nettista” restituisce il valore effettivo attuale del titolo. Ad esempio, considerando un BFP emesso il 6 dicembre 1995 e rivalutato il 13 dicembre 2021, è possibile calcolare gli interessi lordi, la ritenuta fiscale e il montante complessivo attuale.

Cliccando sul pulsante “visualizza sviluppo”, è possibile osservare gli importi relativi a date specifiche, permettendo di apprezzare l’evoluzione del valore del titolo nel tempo.

Il sito di Poste Italiane consente di ottenere le stesse informazioni tramite una scheda dedicata. È necessario inserire la data di sottoscrizione del buono, il valore nominale, la valuta, la tipologia del BFP e la data di rimborso per calcolare i dettagli del titolo.

Utilizzando gli stessi dati precedenti, i risultati includono:

  • Valore nominale del titolo: € 516,46 (equivalente al milione di Lire originario)
  • Valore di rimborso lordo: € 4.142,90
  • Ritenuta fiscale: € 453,31
  • Valore di rimborso netto: € 3.689,59

È evidente che, pur con diverse modalità di presentazione delle informazioni, il risultato finale rimane coerente.

Buoni fruttiferi postali: calcolo interessi

Il calcolo degli interessi sui buoni fruttiferi postali segue una logica complessa basata sulla capitalizzazione mista (o frazionata). Gli interessi crescono linearmente durante l’anno seguendo le regole della capitalizzazione semplice, ma ogni dodici mesi vengono sommati al capitale precedente generando ulteriori interessi. Questo meccanismo garantisce un aumento del rendimento nel tempo.

La formula per calcolare autonomamente il valore di un buono postale è:

V = (1+i)^ t * (1+i*n/12)

Dove:

  • i è il tasso di interesse espresso in forma decimale
  • t è il numero di anni interi tra la data attuale e quella di emissione del titolo
  • n è la frazione di anno per la quale si effettua il calcolo (deve essere un numero pari)

Gli interessi sui buoni fruttiferi maturano a scatti bimestrali. Ad esempio, considerando un buono di 1.000 € emesso 5 anni e 3 mesi fa con un tasso di interesse dello 0,50%, il valore lordo sarebbe di 1.026,11 €. Dopo l’applicazione dell’imposta del 12,50%, il rendimento netto sarebbe di 1.022,84 €.

È importante notare che i vecchi buoni della serie “O” o “P” offrono valori di rimborso inferiori rispetto a quelli indicati sul retro del titolo cartaceo. Il decreto del Ministro del Tesoro del 13 giugno 1986 ha modificato retroattivamente i tassi di interesse, riducendo i saggi annuali. Tuttavia, i titoli emessi venti o più anni fa continuano a presentare rendimenti notevoli, se considerati nell’attuale contesto.