Muhammad Yunus, insignito del Premio Nobel per la Pace nel 2006, è stato recentemente condannato a sei mesi di reclusione, scatenando un’ondata di polemiche e sconcerto.
Chi è Muhammad Yunus?
Muhammad Yunus è nato il 28 giugno 1940 a Chittagong, città costiera del Bangladesh, e ha dedicato la sua vita a realizzare un mondo privo di povertà. Nel 1976, il suo impegno si concretizzò quando osservò la difficile condizione dei tessitori di cestini del villaggio. Nonostante la loro maestria, vivevano in povertà estrema e, considerati non affidabili dai tradizionali istituti di credito, erano costretti a ottenere prestiti a tassi d’interesse eccessivamente alti per acquistare il materiale necessario. Questo ciclo li lasciava senza alcun guadagno dopo aver ripagato i creditori.
Yunus, agendo di sua iniziativa, concesse un prestito di 27 dollari a un gruppo di donne. Queste, restituendogli la somma, riuscirono finalmente a ottenere un modesto profitto. Da questa esperienza, Yunus comprese il potenziale dei piccoli prestiti e dei servizi finanziari nel liberare le persone dalla povertà.
Nel 1983, fondò la Grameen Bank, nota come la “Banca del Villaggio”, basata sulla convinzione che il credito fosse un diritto umano fondamentale. In un quarto di secolo, questa istituzione si trasformò in una rete di banche simili diffusa in 100 paesi, consentendo a milioni di individui di sfuggire alla povertà attraverso l’accesso a un supporto economico personale.
Il professor Yunus, membro del consiglio della Fondazione delle Nazioni Unite, è stato riconosciuto a livello internazionale per i suoi sforzi umanitari, ricevendo numerosi premi in riconoscimento del suo straordinario impegno.
Perché e stato arrestato?
Yunus, il cosiddetto “banchiere dei poveri”, è stato accusato di violare le leggi sul lavoro del Bangladesh. Tale verdetto, emerso da un processo controverso, è stato interpretato da molti come un giudizio politico e una distorsione della giustizia. Yunus, insieme a tre suoi collaboratori della Grameen Telecom, un’azienda sociale da lui fondata, è stato rilasciato su cauzione in attesa dell’appello.
Il Premio Nobel, celebre per aver introdotto un sistema innovativo di micro-credito che ha migliorato la vita di milioni di individui, nega categoricamente di aver tratto vantaggio personale dalle proprie iniziative. La condanna attuale è solo una delle oltre cento accuse di presunte violazioni del diritto del lavoro e corruzione che Yunus sta affrontando. Tuttavia, tali affermazioni sono state fortemente contestate e negate dallo stesso Nobel, che continua a difendere la sua integrità.
Numerose personalità influenti a livello globale, compresi l’ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama e l’ex segretario generale dell’ONU Ban Ki-moon, hanno espresso preoccupazione per il trattamento legale e le “continue molestie giudiziarie” contro Yunus. Una lettera congiunta, firmata da oltre 160 figure di spicco, incluso più di un centinaio di altri premi Nobel, ha evidenziato l’apprensione per la sicurezza e la libertà dell’attivista sociale e premio Nobel, denunciando un perseguimento che sembra motivato da interessi estranei alla giustizia.