Farà senza dubbio discutere l’intervista rilasciata dal Commissario Tecnico Luciano Spalletti. Ai microfoni di Rai Sport, l’ex allenatore del Napoli Campione d’Italia ha accolto il 2024 toccando diversi temi: l’ultima stagione in Campania, il nuovo corso della Nazionale italiana, le aspettative per i prossimi Europei.
Un viaggio lungo una vita, che ha visto il coronamento di un sogno negli ultimi mesi. Luciano Spalletti ha vinto il suo primo Scudetto italiano la scorsa stagione. E lo ha fatto nel posto in cui sembrava più complicato. Dopo 33 anni, il tricolore è tornato a sventolare per le strade di Napoli. Un evento che proietta nella storia l’attuale Commissario Tecnino della Nazionale italiana. Osimhen, Kvaratskhelia, Di Lorenzo e tanti altri: un gruppo di calciatori che ha saputo rinverdire i fasti legati al mito Maradona. Dal trionfo di maggio alla qualifcazione ai prossimi Europei, che si disputeranno a giugno in Germania: il 2023 è stato decisamente intenso per Spalletti. Intervistato da Rai Sport, il ct ha così commentato l’anno appena trascorso:
Il primo è stato un memorabile viaggio collettivo su binari del sogno e della follia: sembrava impossibile anche nei sogni. La qualificazione europea è invece la voce che sale dal fondo del pozzo in cui eravamo caduti e che urla al mondo che ci siamo anche noi e siamo più vivi che mai. Ci permette di andare in Germania a difendere il titolo vinto nel 2021, ma c’è ancora tanto lavoro da fare.
Luciano Spalletti a Rai Sport
Le parole di Spalletti nella prima intervista del 2024
Prima intervista del 2024 per Luciano Spalletti. Dal Napoli alla Nazionale italiana, il passo è stato enorme. Le due stagioni in Campania, culminate con la vittoria dello Scudetto, hanno un avuto un sapore speciale. A luglio, la chiamata di Gravina dopo le dimissioni – inaspettate – di Roberto Mancini, passato alla guida dell’Arabia Saudita. Interpellato sull’argomento, Spalletti si è poi espresso sulla differenza tra il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis e il numero uno della FIGC Gabriele Gravina:
Sono come giorno e notte: uno è imprenditore l’altro da sempre uomo di calcio, è giusto ci siano approcci diversi. È innegabile che siano entrambi presidenti vincenti, stanno facendo cose importanti per il nostro calcio. La cosa che mi è piaciuta di più di Gravina è avermi messo da sempre a mio agio, dimostrandomi stima e mettendo al centro valori del calcio italiano e dei giovani.
Luciano Spalletti a Rai Sport
Spalletti: “Obiettivo? Far battere forte il cuore degli italiani”
Archiviato il discorso relativo al passato, Spalletti si annuncia proiettato al prossimo grande appuntamento che coinvolgerà la Nazionale italiana. A giugno, gli azzurri prenderanno parte ai prossimi Europei da campioni in carica. Un girone di ferro, quello che attende Donnarumma e compagni: servirà superare Spagna, Croazia e Turchia per superare il turno. Tante le analogie tra i prossimi Europei e i Mondiali del 2006, come sottolineato dallo stesso Commissario Tecnico:
Ricordo tutto del Mondiale del 2006 in Germania: il blocco creato da Lippi, al quale mi accomuna solo, al momento, l’essere come lui toscano, la sequenza dei cinque rigoristi sicuri di segnare in finale. Dover farmi carico di situazione complicate mi rende felice, appartengo a quella generazione di persone per le quali far parte della nazionale fa battere forte il cuore. Ecco, il mio augurio è che questa felicità possa toccare tanti italiani.
Luciano Spalletti a Rai Sport