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Guerra Israele-Hamas, alla Corte penale Internazionale dell’Aja la presenza di Israele per difendersi dalle accuse di genocidio

Attraverso la mediazione di Qatar e Egitto, Hamas ha proposto a Israele un nuovo accordo, ma è stato rifiutato.
In seguito, con una dichiarazione del capo del Consiglio di sicurezza nazionale Tzachi Hanegbi, Israele annuncia che comparirà dinanzi alla Corte penale Internazionale dell’Aja.

Una mossa improvvisa e sbalorditiva quella di Israele, che ha annunciato di voler di comparire davanti alla Corte penale Internazionale dell’Aja per difendersi dalle accuse mosse dal Sudafrica di genocidio a Gaza.

Lo riporta il quotidiano israeliano Yedioth Ahronoth, dove il capo del Consiglio di sicurezza nazionale Tzachi Hanegbi ha dato l’annuncio.

Blinken rinvia alla prossima settimana il viaggio in Israele

23:06

Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha rinviato il suo viaggio in Israele di qualche giorno. Sarà nel Paese agli inizi prossima settimana. A riportare la notizia è il quotidiano The Times of Israel, citando funzionari del governo.

Il rinvio, secondo quanto sostiene il quotidiano israeliano, non avrebbe niente a che fare con l’assassinio di Saleh al-Arouri in Libano. 

Domani pomeriggio consiglio sicurezza Onu

22:45

Le Nazioni Unite hanno annunciato la convocazione del Consiglio di sicurezza per domani alle 15 di New York, le 21 ora italiana.

Al centro della seduta il “mantenimento della pace e della sicurezza internazionale”. L’ambasciata francese aveva già anticipato, nel pomeriggio, che il Consiglio affronterà il tema dell’emergenza nel Mar Rosso.

Hezbollah: “Assassinio Arouri non resterà impunito”

22:05

Hezbollah, il gruppo libanese pro-iraniano alleato di Hamas, ha assicurato che l'”assassinio” di Saleh al-Arouri, avvenuto a Beirut, “non resterà impunito”.

Il crimine dell’assassinio di Saleh al-Arouri nel cuore della periferia sud di Beirut è una grave aggressione contro il Libano e non resterà senza risposta o impunito

si legge in un comunicato di Hezbollah.

Onu, domani possibile Consiglio sicurezza su Mar Rosso

21:50

Domani, 3 gennaio 2024, potrebbe riunirsi il Consiglio di sicurezza dell’Onu per discutere della situazione nel Mar Rosso. La navigazione, nell’area, è messa a rischio ormai da settimane dagli attentati condotti dalle milizie yemenite Houthi.

Lo ha dichiarato l’ambasciatore francese all’Onu Nicolas de Riviere, rispondendo alle domande dei giornalisti.

E’ probabile che il Consiglio si riunisca presto, probabilmente già domani. La situazione è molto brutta. Ci sono ripetute violazioni e azioni militari in quell’area

ha poi aggiunto.

Haniyeh: Hamas non sarà mai sconfitto

21:17
Ismail Haniyeh Hamas

Il leader del movimento palestinese, Ismail Haniyeh, ha detto che Hamas “non sarà mai sconfitto” dopo la morte del suo vice Saleh el-Arour.

Un movimento i cui leader e i fondatori cadono come martiri per la dignità del nostro popolo e della nostra nazione non sarà mai sconfitto. E’ la storia della resistenza e del movimento che, dopo l’assassinio dei suoi leader, diventa ancora più forte e determinata

ha dichiarato in un intervento televisivo.

Media: con morte Arouri stop a negoziati su ostaggi e tregua

20:27

L’assassinio di Saleh al Arouri a Beirut ha interrotto i negoziati per un accordo tra Israele e Hamas. Al momento i colloqui stanno cercando di evitare un’escalation nel sud di Gaza.

A riferirlo sono fonti diplomatiche arabe al quotidiano israeliano Haaretz. Secondo queste fonti, l’assassinio del numero due di Hamas ha cambiato la situazione e ora non è possibile alcun progresso.

Lo sforzo, attualmente, è di garantire che qualsiasi risposta, soprattutto dal Libano, sia “misurata” per consentire gli eventuali negoziati.

Le fonti hanno inoltre aggiunto che una delle questioni che avranno ripercussioni sui negoziati è se Israele considererà il delitto di Arouri – di cui non si è formalmente assunto la responsabilità – come un “risultato che consentirà una pausa relativamente lunga”.

Anp condanna “assassinio” Arouri e punta il dito contro Israele

20:00

Il primo ministro del governo dell’Autorità nazionale palestinese (Anp), Mohamed Shtayeh, ha condannato “l’assassinio” del numero due di Hamas e ha accusato Israele, seppur implicitamente.

Il premier ha inoltre messo in guardia contro “i rischi e le ripercussioni che potrebbero derivare da questo crimine”, esprimendo

le sue più sentite condoglianze al popolo palestinese, al movimento di Hamas e alla famiglia del martire.

Israele, la morte di Arouri “raid chirurgico” contro Hamas

19:47

Israele ha definito l’uccisione del numero due di Hamas, Saleh al Arouri alla periferia sud di Beirut, come un “attacco chirurgico contro la leadership di Hamas“.

Mark Regev, consigliere del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, in un’intervista con Msnbc, ha dichiarato che la morte di Arouri non è stato un tentativo di provocare il Libano in un più ampio conflitto mediorientale.

Ha sottolineato, inoltre, che Israele non si assume la responsabilità di questo attacco.

Ma chiunque sia stato, deve essere chiaro: non si è trattato di un attacco allo Stato libanese… chiunque abbia fatto questo, ha compiuto un attacco chirurgico contro la leadership di Hamas

sono le sue parole.

M.O.: raid Israele su ufficio Hamas a sud di Beirut, 6 morti

18:52

L’esplosione nella periferia sud di Beirut, dovuta a un raid presumibilmete israeliano su un ufficio di Hamas, ha provocato in totale 6 morti, secondo l’ultimo aggiornamento dell’Agenzia nazionale d’informazione.

Tra i morti vi è anche il numero due dell’ala politica di Hamas, Saleh al Arouri.

Il primo ministro libanese critica Israele per l’omicidio di Arouri

18:44

Il primo ministro ad interim Najib Mikati ha rilasciato una dichiarazione in risposta all’uccisione del vice leader di Hamas Saleh al-Arouri, condannandolo come “nuovo crimine israeliano” e avvertendo che Gerusalemme mira a trascinare il Libano in una nuova fase di scontri.

Roccaforte Hezbollah esplosa a sud di Beirut

17:14

Fonti libanesi affermano che nel sud del Libano, a Dahieh (sobborgo di Beirut), un’esplosione ha distrutto una roccaforte di Hezbollah.

Si alzano quindi le tensioni fra Israele e Libano. L’agenzia di stampa libanese ha affermato:

Quattro persone sono state martirizzate e molte altre sono rimaste ferite quando l’ufficio di Hamas è stato colpito”. L’attacco israeliano sarebbe arrivato tramite drone.

Fra le vittime anche Saleh al-Arouri, il vice capo del Politburo dell’ala politica dell’organizzazione palestinese.

La Mezzaluna Rossa accusa: “L’IDF ha colpito una nostra struttura”

17:00

La sezione palestinese della Mezzaluna Rossa (cioè chi si occupa di curare i feriti sul campo di battaglia) ha affermato che l’Esercito israeliano ha colpito con un raid la sua sede a Khan Younis, nella Striscia di Gaza.

Sono decedute 5 persone e la Mezzaluna Rossa indica che è la seconda volta in un giorno che l’artiglieria israeliana ha preso di mira l’attività dell’associazione.

Hamas: “Libereremo gli ostaggi solo alle nostre condizioni”

16:05

Il leader del movimento islamico di Hamas, Ismail Haniyeh, ha affermato in un discorso televisivo che è prematuro parlare di rilascio degli ostaggi fintantoché l’esercito israeliano non si ritirerà da Gaza e contestualmente verrà introdotto un cessate il fuoco.

I prigionieri del nemico saranno rilasciati solo alle condizioni stabilite dalla resistenza. Abbiamo ricevuto numerose proposte riguardanti la situazione interna (palestinese) e siamo aperti all’idea di un governo nazionale per la Cisgiordania e Gaza“, ha affermato Haniyeh. 

La testata libanese Al Mayadeen ha pubblicato nel frattempo una notizia che sembra confermare quest’affermazione: Hamas e la Jihad islamica non hanno intenzione di rilasciare ostaggi a meno che la Striscia di Gaza ritorni sotto la garanzia del Consiglio di Sicurezza dell’Onu.

Un parlamentare di estrema destra contro l’Alta Corte di Giustizia Israeliana: organizzazione terroristica al pari di Hamas e Hezbollah

14:04

Il presidente del Comitato per la Sicurezza Nazionale, Zvika Fogel, del partito di estrema destra Otzma Yehudit, paragona l’Alta Corte di Giustizia israeliana alle organizzazioni terroristiche Hamas e Hezbollah in seguito alla decisione della corte di abolire la legge sulla ragionevolezza ieri sera.

In un’immagine condivisa su X/Twitter, Fogel scrive:

“Prima di tutto distruggeremo Hamas, poi ci occuperemo di Hezbollah e, ​​per dessert, ristabiliremo l’ordine nell’Alta Corte di Giustizia”.

L’immagine è accompagnata da una didascalia di una sola parola, “Pazienza”.

Soldato gravemente ferito nell’esplosione di Gaza, rilasciato dall’ospedale dopo 53 giorni

12:51

Il Centro medico Shaare Zedek annuncia che 53 giorni dopo essere stato gravemente ferito in un’esplosione nella Striscia di Gaza, Elisha Madan è stato dimesso dall’ospedale e continuerà la sua riabilitazione a casa.

Madan è stato ferito dall’esplosione avvenuta nel pozzo di un tunnel con trappole esplosive vicino a una moschea nella zona di Beit Hanoun che ha ucciso quattro soldati all’inizio di novembre.

L’ospedale afferma che Madan in ospedale ha subito molteplici interventi chirurgici e trattamenti affinché potesse ritornare in salute. 

Ministro degli Esteri palestinese condanna le esecuzioni sul campo israeliane

12:13

Il ministero degli Esteri palestinese ha condannato le esecuzioni sul campo compiute da Israele come “atto di bande, non di uno Stato che rivendica la democrazia“.

Il ministero ha chiesto a Israele di rivelare, inoltre, quali siano le strutture di detenzione non ancora chiarite e di fornire informazioni sull’identità e sul benessere delle persone detenute.

Il comportamento dei soldati di occupazione [israeliani] riflette la natura delle istruzioni e delle strutture dei livelli politici e militari israeliani per sparare sui palestinesi, commettere massacri e uccisioni di massa con bombardamenti e fame nella Striscia di Gaza per l’88° giorno consecutivo

Scontri a al-Bureij

12:02

Le Brigate Qassam hanno dichiarato che i suoi combattenti si sono scontrati con un l’esercito israeliano a piedi da una distanza ravvicinata, a est del campo profughi di al-Bureij, nella Striscia di Gaza centrale, e l’hanno “eliminata”.

Le Brigate Qassam hanno anche affermato di aver preso di mira un carro armato israeliano Merkava con una granata Yassin 105 a est del campo di al-Bureij.

Israele: attacchi in Siria e Libano

11:59

L’esercito israeliano ha confermato di aver colpito obiettivi in Siria e in Libano.

In un post su X, ha dichiarato di aver colpito “infrastrutture militari appartenenti all’esercito siriano” e di aver usato i suoi jet per colpire infrastrutture appartenenti agli Hezbollah in Libano.

L’esercito ha promesso che “continuerà a operare contro qualsiasi minaccia alla sovranità di Israele“.

Sale il bilancio delle vittime a Gaza

11:47

Sono 22.185 le vittime palestinesi a Gaza, dall’inizio del conflitto.

Lo comunica il Ministero della Salute di Hamas:

Le forze israeliane hanno commesso quindici massacri contro famiglie nella Striscia di Gaza

Nelle ultime 24 ore sono morte altre 207 persone e 338 feriti.

Israele, distrutta casa del comandante di Hamas a Gaza City

11:45

I militari israeliani della 460esima brigata corazzata hanno distrutto la casa del comandante della brigata di Hamas a Gaza City.

A quanto riportato dall’IDF, sono stati recuperati armamenti e individuate infrastrutture, fra cui nascondigli per armi e tunnel.

Turchia, arrestati 33 agenti del Mossad

10:16

Una maxi operazione della polizia turca è avvenuta oggi, 2 gennaio 2024, e ha portato all’arresto di 33 agenti accusati di aver compiuto attività di spionaggio, per conto del Mossad.

Il Mossad sono i servizi segreti di Israele e il governo di Istanbul ha informato che la procura ha emanato provvedimenti per un totale di 46 persone, tutte cittadine di Paesi terzi che avrebbero prestato servizio per l’intelligence dello Stato ebraico.

Altri 13 sospetti sono attualmente ricercati dalla polizia turca.

Raid israeliano su Damasco

09:28

Damasco ha denunciato il quarto attacco dell’aviazione dello Stato ebraico negli ultimi quattro giorni.

Nel comunicato diffuso dall’Osservatorio siriano per i diritti umani si legge che l’azione ha preso di mira una posizione delle forze governative siriane vicino al villaggio di Kanaker.

Pare che nel villaggio fossero presenti anche membri del gruppo di Hezbollah, alleato del presidente Bashar al-Assad.

Sparatoria in Cisgiordania

08:30

Durante le operazioni in Cisgiordania, le truppe israeliano hanno ucciso quattro presunti terroristi durante un raid nel villaggio di Azzoun, vicino a Qalqilya.

Secondo il giornale Ynet, l’IDF ha detto che i soldati sono caduti in un imboscata compiuta con colpi di arma da fuoco e ordigni esplosivi e quando hanno identificato l’edificio da cui era partito l’attacco, sono cominciati gli scontri con i quattro, uccidendoli.

Un riservista israeliano è rimasto ferito in modo lieve.

Israele comparirà all’Aja

07:44

Il quotidiano israeliano Yedioth Ahronoth ha dato la scioccante notizia: Israele comparirà dinanzi alla Corte penale Internazionale dell’Aja.

Così, il capo del Consiglio di sicurezza nazionale Hanegbi:

Israele, che ha firmato da tempo la Convenzione sul genocidio, non boicotterà il procedimento: parteciperemo e confuteremo l’assurda accusa che equivale a una diffamazione

Giovani palestinesi in marcia a Jenin

07:41

Il quotidiano Al Jazeera riporta che questa notte giovani palestinesi hanno imbracciato fucili e marciato a Jenin, in Cisgiordania, a suon di slogan anti-israeliani.

Si tratterebbe degli uomini della Brigata Jenin delle Brigate Al-Quds, l’ala militare della Jihad islamica.

La marcia in sostegno a Gaza e della “resistenza palestinese” è stata seguita da un raid israeliano al campo profughi, accompagnato da scontri con i miliziani palestinesi. 

Guerra Israele-Hamas: proposto nuovo accordo

07:37

Hamas ha proposto un nuovo accordo a Israele, grazie all’intermediazione di Qatar e Egitto. 

Secondo l’agenzia statunitense Axios, il nuovo tentativo di scambio degli ostaggi è stato rigettato da Israele.