Il pagamento Inps delle pensioni per il mese di gennaio 2024 scatterà dal giorno 3, con i nuovi aumenti previsti per quest’anno. Il principale degli aumenti è legato al tasso di inflazione osservato nel 2023 dall’Istat. L’indice comunicato a fine novembre scorso dall’Istituto di statistica è stato del 5,4 per cento. In attesa che l’Istat comunichi il tasso di inflazione definitivo (che può variare come è avvenuto anche nel 2023), si prevede il meccanismo di indicizzazione delle pensioni in vigore da qualche anno che fa aumentare le pensioni a questo tasso e in maniera piena solo per gli importi fino a quattro volte il trattamento minimo dell’Inps.
Per le pensioni di importo più elevato, invece, la percentuale di rivalutazione degli assegni va a scendere man mano che la pensione è più alta. Si ricorda, inoltre, che nel pagamento di un mese fa (dicembre 2023) le pensioni avevano ottenuto un aumento dettato dalla differenza tra il tasso provvisorio di inflazione e quello definitivo relativo all’anno 2022.
Di norma il conguaglio viene versato a gennaio dell’anno successivo, ma è stato anticipato di un mese con pagamento già avvenuto e importo dello 0,8 per cento già entrato a regime nel cedolino di pensione.
Pensioni, pagamento dal 3 gennaio 2024: quali aumenti nel cedolino?
Arrivano gli aumenti dovuti alla rivalutazione delle pensioni nel pagamento che scatterà a partire da mercoledì prossimo, 3 gennaio 2024. L’Inps effettuerà i calcoli tenendo in considerazione lo schema di indicizzazione delle pensioni che assegna l’aumento del 110% del 5,4 per cento di inflazione del 2023 (tasso provvisorio) a chi prende una pensione di importo non superiore a quattro volte il trattamento minimo.
Pertanto, le pensioni fino a 2.272 euro lordi al mese (pari a quattro volte il trattamento minimo Inps del 2023 di 567,94 euro) avranno un aumento del 5,4%. Per le pensioni di importo più alto, invece, si procederà con una percentuale via via decrescente, più aumenta l’importo mensile di pensione. Infatti, per le pensioni tra le quattro e le cinque volte il trattamento minimo (da 2.272 a 2.840 euro lordi al mese), l’aumento è dell’85 per cento del tasso di inflazione provvisorio (5,4 per cento), quindi pari a un incremento del 4,60 per cento.
Pensioni pagamento gennaio 2024, aumenti per gli assegni più bassi: ecco di quanto
Le pensioni crescono ma in maniera meno evidente per gli importi più alti. Per le pensioni tra cinque e sei volte il trattamento minimo, ovvero tra 2.840 e 3.308 euro al mese lordi), l’incremento è del 2,86%, pari al 53 per cento del tasso di inflazione. Per gli assegni da sei a otto volte il trattamento minimo dell’Inps (ovvero da 3.308 a 4.544 euro al lordo), l’incremento è del 2,5 per cento.
Sugli assegni fino a dieci volte il trattamento minimo (ovvero da 4.544 a 5.679 euro lordi al mese), l’aumento è del 2 per cento. Infine, per le pensioni di oltre dieci volte il trattamento minimo (pari a più di 5.680 euro), l’incremento di assegno è dell’1,22 per cento, pari al 22% del tasso di inflazione del 5,4%.
Pensione alta, ecco il taglio sul pagamento del 2024
È da osservare che l’aumento delle pensioni più alte per il 2024 (ovvero quelle sopra le dieci volte il trattamento minimo), è pari al 22% rispetto al 32% del 2023. Il governo, nel varare la legge di Bilancio 2024 e gli aumenti degli assegni previdenziali, ha assegnato un valore di indicizzazione inferiore a quello dello scorso anno, un taglio che ha toccato gli assegni di importo più alto.
I pensionati possono prendere visione del cedolino di pensione all’interno della propria area del sito Inps. Inoltre, ulteriori indicazioni saranno fornite dall’Istituto di previdenza mediante la circolare che verrà pubblicata sul portale istituzionale.