Nel giorno dell’Epifania si commemora l’adorazione dei Re Magi nei confronti del neonato Gesù, portandogli doni preziosi. La tradizione religiosa ha dato origine al gesto, in Italia, di celebrare questo giorno con la donazione di piccoli regali e dolci alle persone care. Il dono principale è rappresentato da calze piene di dolciumi e simbolicamente anche di carbone.
Chi festeggia l’Epifania?
Ma nel resto del mondo, come si celebra l’Epifania?
- In Spagna, il 6 gennaio, i bambini attendono l’arrivo dei Re Magi che lasciano doni. La sera prima preparano l’ingresso dei Magi lasciando fuori dalla porta un bicchiere d’acqua per i cammelli assetati, insieme a qualcosa da mangiare e una scarpa. In diverse città si svolge una sfilata dei Re Magi, che percorrono le strade su carri riccamente decorati.
- In Francia, in occasione dell’Epifania, si celebra consumando un dolce speciale contenente una fava. Chi trova la fava diventa il re o la regina per quel giorno.
- Anche in Russia, il 6 gennaio è una giornata festiva: la Chiesa Ortodossa celebra il Natale. Si narra che i doni siano portati da Padre Gelo, accompagnato da Babuschka, una dolce vecchietta.
- In Germania, il 6 gennaio segna l’arrivo dei Re Magi. In questo giorno, i sacerdoti chiedono donazioni visitando le case e spesso recitano versi o intonano canti sacri. I fedeli cattolici partecipano alle celebrazioni in chiesa. Tuttavia, non è un giorno festivo effettivo in Germania: le attività lavorative e scolastiche proseguono normalmente.
- In Islanda, il 6 gennaio è noto come il “tredicesimo giorno” poiché segna 13 giorni dopo il Natale. I festeggiamenti iniziano con una processione di fiaccole, con la partecipazione del re e della regina degli elfi. A metà strada si unisce l’ultimo Babbo Natale, il tredicesimo. La processione termina con un falò e fuochi d’artificio.
- In Ungheria, i bambini si vestono da Re Magi e vanno di casa in casa portando un presepe, ricevendo in cambio qualche piccola donazione.
- In alcuni paesi della Romania, i bambini vanno di casa in casa per raccontare storie, chiedendo di entrare. Solitamente ricevono piccole somme come ringraziamento. Anche i sacerdoti visitano le case per benedirle.