Uno sguardo lucido sul futuro e le sue sfide traspare dalla lettera inviata dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Papa Francesco, sul tema complesso e attualissimo dell’intelligenza artificiale. Il Capo dello Stato mette in guardia sui rischi di tale strumento, invocando una governance coordinata globalmente per scongiurarli.

Mattarella a Papa Francesco sull’intelligenza artificiale: “Moltiplicatore di ricchezza ma rischio disuguaglianza”

Ancora la violenza da scongiurare e arginare al centro dei pensieri del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Dopo il suo messaggio a reti unificate di fine 2023, anche la lettera inviata a Papa Francesco dal Capo dello Stato ribadisce queste preoccupazioni e invoca gli sforzi necessari per arginarle.

Lo spunto arriva, stavolta, da uno dei temi centrali della fine dell’anno passato che, con tutta probabilità, rappresenterà un argomento ancora più dibattuto in questo 2024: l’intelligenza artificiale.

Richiamata direttamente dal tema della 57ma Giornata Mondiale della Pace – ‘Intelligenza artificiale e pace’ – per Mattarella, l’IA dovrà essere governata da una salda mano umana, guidata dai principi che regolano il vivere civile, per evitare che le sue potenzialità benefiche lascino il passo ai rischi distruttivi che la accompagnano.

“I rapidissimi progressi dell’intelligenza artificiale incidono sempre più profondamente sugli individui, sulle attività umane, sulla nostra interazione con l’altro e con l’ambiente […] È quindi quantomai opportuno che nella Comunità internazionale si sviluppi un dibattito aperto e inclusivo che approfondisca il nostro rapporto con innovazioni tanto straordinarie e con le modalità necessarie a governarle“.

Mattarella vede, nelle nuove tecnologie, uno strumento i cui esiti sono ancora drammaticamente ambigui.

“Le forme di intelligenza artificiale possono infatti rappresentare un consistente moltiplicatore di ricchezza, apportando benefici in numerosi ambiti. Ma questi stessi sistemi innalzerebbero le già alte barriere della diseguaglianza se rimanessero nelle mani di pochi”.

Mattarella: “Necessaria governance globale su IA”

Per non parlare del potenziale distruttivo che l’IA potrebbe avere in un uso militare sconsiderato di cui Mattarella vede già le prime “ombre sui conflitti in corso“, tra Ucraina e Medio Oriente.

Per scongiurare tali rischi, per il Presidente della Repubblica l’unica strada è che l’intelligenza artificiale sia saldamente guidata da quella umana, “illuminata dalla coscienza.

“È essenziale il richiamo, cui ci sprona la Giornata Mondiale per la Pace, a vigilare e operare affinché la produzione e l’utilizzo delle nuove tecnologie non siano improntati a una logica di violenza […] Di fronte alle grandi opportunità, ma anche agli enormi rischi delle forme di intelligenza artificiale, sono necessari meccanismi di governance globale capaci di assicurare che l’evoluzione della tecnologia rimanga centrata e controllata dalla persona umana e non viceversa”.

Infine, ringraziando Papa Francesco per le sue posizioni sull’argomento, l’inquilino del Quirinale chiama in causa il ruolo che l’Italia dovrà giocare, nel 2024, per dirigere il dibattito sull’intelligenza artificiale nelle direzioni da lui auspicate.

“L’Italia continuerà ad adoperarsi, anche in vista delle importanti responsabilità che l’attendono nel 2024, a partire dalla Presidenza del G7, foro nel quale il tema dell’intelligenza artificiale sarà affrontato con molta attenzione”.