Guerra Israele Hamas, lancio di missili da Gaza nella notte di Capodanno
La guerra tra Israele e Hamas non si ferma neanche a Capodanno, con una pioggia di missili su Israele lanciati da Gaza intorno alla mezzanotte. Gli Usa, intanto, preparano offensiva contro gli Houti nel Mar Rosso.
Un capodanno segnato da paura e angoscia, quello di questo 2024 nella Striscia di Gaza e in Israele.
La guerra esplosa nuovamente lo scorso 7 ottobre si è fatta sentire anche nella notte di San Silvestro, con un attacco missilistico di Hamas verso il centro di Israele scattato proprio a ridosso della mezzanotte. La maggior parte dei razzi, per fortuna, è stata intercettata dal sistema di difesa ‘Iron dome’ e non risultano esserci feriti.
Hamas: “Decine di attacchi contro Israele”
Negli ultimi quattro giorni, Hamas ha distrutto 71 veicoli militari israeliani. Lo scrive in una nota il portavoce delle Brigate Qassam di Hamas, Abu Obeid.
“I nostri combattenti hanno confermato l’uccisione di 16 soldati sionisti e il ferimento di molti altri in 42 missioni militari“.
Miliziani di Hamas avrebbero anche abbattuto due droni di sorveglianza israeliani a Gaza, mentre continuavano a lanciare razzi verso Tel Aviv.
Insediamenti israeliani a Nord della striscia verso il ripopolamento
Alcuni insediamenti israeliani a Nord della Striscia di Gaza, evacuati dopo gli attacchi di Hamas del 7 ottobre, potranno tornare a ripopolarsi. Lo ha detto il ministro della Difesa, Yoav Gallant.
Ministro della Sanità: “La situazione a Gaza è catastrofica”
Nella Striscia di Gaza sono operativi, sebbene a funzionalità ridotta, solo nove ospedali su trentasei. Lo dice il ministro palestinese della Sanità, Mai Al-Kaila, ad Al Jazeera, riferendo di una situazione critica soprattutto a Sud di Gaza.
“Lì gli ospedali non hanno abbastanza forniture mediche, farmaci ed elettricità“.
Per quanto concerne gli aiuti medici, questi consisterebbero in gran parte di forniture di emergenza, non di altri tipi di farmaci necessari ai pazienti con patologie croniche.
Hamas, uccisi diversi soldati israeliani dalle Brigate Qassam
Le Brigate Qassam, falange armata dei miliziani di Hamas, ha annunciato di aver ucciso diversi soldati israeliani nel corso delle operazioni nella Striscia di Gaza.
Un loro cecchino ha ucciso un militare a est del campo profughi di Bureij, nella Striscia di Gaza centrale. Altri tre soldati sono stati, invece, colpiti nell’area di Qarara, a nord di Khan Younis. Infine, un numero imprecisato di membri dell’Idf sono stato uccisi a seguito di un attacco delle Brigate Qassam ad alcuni veicoli israeliani a est del quartiere di Tuffah, a Gaza City.
Delegazione israeliana al Cairo per possibile accordo su ostaggi
Secondo quanto riferiscono alcuni media locali, in particolare il quotidiano ‘Asharq Al-Awsat’, citato da ‘The Times of Israel’, una delegazione israeliana si troverebbe al Cairo, in Egitto, per discutere di un nuovo, possibile accordo per il rilascio degli ostaggi nelle mani di Hamas.
Fonti non confermate riportano che l’accordo prevederebbe il rilascio di circa 40 ostaggi israeliani a fronte di alcune centinaia di prigionieri palestinesi e di una tregua dai combattimenti a Gaza di alcune settimane.
Ministro Finanze Israele: “Residenti di Gaza vanno evacuati”
Bezalel Smotrich, ministro delle Finanze israeliano, ha dichiarato che “la soluzione giusta per la Striscia di Gaza è incoraggiare la migrazione dei residenti verso i Paesi che accettano di riceverli“, secondo quanto riportato da Ynet, organo di informazione israeliano.
Smotalrich, capo del Partito Sionista Religioso, è intervenuto durante una riunione del partito e ha aggiunto: “Controlleremo permanentemente la Striscia di Gaza per garantire la sicurezza e stabilirvi un insediamento israeliano e – ha concluso – coloro che pensano che le soluzioni nella Striscia di Gaza saranno simili a quelle sperimentate in passato si sbagliano“.
Vaccini entrano nella Striscia di Gaza
Migliaia di dosi di vaccini contro le malattie infantili, tra cui la poliomielite e il morbillo, hanno iniziato a entrare nella Striscia di Gaza per aiutare a gestire la crescente emergenza sanitaria nell’enclave, secondo il ministero della Sanità palestinese.
Il ministero ha dichiarato che le forniture, che si stima siano sufficienti a coprire le vaccinazioni per un periodo compreso tra gli 8 e i 14 mesi, sono entrate a Gaza attraverso il valico di frontiera di Rafah con l’aiuto delle strutture di stoccaggio a freddo del governo egiziano.
Iran invia una nave da guerra nel Mar Rosso al fianco degli Houthi
I media iraniani confermano che Teheran ha inviato una nave da guerra nel Mar Rosso, area che si sta rapidamente militarizzando. Si tratta dell’Iris Alborz, che ha attraversato lo stretto di Bab al-Mandeb, vicino allo Yemen, per arrivare nel Mar Rosso.
I media statali riferiscono, inoltre, che il capo della sicurezza iraniana, Ali Akbar Ahmadian, si è incontrato con il principale negoziatore Houthi, Mohammad Abdulsalam. Non sono noti i particolari dell’incontro, ma le fonti riportano che Teheran ha elogiato gli Houthi per aver sostenuto i palestinesi e per essersi opposti a Israele.
Gran Bretagna: possibili raid aerei contro Houthi nel Mar Rosso
Secondo il ‘Guardian’, l’esercito della Gran Bretagna starebbe valutando la possibilità di eseguire dei raid aerei contro i ribelli Houthi per fermare i loro attacchi nel Mar Rosso.
Stando al quotidiano, il segretario alla Difesa Grant Shapps opterebbe per la linea dura con il sostegno del governo che, a suo dire, non esiterebbe a intraprendere “un’azione diretta” contro i ribelli.
Istanbul, manifestazione con più di 100 mila persone “per uno Stato palestinese”
Sarebbero più di 100 mila le persone scese in piazza nella prima mattina di questo 2024 a Istanbul per richiedere la creazione di uno Stato palestinese che vada “dal fiume Giordano fino al mare”. Unanime, inoltre, la richiesta della fine dei combattimenti a Gaza e dell’offensiva dell’esercito israeliano.
Il corteo, partito dalla moschea di Solimano il Magnifico, ha coinvolto numerose associazioni ma anche semplici cittadini, compresi numerosi stranieri residenti in Turchia. Inoltre, quando la protesta si è avvicinata alla costa, ha visto la partecipazione di circa 200 imbarcazioni, nel punto in cui si incontrano il Corno d’Oro e lo stretto del Bosforo.
Hamas: senza cessate il fuoco, nessun ostaggio liberato
Secondo il quotidiano ‘Al-Arabiya’, i leader di Hamas avrebbero ribadito la loro posizione sul non rilasciare più ostaggi finché non si arriverà a un cessate il fuoco permanente nella Striscia di Gaza.
La dichiarazione arriverebbe a margine di una serie di colloqui attualmente in corso al Cairo, in Egitto, tra una delegazione dei miliziani e alcuni funzionari egiziani impegnati come mediatori.
Israele: “Guerra a Gaza andrà avanti per tutto l’anno”
In un discorso tenuto per il Capodanno, Daniel Hagari, portavoce militare israeliano, ha avvertito che la guerra contro i miliziani di Hamas proseguirà per tutto il 2024.
Hagari ha spiegato che, a questo scopo, alcuni dei 300 mila riservisti dell’esercito torneranno a casa per un periodo di tempo, in modo da prepararsi ai “combattimenti prolungati” che li attendono.
L’esercito “deve pianificare in anticipo – ha concluso Hagari – comprendendo che saremo chiamati a svolgere ulteriori compiti e guerre per tutto l’anno”.
Israele intensifica i combattimenti a sud di Gaza, ripiegate le truppe al nord
La radio militare israeliana riferisce di un riposizionamento delle truppe di Israele nella Striscia di Gaza.
Nel corso di questa settimana, dal nord del territorio è previsto il ritiro di cinque brigate, mentre al sud saranno intensificati gli sforzi bellici. In particolare, gli attacchi israeliani riguardano Khan Yunis, Deir el-Balah e Bani Suheila.
La popolazione di Gaza teme l’inizio di una imponente operazione di terra dell’Idf nel sud della Striscia, sull”Asse Filadelfi’, al confine con l’Egitto.
Israele, ucciso uno dei comandanti di Hamas dietro attacco del 7 ottobre
Il portavoce dell’esercito di Israele ha informato dell’uccisione di Adil Masmah, uno dei leader di Hamas responsabili dell’attacco dello scorso 7 ottobre.
Masmah è stato colpito dall’attacco portato da un aereo da combattimento israeliano al suo rifugio, individuato dai servizi d’Intelligence.
L’uomo era alla guida del corpo di élite di Hamas ’Nukbe’ e, secondo le informazioni fornite dalle forze israeliane, il 7 ottobre aveva ordinato l’attacco al kibbutz Kissufim e ai vicini kibbutz di Beeri e Nirim.
IDF troops continue operating in Gaza:
— Israel Defense Forces (@IDF) January 1, 2024
🔺ELIMINATED: Adil Mismah, the Nukhba Company Commander of Deir al-Balah who took part in Hamas’ October 7 invasion and massacre and attack on other communities surrounding Gaza.
🔺In Shejaiya, troops struck Hamas and Islamic Jihad terror…
Il ministro della Difesa britannico contro gli Houthi: “Agiremo direttamente”
Grant Shapps, ministro della Difesa britannico, ha garantito che il governo inglese ha intenzione di intervenire nel Mar Rosso contro gli attacchi degli Houthi.
In un articolo pubblicato dal ‘The Daily Telegraph’, Shapps ha dichiarato che le forze militari del Regno Unito sono pronte “ad agire direttamente e non esiteremo – continua – a intraprendere ulteriori azioni per scoraggiare le minacce alla libertà di navigazione nel Mar Rosso”.
Infine, ha sottolineato che “gli Houthi non devono essere fraintesi e noi ci impegniamo a ritenerli gli attori maligni responsabili di sequestri e attacchi illegali”.
Usa, task force contro gli Houthi nel Mar Rosso, Italia collaborerà
Il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin ha annunciato lo sviluppo di una task force coordinata dagli Stati Uniti che avrà il compito di aumentare la difesa marittima nel Mar Rosso contro gli attacchi degli Houthi.
Il ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, ha sentito Austin confermando la collaborazione dell’Italia all’operazione, mentre gli Houthi minacciano: “Attaccheremo Mar Rosso ogni 12 ore”.
Secondo quanto riporta il ‘New York Times’, l’operazione sarebbe una prima risposta del presidente Joe Biden alle crescenti pressioni che reclamano un’azione decisa contro i miliziani.
Più di 20 razzi da Gaza verso Israele intorno alla mezzanotte di Capodanno
Hamas ha lanciato più di 20 razzi nella notte di Capodanno, a ridosso della mezzanotte.
È quanto riporta il ‘Times of Israel’, spiegando che gli obiettivi dell’attacco erano alcune città nel centro e del sud di Israele, in particolare:
- Rehovot
- Ness Ziona
- Holon
- Lod
- Modiin
- Ashdod
- Sderot
Il sistema di difesa antimissilistico ‘Iron dome’ avrebbe intercettato gran parte dei razzi e non risulterebbero feriti.