Alti e bassi. Così è possibile riassumere brevemente l’ultima stagione di Formula 1 in casa Ferrari, in vista del 2024. I tifosi del Cavallino Rampante non possono di certo dirsi soddisfatti di quanto fatto a Maranello nell’ultimo anno, viste le aspettative riposte nella vettura al termine della scorsa stagione. Dopo anni la Rossa era tornata a competere con lo strapotere di Mercedes e Red Bull, disputando una grande stagione con Charles Leclerc. Nel 2022 il monegasco sembrava poter lottare per la conquista del Mondiale, ma alla lunga Max Verstappen ha avuto la meglio. La stagione dell’ex Sauber era stata comunque ottima, con due successi nelle prime tre gare e una lunghissima serie di podi. La vettura era veloce, ma spesso le strategie del muretto hanno compromesso i risultati. Da qui l’ottimismo degli appassionati, che speravano di colmare quel gap sottile con la scuderia di Milton Keynes grazie agli sviluppi della pausa invernale. Così non è stato, anzi. Red Bull ha fatto dieci passi avanti rispetto alla concorrenza. E forse Ferrari ne ha fatto uno indietro. Ecco allora che i 308 punti conquistati da Leclerc nel 2022, che gli erano valsi il secondo posto nel Mondiale, sono diventati 206 nella stagione da poco conclusa. Più di cento in meno, che lo hanno relegato al 5° posto della classifica piloti.
Ferrari, i cambiamenti per il 2024
In vista del 2024 Ferrari dovrà lavorare in primis per risolvere il problema relativo all’usura degli pneumatici. Spesso la Rossa ha infatti guadagnato la pole il sabato, dimostrando grande velocità nel giro secco. Ma nella gara della domenica ha poi sofferto sul passo gara, senza riuscire a tenere i ritmi di un’irraggiungibile Red Bull. Si dovrà necessariamente lavorare anche sull’aerodinamica, come detto anche dal team principal Frederic Vasseur nel corso della passata stagione.
Stiamo continuando a sviluppare la macchina, infatti porteremo delle migliorie anche nelle prossime gare. In galleria del vento, invece, il lavoro è tutto incentrato sulla vettura dell’anno prossimo, sin dalla pausa estiva. Il nostro tallone d’Achille resta la prestazione aerodinamica della monoposto, con le sue caratteristiche. Appena abbiamo individuato il problema in Bahrein avevamo già capito di non essere sufficientemente competitivi, e da lì è iniziato il progetto di sviluppo per tornare al vertice.
Ma non solo. Nel corso della stagione 2023 Ferrari ha provato a ispirarsi alle caratteristiche della Red Bull, portando un nuovo fondo a Suzuka. Un fondo estremo con l’estensione in avanti dei convogliatori, con una diversa forma del marciapiede nei pressi delle ruote posteriori. Visto il dominio assoluto di Max Verstappen nell’ultimo anno, a Maranello dovranno necessariamente tirare fuori il coniglio dal cilindro per provare a ridurre il più possibile il gap.
Ferrari, il titolo manca da quasi vent’anni
Con il passare degli anni aumenta sempre più la pressione in casa Ferrari. Il titolo mondiale manca ormai dalla stagione 2007, quando Kimi Raikkonen sostituì il leggendario Michael Schumacher e vinse il campionato con la Rossa. Fu una stagione rocambolesca, in cui l’esordiente Lewis Hamilton sfiorò la vittoria del titolo con la McLaren alla sua prima annata in Formula 1. L’inglese, al comando della classifica prima del Gran Premio della Cina, si arenò nel sabbione di Shanghai mentre percorreva la corsia di entrata ai box e permise a Raikkonen e ad Alonso di rientrare fortemente in gioco per il Mondiale. Per la prima volta dal 1986 tre piloti tornarono a competere per il titolo all’ultima gara, ma a spuntarla fu proprio il ferrarista. A Interlagos vinse Raikkonen, con Alonso 3°. Hamilton si classificò 7°, condizionato da problemi al cambio. Ebbene quella fu l’ultima volta che Ferrari vinse il Mondiale. Ci andò vicino Felipe Massa l’anno successivo, Sebastian Vettel in tempi più recenti. Ma niente, sembra quasi una maledizione. Ora gli sforzi sono concentrati sul 2024, ma battere questa Red Bull sarà un’impresa.