L’ultimo Angelus del 2023 di Papa Francesco è quello dell’appello contro tutti i conflitti. È una domenica particolare nella vita di tanti, perché ultimo giorno dell’anno nell’attesa del 2024. Il giorno, ricorda il Pontefice, in cui la Cristianità celebra la Santa Famiglia. Famiglia che, in senso più generale, “deve essere sempre difesa e sostenuta” e in cui è importante anche “la tenerezza“. Ma questo 31 dicembre è anche il giorno che chiude un anno caratterizzato da due grandi guerre e sfocia, allora, proprio in quelle parole di Bergoglio: “Ascoltate la vostra coscienza“.
Angelus del 31 dicembre 2023 di Papa Francesco: “Chi ha interesse nelle guerre ascolti la coscienza”
Continuiamo a pregare per i popoli che soffrono a causa delle guerre – è allora il saluto iniziale di Francesco – Il martoriato popolo ucraino, i popoli palestinesi e israeliano, il popolo sudanese e tanti altri.
Da qui l’esortazione:
Al termine di un anno, si abbia coraggio di chiedersi quante vite umane siano state spezzate nei conflitti armati, quanti morti e quanta distruzione, quanta sofferenza, quanta povertà. Chi ha interessi in questi conflitti ascolti la voce della coscienza.
Il pensiero per le vittime degli attentati in Nigeria e per Benedetto XVI
Si soffre anche in Nigeria. Le 160 vittime degli attentati di Natale sono ancora una ferita fresca.
Prego per loro e per le loro famiglie. Che Dio liberi la Nigeria da questi orrori. E prego anche per quanti hanno perso la vita nell’esplosione di un camion cisterna in Liberia.
Ai tanti fedeli accorsi in piazza San Pietro, il Papa chiede infine un applauso per Joseph Ratzinger, Benedetto XVI, scomparso proprio il 31 dicembre di un anno fa.
In quel giorno concludeva il suo cammino terreno, dopo aver servito con amore e sapienza la Chiesa. Sentiamo per lui tanto affetto, tanta gratitudine, tanta ammirazione. Ci benedica e ci accompagni.
Domani, 1 gennaio 2024, la prima messa dell’anno di Papa Francesco: tutte le informazioni.