Roseto degli Abruzzi, la Riserva del Borsacchio subisce il taglio dei confini da 1100 ettari a 24 ettari: a realizzarlo attraverso una manovra tanto discussa nella cittadina teramana la giunta regionale del presidente Marco Marsilio.
Dunque tutto in un battibaleno con un “consiglio blitz” a mò di colpo di stato la giunta che guida la regione Abruzzo ha approvato un emendamento proposto da Emiliano Di Matteo nel quale era contenuto l’esclusione della parte collinare dalla costa adriatica.
Parte del tratto collinare escluso quindi non sarà più intoccabile e potrà cambiare destinazione d’uso dal momento in cui non sarà più protetta, tant’è che questa iniziativa politica ha dirottato subito il pensiero di molti esponenti del comune rosetano e delle associazioni in difesa della Riserva verso l’idea che il motivo spingente dell’approvazione dell’emendamento sia da ricondurre a delle prossime edificazioni.
Roseto degli Abruzzi, la Riserva del Borsacchio ha subito un taglio dei confini da 1100 ettari a 24 ettari
Roseto degli Abruzzi, quello che è accaduto ha restituito un’idea del “non so cosa c’è dietro” a tutti quelli che della Riserva erano i tutori morali e reali. La giunta regionale abruzzese ha dato fine ad ogni speranza che molti riponevano nel Pan (piano di assetto della natura) in attesa di essere approvato entro gennaio del 2024.
Il taglio dei confini della Riserva del Borsacchio che ora sulla cartina geografica apparirà disegnata più piccola non ha tenuto conto nemmeno dell’ingente investimento di 300 mila euro spesi per l’attuazione del Pan, un progetto che avrebbe aiutato meglio gli agricoltori a gestire meglio i fondi a sostegno della riserva abruzzese.
Le reazioni del Comune e delle associazioni
Non mancano le reazioni ad una manovra ritenuta la più scellerata degli ultimi anni tant’è che il clamore oltre che mediaticamente si è consumato nelle parole del primo cittadino rosetano Mario Nugnes il quale deluso ha rilasciato queste dichiarazione in maniera ufficiale:
Siamo increduli e sconcertati di fronte a ciò che abbiamo appreso, al momento solo in via ufficiosa, rispetto all’emendamento al Pdl 379/2023 (modifiche all’art. 69 della L.r. 6/2005, comma 2, nella legge regionale 8 febbraio 2005, n. 6 “Istituzione della Riserva naturale guidata “Borsacchio” nel Comune di Roseto degli Abruzzi (TE) – sostituzione cartografia allegata) presentato ieri sera in Consiglio Regionale a firma di cinque Consiglieri che avrebbe completamente rivisto la perimetrazione della “Riserva del Borsacchio” rispetto ai confini attuali.
Francamente oltre al metodo scelto, assolutamente non partecipativo, quello che ci lascia profondamente sconcertati è il fatto che l’Amministrazione comunale e il territorio non siano stati assolutamente coinvolti in questa decisione che andrà a incidere sul futuro sviluppo del nostro territorio.
Anche il WWF di Teramo attraverso un comunicato stampa ha detto la sua:
La maggioranza che regge la Giunta di Marco Marsilio chiude l’anno con l’ennesima vergogna. Nella notte sembra che sia stato approvato un emendamento alla Legge regionale di bilancio presentato da Emiliano Di Matteo come primo firmatario che taglia la Riserva regionale del Borsacchio nel Comune di Roseto degli Abruzzi riducendola dagli originari 1.000 a soli 24 ettari!
La reazione di Maurizio Acerbo
Maurizio Acerbo politico abruzzese nonché segretario nazionale di rifondazione comunista posta attraverso X un video messaggio direttamente dal luogo che ha subito il taglio dei confini.
Dice la sua e lo fa anche in maniera abbastanza dura e precisa su quanto attuato dalla giunta regionale abruzzese il cui presidente Marsilio è esponente di “Fratelli d’Italia” partito della Premier che in queste ore è destinatari di attacchi politici.