Botti di Capodanno pericolosi, come ogni anno il bilancio Sima, la società italiana di medicina ambientale conferma l’allarme: dal 2012 ad oggi sono stati provocati dai fuochi d’artificio illegali 6 morti e oltre 3mila feriti. Con ripercussioni gravi sulla salute pubblica, sul benessere animale, sull’inquinamento ambientale e sulla qualità dell’aria.

Botti di Capodanno pericolosi, 6 morti e 3mila feriti dal 2012

Botti di Capodanno, i danni che i fuochi d’artificio pericolosi possono provocare, e non solo quelli illegali, sono notevoli. Dall’analisi dei dati del Dipartimento di Pubblica Sicurezza infatti emerge che fino ad ora sono stati almeno 3220 i feriti gravi e 6 i morti. Oltre a 5mila animali, tra domestici e selvatici, che hanno perso la vita a causa dei petardi. Ai quali ogni anno se ne aggiungono altri.

Tra i peggiori rischi vanno menzionati anche quelli derivati dai botti inesplosi che vengono lasciati in strada. Che oltre ad inquinare rappresentano un serio pericolo, anche nei giorni successivi al 31 dicembre. Per questo, in vista dei festeggiamenti di Capodanno, la Società Italiana di Medicina Ambientale Sima, rinnova l’appello ai sindaci per adottare ordinanze anti botti. E monitorare la situazione al fine di garantire una maggiore sicurezza per i cittadini. Migliorando anche la qualità dell’aria. Visto che i fuochi d’artificio sono tra i principali responsabili dell’aumento dei livelli di polveri sottili nocive e cancerogene.

L’impatto sull’ambiente

L’impatto sull’ambiente dei fuochi d’artificio e botti di Capodanno è stato più volte analizzato dalla Società di Medicina Ambientale che ha rilevato rischi molto gravi specialmente per l’aumento di inquinamento atmosferico dovuto alle polveri sottili che si generano dalle esplosioni di questi materiali.

Come sottolinea l’ente di ricerca e prevenzione: “Durante tutto l’anno i fuochi d’artificio sono responsabili di circa il 6% di PM10 presente nelle città italiane“. Solo la notte del 31: “Le polveri sottili registrano un incremento abnorme, raggiungendo valori medi su 24 ore quasi tripli rispetto al normale limite giornaliero, fissato a 50 microgrammi per metro cubo ed un livello pari a 1.000 microgrammi per metro cubo nella prima ora dopo la mezzanotte”.

Oltre a questo c’è il danno provocato dagli involucri e dallo smaltimento dei botti e dei rifiuti indifferenziati.  “Circa 60.000 involucri di botti e fuochi esplosi la notte di Capodanno rimangono nelle strade e nelle piazze delle nostre città; si tratta peraltro di rifiuti difficili da differenziare perché composti per il 70% da cartone, plastica, legno o argilla ed il restante 30% da polvere pirotecnica.”

Gli incidenti legati ai botti di Capodanno

I botti inesplosi rappresentano uno dei più gravi rischi di incidente, specialmente quelli che coinvolgono i bambini. Il fenomeno è ogni anno osservato dai medici ospedalieri che confermano la pericolosità ed invitano tutti i cittadini a non raccogliere nè toccare eventuali involucri di fuochi d’artificio e petardi abbandonati in strada.

Ma il problema non è solo derivato dai botti illegali e da quelli inesplosi, anche i prodotti legali costituiscono un potenziale pericolo per adulti e bambini se non usati in modo corretto. Gli incidenti che ogni anno si registrano infatti confermano che spesso non viene usata abbastanza cautela. E purtroppo, soprattutto a cavallo tra il 31 dicembre ed il 1 gennaio, i pronto soccorso delle città sono impegnati a medicare ferite più o meno gravi provocate dalle esplosioni.

Come ha evidenziato la direttrice del reparto di chirurgia della mano dell’ospedale dei Pellegrini di Napoli, al 29 dicembre erano già 11 le persone medicate.  Tra cui quattro di queste minorenni e con gravi danni riportati. E nella giornata del 30 un ragazzo di 28 anni ha subito gravi lesioni craniche a causa dell’esplosione di un petardo lanciato da un amico.