Milan continua la crisi in fase realizzativa di Rafael Leao. La stella indiscussa dei rossoneri ha perso la bussola rispetto alle belle prestazioni delle ultime due stagioni. Dopo un discreto avvio l’ex Lille non si sblocca da settembre davanti ai suoi tifosi e il suo apporto in fase offensiva è sempre meno consistente. Il classe 1999 non segna a San Siro dalla gara di settembre vinta per uno a zero contro l’Hellas Verona e nelle ultime otto gare ha collezionato solo un assist. Troppo poco per uno dei giocatori con più valore dell’intero campionato.

Milan, i numeri della crisi di Leao

Il numero dieci sta soffrendo la crisi dei risultati rispetto alle aspettative in casa rossonera. L’addio di Maldini e Massara doveva responsabilizzare ancora di più il lusitano, rimasto orfano della figura che ha più creduto in lui dal suo arrivo in Italia. Nell’ultima gara casalinga contro il Sassuolo il numero dieci rossonero è stato inondato da fischi dal proprio pubblico. Sintomo che i tifosi rossoneri si aspettano di più, come lo stesso Pioli si aspettano da Leao una svolta in campo e non solo a parole dopo la carica della vigilia.

L’ultimo vero lampo del talento portoghese è stata la prova superlativa contro il Psg in Champions League, una prestazione che nelle precedenti stagioni era quasi la normalità ma che dopo il rientro dall’infortunio è quasi diventata l’eccezione a un periodo di magra dal punto di vista delle prestazioni e delle reti segnate.

I numeri attuali sono poco lusinghieri: venti presenze, quattro reti e cinque assist, troppi pochi gol rispetto alle aspettative della dirigenza rossonera e al numero dieci che porta dietro le spalle. Leao vuole riscattarsi e ai canali della Lega Serie A si è detto motivato sul futuro e sui prossimi obiettivi in rossonero:

“Il Milan aveva giocatori fantastici in passato, sto cercando di raggiungere quel livello. E’ difficile, ma penso di essere sulla strada giusta”. La sala dei trofei del Milan dovrebbe essere di ispirazione: “Questo posto mi ispira e mi motiva molto a diventare un giocatore migliore e a creare qualcosa di meraviglioso per i nostri tifosi. Quando vieni qui vedi cosa ha fatto questo club in passato. Voglio vedere i nostri tifosi festeggiare ogni stagione“.

Sui tifosi: “Non c’è niente di meglio che giocare in casa, soprattutto in un posto come San Siro. E’ difficile esprimerlo a parole, non credo che la sensazione che provo possa essere descritta con una sola parola. I tifosi sono fantastici, spero non cambino mai perché ne abbiamo bisogno”.

Florenzi: “I fischi a Rafa? Ha le spalle larghe”

Dopo la vittoria col Sassuolo, il terzino rossonero Alessandro Florenzi ha commentato i fischi del Meazza nei confronti di Leao al momento della sostituzione:

“Avevo altre cose a cui pensare più che ai fischi di Leao alla sua uscita, ha le spalle larghe e una squadra pronta a spingerlo a trasformare questi pochi fischi in grandi applausi“. Le parole dell’esterno che minimizza l’accaduto.