Duro monito da parte di Matteo Renzi nei confronti di Elly Schlein. L’ex Premier ha affermato che senza l’appoggio del proprio partito, il PD perderebbe le elezioni comunali a Firenze. Un fatto che si ripercuoterebbe anche sulla guida del Nazareno.

Renzi avvisa la Schelin: “Senza di noi perdi Firenze e il PD”

Matteo Renzi non è certamente un personaggio politico che le manda a dire, come confermato dal monito fatto nei confronti di Elly Schlein e del Partito Democratico. Il leader di Italia Viva ha posto all’attenzione il tema delle elezioni comunali previste a Firenze proprio nel 2024. Un evento molto importante per il Pd e soprattutto per la Schlein, come confermato dall’intervista dell’ex Premier al QN.

Renzi contro Nardella: “Lo manderanno a Strasburgo”

Renzi infatti ha affermato che se fosse nei panni della Schelin farebbe qualsiasi cosa per non perdere Firenze. Un fatto che consequenzialmente gli costerebbe anche la guida del Partito Democratico.

“Se fossi Elly Schlein farei di tutto per non perdere Firenze. Perché se perde Firenze, il giorno dopo perde il Nazareno. Siccome non credo che la segretaria sia una sprovveduta sono certo che alla ripresa il Pd si inventerà qualcosa per bloccare questo suicidio. Nardella ha rotto la maggioranza, il gruppo del Pd ma anche con la Fiorentina. Lo manderanno a Strasburgo e così potremo tornare a fare politica in città. Tra meno di sei mesi Nardella sarà fuori da Palazzo Vecchio per legge: ci sono tutte le condizioni per fare senza di lui. Lui oggi è l’ostacolo maggiore per trovare un accordo dentro la maggioranza e con la Fiorentina. Lontano da Firenze è bene che ci stia Nardella, non la Fiorentina”.

Renzi: “Il Pd non accetta le primarie a Firenze per paura di perdere”

Renzi ha poi proseguito, ipotizzando anche delle possibili primarie del centrosinistra a Firenze. Un’ipotesi che dal suo punto di vista spazzerebbe via l’attuale gruppo dirigente del Pd fiorentino.

“Se ci saranno primarie del centrosinistra a cui parteciperanno tutti senza il gruppo dirigente del Pd, voteranno tantissimi, almeno in 20mila. Chi vincerà, che sia Saccardi o Del Re, andrà al ballottaggio con la destra. Perché se si fanno le primarie del centrosinistra, il gruppo dirigente che ha preso in ostaggio il Pd fiorentino viene spazzato via. Nel Pd non accettano le primarie perché hanno paura di perdere. Come fanno a vincere difendendo la linea sciagurata su stadio, multe, sicurezza?”.

Conte nel mirino di Renzi: “Ha paura anche della sua ombra”

Renzi ha poi proseguito, affermando che nel 2024 vedremo anche i primi segnali di una crisi della destra. Nel mirino dell’ex Premier però è finito anche Giuseppe Conte, duramente attaccato dal politico toscano.

“Nel 2024 vedremo i primi segni della crisi della destra. Meloni è stata salvata sul Mes dalla stampella di Conte e dei grillini ma ha rischiato. Avverto del nervosismo in tutti i partiti della maggioranza. In questo scenario consegnare Firenze alla destra è possibile solo se Schlein ci escluderà. Se lo fa, significa che amano forme estreme di masochismo. Confronto tv con Conte? Quello scappa sempre. Ha paura anche della sua ombra”.

Renzi: “Meloni in Europa non tocca palla, da italiano mi dispiace”

Renzi ha poi proseguito, dando un proprio giudizio sulla manovra. Il leader di Italia Viva però ha voluto sottolineare anche il peso politico di Giorgia Meloni in Europa.

“La manovra è insignificante. Aumentano le tasse sui prodotti per l’infanzia e per la casa, geniali. Possiamo consolarci dicendo che la prossima legge di Bilancio sarà più dura di questo ma è magra consolazione. Meloni sarà costretta a fare una manovra correttiva dovendo recuperare tra i 12 e i 18 miliardi. Il mio governo invece ha potuto investire 30 miliardi in più, dopo la trattativa con Bruxelles. La verità è che in Europa Giorgia non tocca palla. E da italiano mi dispiace”.