Il governo Meloni ha confermato la pensione Ape sociale per il 2024, con importanti novità sui requisiti di accesso all’anticipo pensionistico. Le nuove regole approvate nella legge di Bilancio 2024 introducono, infatti, un allungamento del requisito anagrafico. In sostanza, per molti versi si tratta di limitazioni per chi intende ritirarsi dal lavoro prima dei 67 anni di età previsti per la pensione di vecchiaia. Vediamo insieme le principali caratteristiche dell’Ape sociale per il 2024.

Pensione Ape sociale 2024

 L’anticipo pensionistico Ape sociale è regolamentato dall’articolo 1, commi da 179 a 186, della legge di bilancio 2017 e successive modifiche.

L’indennità è a carico dello Stato e amministrata dall’INPS, prevede l’erogazione del beneficio in favore di chi compie 63 anni e 5 mesi di età e non è già titolare di una pensione diretta in Italia o all’estero.

L’indennità viene rilasciata in presenza dei requisiti previsti dalla norma e dietro domanda da presentare all’INPS. Il beneficiario riceve l’assegno APE Sociale fino al raggiungimento dell’età prevista per la pensione di vecchiaia o altro trattamento ordinario. La misura è stata prorogata fino al 31 dicembre 2024.

A chi spetta?

Conformemente alle spiegazioni fornite dall’INPS, l’indennità APE Sociale viene riconosciuta in favore dei lavoratori iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria dei lavoratori dipendenti, alle forme sostitutive ed esclusive della stessa, alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi e alla Gestione Separata, a condizione che rientrino in una delle situazioni di seguito indicate:

  • si trovano in stato di disoccupazione a seguito di cessazione del rapporto di lavoro per licenziamento, anche collettivo, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale nell’ambito della procedura di cui all’articolo 7 della legge 15 luglio 1966, n. 604, ovvero per scadenza del termine del rapporto di lavoro a tempo determinato a condizione che abbiano avuto, nei 36 mesi precedenti la cessazione del rapporto, periodi di lavoro dipendente per almeno 18 mesi hanno concluso integralmente la prestazione per la disoccupazione loro spettante e sono in possesso di un’anzianità contributiva di almeno 30 anni;
  • assistono, al momento della richiesta e da almeno sei mesi, il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità (ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104), ovvero un parente o un affine di secondo grado convivente qualora i genitori o il coniuge della persona con handicap in situazione di gravità abbiano compiuto i 70 anni di età oppure siano anch’essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti, e sono in possesso di un’anzianità contributiva di almeno 30 anni.

Inoltre, possono accedere all’anticipo Ape sociale i lavoratori che rientrano nelle seguenti condizioni:

  • hanno una riduzione della capacità lavorativa, accertata dalle competenti commissioni per il riconoscimento dell’invalidità civile, superiore o uguale al 74% e sono in possesso di un’anzianità contributiva di almeno 30 anni;
  • sono lavoratori dipendenti, al momento della decorrenza dell’indennità, in possesso di almeno 36 anni di anzianità contributiva e che abbiano svolto da almeno sette anni negli ultimi dieci ovvero almeno sei anni negli ultimi sette una o più delle seguenti professioni (cd. gravose), di cui all’allegato 3 della legge 234/2021

Per le lavoratrici con figli i requisiti contributivi sono ridotti di 12 mesi per ogni figlio, nel limite massimo di due anni.

A quanto ammonta l’anticipo pensionistico nel 2024?

 Se il richiedente è iscritto a un’unica gestione, l’importo corrisponde alla rata mensile di pensione calcolata al momento dell’accesso alla prestazione, fino a un massimo di 1.500 euro. L’INPS ricorda che l’indennità non è rivalutata, né integrata al minimo e non spetta contribuzione figurativa. L’erogazione dell’anticipo pensionistico APE Sociale termina con il decesso del titolare, poiché l’indennità non è reversibile ai superstiti.