Di Aave si parla molto in questi giorni. Il token, infatti, è stato protagonista di un nuovo intenso rally nel corso dell’ultima settimana, di poco inferiore al 15%. Ennesima conferma di un anno che può essere considerato di notevole rilievo, per l’azienda, che ha visto più che raddoppiato il proprio valore di mercato.

A spingere il token in questa ultima fase di crescita, almeno stando a quanto affermato dagli esperti, sarebbero le acquisizioni delle cosiddette balene. Un fatto da tenere presente, in quanto potrebbe trattarsi di una decisione la quale potrebbe essere confermata anche nel nuovo anno.

Ove ciò accadesse, le prospettive che si aprirebbero per Aave sarebbero di grande rilievo, anche alla luce di una possibile schiarita sul mercato, dopo lunghi mesi di crypto winter che hanno riversato i propri effetti anche sull’anno in corso.

Aave: è in arrivo la stablecoin GHO

La novità più rilevante nella galassia Aave, nel corso degli ultimi mesi, è stata la decisione di lanciare una stablecoin, GHO, sulla Ethereum Virtual Machine. La proposta è stata approvata nel passato mese di luglio e ha visto un consenso plebiscitario da parte della DAO (Decentralized Autonomous Organization) che sovrintende alle decisioni che riguardano la piattaforma. Addirittura il 99,9% degli aventi diritto ha espresso un parere favorevole su GHO.

A seguito di quanto deciso, gli utenti che desiderano coniare GHO dovranno depositare le criptovalute che sono accettate da Aave. Coloro che decideranno di prendere in prestito i token a fronte di asset crittografici, avranno comunque l’opportunità di guadagnare interessi sulla garanzia sottostante utilizzata al fine di coniare la stablecoin. Il protocollo di prestito, inoltre, addebiterà anche gli interessi sui prestiti contratti in GHO, con i pagamenti che torneranno alla DAO.

I prestiti saranno poi sovracollateralizzati. Ciò vuol dire che potranno essere concessi soltanto in presenza di una garanzia tale da eccedere gli importi richiesti. L’ancoraggio sarà al dollaro statunitense, con un rapporto paritario e GHO sarà supportata da un mix di valute virtuali che gli utenti già utilizzano sulla piattaforma.

Se la misura è già stata approvata, occorre precisare che la sua introduzione richiederà tempo. Il motivo è da ricercare nel fatto che la stablecoin prevede la sua implementazione mediante un protocollo di miglioramento Aave (AIP), con la DAO che si assumerà il compito di sovrintendere alla distribuzione una volta verificata la sua creazione.

Aave: le prospettive per il futuro

Il lancio della stablecoin GHO rappresenta un passo importante. Nei piani dell’azienda, infatti, dovrà essere la sfidante di DAI, la stablecoin algoritmica di Maker. Prefigurando sin dall’inizio, perciò, la prosecuzione di quello che può ormai essere considerato un duello tra due dei maggiori progetti di finanza decentralizzata.

Sino alla decisione su GHO, Aave non aveva una sua stablecoin e all’interno del suo protocollo dovevano essere prese in prestito quelle esterne. Il vararne una può essere considerato un ottimo modo per aumentare l’utilizzo di AAVE, con ovvi riflessi sul suo prezzo.

La sua quotazione, del resto, è già cresciuta molto nel corso del 2023. Dopo aver abbordato l’anno con un prezzo pari a 51,98 dollari, al momento in cui scriviamo il token ha una quotazione superiore ai 112 dollari. Sulla quale, nel corso dell’ultima settimana, si è fatta sentire la forza delle crypto whale, ovvero i grandi investitori.

Come va interpretato questo appoggio? Secondo molti analisti si tratta di una vera e propria investitura, per Aave. Si ritiene infatti che il protocollo sarà in grado di superare Maker in termini di TVL (Total Value Locked), ponendosi di conseguenza in una posizione di forza su una parte di mercato per la quale si prevede un anno in grande spolvero.

Alla luce di questa considerazione, e della vera e propria leva che potrebbe essere rappresentata dal quarto halving di Bitcoin, non sembra azzardato prevedere un forte aumento di Aave nel corso dei prossimi mesi.