Ancora poco più di ventiquattro ore e il Decreto Crescita non sarà un alleato per i club di Serie A, un colpo importante secondo l’agente FIFA Stefano Guercini, ma non in senso positivo. Perchè di fatto “limita la possibilità di puntare certi nomi“, rischiando in questo modo di perdere appeal in previsione futura.
La soluzione? I vivai secondo Guercini, che in esclusiva a Tag24 ha spiegato il suo punto di vista in merito a quella che sarà la prima grande novità dell’anno nuovo.
Decreto Crescita, per Guercini “difficile ora arrivare ai top”
Da anni molte squadre hanno fatto affidamento al Decreto Crescita. Obiettivo cercare di rafforzarsi con nomi altisonanti ammortizzando i costi. Questo non si potrà più fare a partire dal primo gennaio 2024, e per Stefano Guercini questo cambiamento si farà sentire.
D: Niente più Decreto Crescita. Così il calciomercato, in prospettiva futura, rischia di essere ancor più povero?
R: “Da una parte limita l’aspetto della competitività internazionale. Prima un calciatore lo si poteva prendere ammortizzando i costi con il Decreto Crescita, ora non puoi farlo più ad una cifra conveniente. Oggi non si è più competitivi su questo range di calciatori top. La strategia deve essere rivolta ad un aspetto fondamentale, legato a valorizzare i vivai. Bisogna tornare a fare quello che si doveva fare già tempo fa, quando si dice valorizzare i vivai bisogna farlo in prospettiva per il lungo periodo, dare la possibilità alle società di avere più attenzione da questo punto di vista, dato che ad oggi ci sono state più parole che fatti. Nei settori giovanili l’80% dei tesserati provengono dall’estero”.
D: E’ d’accordo con l’abolizione del decreto?
R: “Sono d’accordo sul fatto che debbano esserci regole chiare legate a ciò che deve essere espresso in termini di investimento per i settori giovanili e valorizzarli, di tutte le categorie. Questa salvaguardia porterebbe ad un implemento dei calciatori che possono avere la possibilità, qualora siano bravi, di poter emergere. Quanti sono gli attaccanti, centrocampisti, difensori italiani forti? Pochi. Nell’Inter abbiamo Barella e Frattesi, uno gioca e l’altro è la riserva. Anche la Juventus ha tirato fuori qualcosa dal vivaio, ma dopo niente.
Puntare sui giovani
Lo stop al Decreto Crescita potrebbe essere un problema, per Stefano Guercini la soluzione sono le primavere, ma un progetto di investimento giovanile, come ad esempio le Under 23.
D: Un’idea potrebbe essere l’Under 23.
R: “Solo Juventus e l’Atalanta hanno avuto la buona idea di istituire l’Under 23, altri non lo fanno dati i costi elevati, ma la perdita di calciatori è più alta rispetto al costo non sostenuto per fare un Under 23. Si dovrebbe partire da questo assunto”.
D: Niente decreto a patto che torni l’attenzione sui vivai dunque.
R: “Assolutamente, e limitare lo schieramento di stranieri in campo. Io posso comprarne 10-12, ma permettendo ai giocatori italiani di essere schierati in campo. Dunque, un limite di 5-6 stranieri in campo per poi mettere i giocatori nostrani. Non deve essere una cosa fatta adesso sul momento, ma con un programma triennale che porti a questo, sviluppando queste dinamiche portate allo sviluppo dei vivai”.