Allarme in Italia per la diffusione di siti web recanti contenuti legati alla sfera del terrorismo e dell’estremismo. È quanto emerge dai preoccupanti dati diffusi dalla Polizia postale che parlano di un aumento rispetto allo scorso anno del 700% degli spazi online con contenuti di questo tipo oscurati nel 2023.
Cybersicurezza, il rapporto della Polizia postale: +700% i siti di terrorismo ed estremismo oscurati
Se, infatti, nel 2022 i siti web oscurati erano stati 321, quest’anno sono stati 2.670. Questi ultimi sono emersi in particolare da un approfondimento investigativo disposto su 178.000 spazi in rete. Sono i numeri delle indagini effettuate appunto dalla Postale in collaborazione con i centri operativi di sicurezza cibernetica nell’ambito della lotta all’estremismo in rete, che comprende l’estremismo internazionale religioso, razziale, antagonista e anarchico. I casi trattati sono stati 236, contro i 1193 di un anno fa; ma le persone indagate sono 60, rispetto alle 66 del 2022.
Per quanto concerne gli altri reati, il resoconto annuale dell’attività di cybersicurezza (in nome della quale in Francia sono arrivati a vietare WhatsApp ai ministri) riferisce di una diminuzione delle persone indagate per pedopornografia e adescamento online (da 1459 a 1224), ma ciò a fronte di un aumento dei siti in blacklist: da 2662 a 2739. I minori figurano purtroppo anche tra le vittime della cosiddetta “sextorsion” e sono passati da 130 a 136. Nel complesso, gli episodi di reati contro la persona perpetrati online (stalking, revenge porn, diffamazione, ecc.) sono aumentati del 3% e del 7% gli indagati.
Aumentano i ricatti online, diminuiscono attacchi hacker e i casi di cyberbullismo
Aumentano inoltre le frodi: +15% i casi, +8% le persone indagate, +4% le somme sottratte per un totale di 40,151 milioni.
Diminuiti i casi di cyberbullismo, passati da 323 a 284, ma soprattutto quelli legati ad attacchi hacker: -7% degli attacchi rilevati, -34% di persone indagate, -32% di allarmi diramati, +5% nelle richieste di cooperazione.