La Manovra di bilancio per il 2024 è legge e ci sono molte novità in tema pensioni, tra Quota 103, Ape Sociale e Opzione Donna. Nella seduta di venerdì, 29 dicembre 2023, il Disegno di Legge di Bilancio è stato approvato in via definitiva con 200 voti favorevoli e 112 contrari.
L’anno prossimo cambieranno un po’ di cose per chi vuole andare in pensione anticipata. Scatterà la rivalutazione delle pensioni, con l’obiettivo di compensare l’impatto dell’inflazione che pesa, di molto, sugli assegni.
Manovra 2024: le principali novità sulle pensioni
La Manovra 2024 è legge, approvata in via definita dalla Camera con 200 voti favorevoli, 112 contrari e 3 astenuti.
Il valore della Legge di bilancio è di circa 24 miliardi di euro, che salgono a 28 miliardi con l’aggiunta dei primi decreti attuativi della delega fiscale.
Circa la metà delle risorse saranno destinate al taglio del cuneo fiscale e alla prima parte della riforma dell’Irpef a tre aliquote. Si tratta di una manovra finanziaria improntata a un’ottica di breve periodo.
Sul tema pensioni ci sono molte novità, che non si differenziano, però, da quanto già trapelato durante le settimane precedenti.
Cosa cambia? Per le pensioni, nel 2024, rimane l’impianto della Legge Fornero, così come la stessa Quota 103, ma con il ricalcolo interamente contributivo dell’assegno. Spicca molto l’irrigidimento dei requisiti di accesso al pensionamento agevolato, rispetto alle regole ordinarie della pensione di vecchiaia.
Viene risolta la situazione dei tagli alle pensioni dei medici, che potranno continuare a lavorare fino all’età di 70 anni. Inoltre, si alleggerisce anche il taglio delle pensioni, per un gran numero di dipendenti pubblici.
Proroga Quota 103
Come previsto, nel 2024 arriverà una stretta sulle pensioni anticipate, a causa dell’introduzione di paletti molto più limitanti per chi vuole uscire prima dal mondo del lavoro.
Quota 103 è stata confermata anche per il prossimo anno, ma con delle penalizzazioni. I requisiti di accesso restano gli stessi: si potrà accedere allo scivolo a 62 anni d’età e con 41 anni di contributi versati.
L’assegno, però, verrà ricalcolato con il metodo contributivo e verrà introdotto un tetto massimo a 2500 euro. Inoltre, il ricalcolo comporterà un grosso taglio sull’assegno per la maggior parte dei pensionati.
Meno convenienti diventano anche le finestre di uscita: una volta raggiunti i requisiti, passano da 3 a 7 mesi, per i lavoratori del settore privato, e da 6 a 9 mesi, per i lavoratori del settore pubblico.
Proroga Ape Sociale e Opzione Donna
Prorogate al prossimo anno anche l’Ape Sociale e Opzione donna, ma con una forte diminuzione della platea dei possibili beneficiari.
Per quanto riguarda l’Ape Sociale, il requisito anagrafico cresce a 63 anni e 5 mesi. Le altre condizioni di accesso rimangono invariate. Si conservano 30 anni di contributi per i disoccupati, i caregiver e i disabili e i 36 anni per i lavoratori che svolgono attività gravose. In relazione ai lavori gravosi, non saranno ampliate le categorie.
Anche nel caso di Opzione donna sale il requisito anagrafico a 61 anni d’età. Ci vorrà un anno in più per andare in pensione in anticipo, con l’aggiunta di agevolazioni per le donne madri. Per quanto riguarda l’aspetto contributivo, permangono i 35 anni di contributi maturati.
Rivalutazione delle pensioni 2024: ecco quali sono gli aumenti
Ogni anno, le pensioni vengono rivalutate per effetto dell’inflazione. Si tratta, quindi, di un adeguamento al costo della vista.
Nel 2024, è previsto l’aumento del 5,4%, anche se non verrà applicato a tutti allo stesso modo.
Come saranno le nuove fasce? Prevedono:
- 4,6%, tra 4 e 5 volte il minimo;
- 2,9%, tra 5 e 6 volte il minimo;
- 2,5%, tra 6 e 8 volte il minimo;
- 2%, fino a 10 volte il minimo;
- 1,2%, oltre 10 volte il minimo.